Cap. 27 Ripetizioni -.

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POV's Felix

Gli strinsi la mano leggermente esitante, com'era possibile che non lo avessi mai visto? Anche se ripensandoci non mi ero mai impegnato nello studio dei miei compagni come in quello per le materie scolastiche. Sinceramente a meno che non fossero loro a parlarmi per primi, magari anche solo per darmi il buongiorno, io non spiccicavo parola con praticamente nessuno.

«Piacere Lee Felix, ma va bene Yongbok. » 

Pensai che fosse più facile per lui chiamarmi con il mio nome coreano, anche se non lo amassi molto, era molto più semplice per i coreani in generale usare un nome per loro più pronunciabile. 

«Piacere di conoscerti Yongbok, scusa se ti parlo solo ora, ma ho pensato fossi una persona timida e non volevo darti pressione -sorrise gentilmente- poi neanche io sono la persona più socievole del mondo quindi ho esitato.» 

Finì con una risatina e un leggero rossore che gli tingeva le guance pallide.

«Non ti preoccupare, anzi, grazie per averlo fatto, mi sono ambientato abbastanza bene e velocemente, soprattutto. » 

Lo ringraziai cercando di essere il più cordiale possibile e dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante riprese parola.

«Ti posso fare un domanda, visto che ci sono? » 

«Certo, dimmi. »

Ero curioso di cosa avrebbe chiesto.

«Ho sentito che sei bravo a scuola... »

Ora avevo più paura per quello che avrebbe chiesto.

«Si, effettivamente me la cavo abbastanza bene. »

«Ecco, posso chiederti come fai? Ti giuro, sono letteralmente 3 mesi che cerco di recuperare la mia insufficienza in fisica e chimica, ma non ci sono ancora riuscito! » 

Finì la frase con gli occhi spalancati e le mani nei capelli, sembrava disperato; ridacchiai alla scena quasi esilarante, era veramente carino.

«Devo dirti la verità... Non ne ho la più pallida idea... » 

Ci riflettei un momento, perché andavo bene a scuola? In primo luogo perché studiavo, giorno e notte. Ma non era solo quello e comunque non sarebbe stato bellissimo da dire formulata in questo modo; quindi cercai una risposta più concreta. Continuai a rifletterci e più andavo avanti più mi rendevo conto che io studiavo, si. Ma facevo solo quello. In sostanza, non uscivo mai, passavo tutte le mie giornate in casa a leggere libri, studiare o giocare con Brownie. 

«Non esco molto e passo gran parte del giorno a studiare, probabilmente ti sembrerò un secchione adesso ma se non hai mai provato veramente cosa vuol dire "divertirsi al 100%" con gli amici, non ne senti la mancanza e ti ci abitui. Quindi cerchi un modo per passare il tempo... E le opzioni sono poche in quel caso... »

Dissi tutto d'un fiato senza neanche guardarlo in faccia, con lo sguardo fisso a terra, come se effettivamente stessi realizzando anche io quello che dicevo. Come se stessi aprendo gli occhi per la prima volta. Non mi resi conto delle parole che uscivano dalla mia bocca, parlai senza paura di dire la mia e senza pensarci, avevo appena raggiuto un altro piccolo traguardo.

Lo guardai in faccia per la prima volta dopo aver parlato e notai nel suo viso un'aria triste, nascosta da un sorriso malinconico; per cercare di rimediare aggiunsi, o meglio sputai fuori visto che neanche io sapevo che volevo dire.

«Se vuoi posso aiutarti. » 

Lo vidi sgranare gli occhi e socchiudere la bocca, probabilmente non se lo aspettava. 

Io e TeWhere stories live. Discover now