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Canzone consigliata da ascoltare durante la lettura: The Power Of Love Gabrielle Aplin.

Hero era davanti alla mia porta, mi fermai per un secondo, sospirai e andai verso di lui.

«Hai bisogno di qualcosa?»
Chiesi distaccata mentre aprivo la porta.

«Volevo sapere se stessi bene»

«Sto bene, grazie»

Ed ecco tornata quella fase.
La fase del distacco...
Mi allontavo dalle persone con cui avrei potuto creare un legame per paura, le trattavo freddamente anche se loro non lo meritavano.
Il dolore, a volte, ci fa diventare ciò che non siamo.

«Guardami»
Disse lui sulla soglia della porta.

Non potevo guardarlo, i miei occhi erano ancora rossi, io ero ancora fragile.

Le sue dita si posarono sotto il mio mento e alzò il mio viso lentamente.

«Questo metodo non funziona con me.
Credi che me ne vada se mi rispondi freddamente? Beh, allora ti sbagli, perché io resterò»

«Nessuno resta per sempre»
Sussurai senza volerlo.

«Chissene frega del per sempre, io e te ci siamo ora, esistiamo ora e io voglio aiutarti adesso»

Mi ritrovai persa nei suoi occhi, senza rendercene conto come se ci fosse una calamita tra di noi ci ritrovammo a pochi centrimenti l'uno dall'altro.

«Perché lo fai? Nemmeno mi conosci dannazione»

«Permettimi di conoscerti allora»
Rispose lui deciso.

Ero confusa.
Come poteva crearsi un legame del genere tra due persone che nemmeno si conoscevano?
Quel rapporto era strano e "pericoloso" per il mio cuore già distrutto.
Nella mia mente c'era solo la frase: "Scappa finché puoi", ma il mio cuore invece diceva: "Tu però non vuoi scappare".

Avrei dovuto smetterla di trattenermi, di farmi tutti quei problemi: "Sta andando tutto troppo in fretta, se non mi affeziono non soffrirò"
Avrei dovuto semplicemente vivere le cose per come arrivavano, assoporando ogni emozione e non solo la paura.

Non permettete al dolore di farvi dimenticare tutte le altre bellissime ed incredibili emozioni.

«Senti... Ho semplicemente bisogno di stare sola adesso, va bene?»
Dissi io.

«Staremo soli insieme»
Sorrise.
Sorrisi anche io.

«Sei uno testardo tu eh?»
«Solo quando voglio davvero qualcosa»
«E cosa vuoi adesso?»
Mi sorprese la mia schiettezza.
«Io vorrei...»
Ed in quel momento sembrò riapparsa la calamita, i nostri corpi erano attratti l'uno dall'altro.

Sentivo il suo respiro così vicino e per un attimo desiderai che la distanza diventasse pari a zero, decisi di tornare alla realtà.
Abbassai la testa, ma lui me la fece rialzare.

«Vorrei tanto conoscere ogni parte di te»
Completò sorridendo.

Mi sedetti sul gradino davanti casa accanto a lui.

«Non dicevi che eri il tipo di persona che si allontanava prima di affezionarsi?»
Chiesi con un tono quasi di sfida.

«Beh lo ero e lo sono tutt'ora, ma non riesco ad allontanarmi da te o meglio dire non voglio.
E ti assicuro che anche io sono confuso, non so perché questo succeda, ma succede e ora come ora non voglio fare nulla per impedirlo»

Lui era molto più bravo con le parole.

Il sole tramontò ed io mi addormentai con la testa poggiata sulla sua spalla, quando riaprii gli occhi ero sul divano e vidi Nora davanti a me, Hero seduto sulla poltrona.

«Bella addormentata ti sei svegliata finalmente»

La voce di Nora era più che sarcastica.
Mi misi a sedere, mi strofinai gli occhi e non capivo come fossi riuscita ad addormentarmi.

«Io vado, si è fatto tardi»
Disse Hero, lo salutami con un cenno della mano ancora confusa.

Nora mi guardò severa non appena se ne andò lui.

«Che c'è?»
Chiesi

«Noi due siamo amiche?»
Rimasi sorpresa a questa domanda.
Non mi diede il tempo di rispondere.

«Le amiche si dicono tutto e tu non mi dici nulla.
Cosa sta succedendo tra te e Hero, perché sembra conoscere così tante cose su di te? Non voglio sembrare cattiva ma sono gelosa, ti conosco da prima di lui ma ne sa più lui che io»

Aveva ragione, avevo trascurato Nora, ma non si trattava di mancanza di fiducia nei suoi confronti, mi fidavo di lei, semplicemente non avevo mai sentito il bisogno di dirlo e con Hero, beh... Con Hero era qualcosa di inspiegabile.

«Nora mi dispiace di non avertene parlato, ma ho dei periodi in cui sono un po' più chiusa in me stessa e credimi che non so spiegarti cosa ci sia tra me e lui, ma voglio essere sincera: qualsiasi cosa ci sia mi mi piace da impazzire, anche se al contempo mi terrorizza.
Lui mi rende vulnerabile non so perché, ma se vuoi sapere tutto sulla mia vita di prima io te lo dirò.
Mi fido di te»

Lei mi abbracciò, un abbraccio forte che mi fece sentire di nuovo una bambina.

«Non voglio che tu mi dica tutto adesso, io non voglio forzarti, voglio solo tu sappia che io sono qui per te»

Ed io lo sapevo.
La abbracciai forte pure io.

Avevo paura di affezionarmi, ma al contempo avevo paura di vivere una vita senza amore.

«Facciamo una cosa, così rimedio un po': domani passiamo tutta la giornata insieme, ovunque tu voglia e facciamo ciò che vuoi»

La vidi saltellare di gioia, la sua innocenza e la sua dolcezza riscaldavano il cuore.

Era più grande di me, ma tuttavia mi sentivo come se fosse la mia sorella minore.

Ci adormentammo abbracciate, Nora si svegliò improvvisamente durante la notte e mi disse di non sentirsi bene.
Mi allarmai.
Improvvisamente vomitò, le misi una mano sulla fronte e la lasciai buttare tutto fuori.

«Oh Mery mi dispiace di aver sporcato tutto, pulirò»

«Nora sei impazzita? Credi sul serio che me mi importi dello sporco? L'importante è che tu stia bene»

Le portai un bicchiere d'acqua.
Ci sedemmo sul divano, le accarezzai i capelli come se fosse una bambina.

Vomitò più volte, pensai potesse essere un infezione alimentare, insistetti per portarla da un dottore ma lei non ne volle sapere.

Il Coraggio Di Avere Cuore. Where stories live. Discover now