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L'amore ed il dolore sono due facce della stessa medaglia e l'unica cosa che puoi fare è scegliere per chi vale la pena soffrire.

«Mery credimi che non ho mentito una singola volta su ciò che provavo, non ti ho mai detto una sola bugia, solo che mentre io ti conoscevo assicuravo anche a tua madre che stessi bene»

Avrei dovuto affrontare un discorso anche con mia madre.

«Dille che le importa di me troppo tardi»

Ero arrabbiata.

«Non dire questo, si è disintossicata, non beve più, nella speranza che tu un giorno possa tornare»

Non riuscivo più a capire niente.

«Io odio le bugie specialmente da parte di chi amo.
Mi sono fidata di te, mi sono innamorata di te per quanta paura mi faccia ammetterlo e scoprire tutto questo è una brutta batosta»

«Lo so, so che ci vorrà del tempo»

«E se non volessi darti questo tempo? Se non volessi più fidarmi di te?»

Vidi una lacrima cadere sul suo viso.

«Io lo accetterò, ma anche se non vorrai più parlarmi io ti proteggerò sempre anche a distanza»

Non risposi, andai al piano di sopra, dovevo lavarmi il viso.

Non sapevo cosa fare.

Chiamai Nora, l'unica cosa che mi venne in mente di fare.
Le spiegai tutto e tentai di non piangere nuovamente, sentii che empatizzava il mio dolore.

«Meryem, spetta al tuo cuore decidere cosa fare.
Io posso solo dirti che lui non l'ha fatto per cattiveria secondo me e ad essere onesti io gli credo, secondo me non sta mentendo.
Chi mai, anche se obbligato da qualcuno, avrebbe fatto così tanti sforzi per te? Lui c'è sempre stato per te, ha sopportato i tuoi momenti no, ha condiviso parte della sua vita con te.
Anche lui si è fidato.
E poi il modo in cui ti guarda Mery.
Gli occhi non mentono»

Una parte di me sapeva che Nora aveva ragione, ma per così tanto tempo avevo avuto paura di fidarmi e non appena l'avevo fatto ero stata ferita.
Non sarebbe stato semplice andare oltre.

Ma lui non era cattivo, voleva proteggermi, ma si era ritrovato più coinvolto di quel che pensava.
Io non vedevo cattiveria nelle sue parole, nei suoi occhi, vedevo solo un animo buono, un animo buono, che per non si sa quale strano motivo, mi amava ed io amavo lui.

Dovevo rimettere ordine nella mia mente e nella mia vita.

Scesi al piano di sotto e lui si asciugò in fretta le lacrime, mi avvicinai a lui e lo abbracciai, non se lo aspettava, i suoi muscoli si contrassero ma si rilassarono subito dopo.

«Sono solo... delusa, credo, ho bisogno di metabolizzare il tutto, ci vorrà del tempo prima che io mi fidi nuovamente di te, per questo ti chiedo di lasciarmi stare per un po' da sola.»

Lui capì ed anche se non lo voleva se ne andò.

Non appena la porta si chiuse alle sue spalle scoppiai in un pianto disperato, telefonai Nora, non riuscii a formulare una sola frase, ma lei si fiondò da me.

Io ero a terra piangevo, lei si mise a terra accanto a me e mi abbracciò lasciandomi piangere.

«Perché deve finire sempre così? Con me a pezzi»
Chiesi stanca e vidi Nora con le lacrime agli occhi.

«Non sarà sempre così, te lo prometto»

Nora mi aiutò, dopo che mi calmai, ad andare a letto, si distese accanto a me e non mi mollò un secondo.

«É una situazione complicata, ma ne verremmo a capo, insieme»

Apprezzavo il suo gesto, tuttavia mi era impossibile sorridere.

Mi addormentai accanto a Nora e mi svegliai solo il giorno dopo nel tardo pomeriggio, o meglio dire mi svegliarono Nora ed Amalia.

«Non puoi dormire così a lungo devi mangiare, idratarti»
Disse Amalia, ma a me importava poco.

Scesi al piano di sotto obbligata, non riuscivo a toccare cibo, Nora per aiutarmi mi imboccò come una bambina e ciò mi fece quasi ridere.

«Tesoro, so che fa male avere il cuore spezzato, specialmente a causa dell'amore, ma ti assicuro che fa più male una vita senza.
Adesso sei ferita e non vuoi saperne più nulla, ma datti tempo, devi riflettere per bene e capire se vale la pena rinunciare ad una cosa che ti faceva sentire così bene per una bugia bianca.
Le bugie bianche a volte feriscono più di quelle dette per cattiveria, ma sono dette in buona fede, non voleva fare male a nessuno, anzi tutto il contrario.
L'unico problema, se vogliamo chiamarlo tale è stato che l'amore è imprevedibile»
Disse Amalia quasi nostalgica.

«É solo che non me lo aspettavo, mi sono sentita come se improvvisamente lui fosse qualcun altro, qualcuno che non conosco.
Le piccole certezze che mi ero creata sono crollate»

Dissi con gli occhi lucidi, piangere era osi di routine.

«Lo so, ma questa adesso è la vostra sfida: se affrontate questo nulla potrà più fermarvi.
Sono certa che farà di tutto per riguadagnarsi la fiducia e sento che non ti deluderà più.
Fino ad ora avrebbe potuto fare tante di quelle volte, ed invece ti è sempre stato vicino e ti ha sempre protetta»

Sapevo che avevano ragione, non riuscivo ad elaborare, a capire cosa volessi fare.
Forse non dovevo semplicemente pensarci ed il resto avrebbe fatto da sé.

Passarono un paio di giorni ed io provai a comportarmi come se nulla fosse, quando mi ritrovavo da sola con me fingere era però impossibile ed allora crollavo.

Avevo appuntamento da Linda, la psicologa, erano successe talmente tante cose che non sapevo da quale iniziare.

«Inizia dall'inizio»
Disse lei sorridendo e mi sembrava una buona idea.

Provai a raccontarle di papà, del dolore che avevo provato, di mamma, di come mi fossi sentita abbandonata.

«C'è però qualcosa che tu non mi dici, un dolore che stai tenendo nascosto»

Abbassai la testa, aveva ragione.

«Una persona che amavo mi ha mentito, non l'ha fatto con uno scopo cattivo, solo che non me lo aspettavo.
Ero appena riuscita ad ammettere a me stessa che mi ero innamorata e lui mi ha spezzato il cuore»

«Più amiamo e più c'è il rischio di essere feriti.
Lui non sembra averlo fatto apposta però, a volte feriamo proprio chi amiamo di più, ma non lo facciamo in cattiva fede: pensiamo sia la cosa giusta da fare, che così proteggeremo chi amiamo, senza renderci conto però che quella persona non ci ha chiesto di farlo.
Lui sembra tenerci a te e da come ti brillano gli occhi quando ne parli anche tu tieni a lui, dovreste parlarne, in maniera chiara, diretta e sincera.
Permettigli di spiegarsi e decidi poi cosa fare»

Il tempo durante la seduta volò in fretta, parlarne con qualcuno di esterno mi aveva aiutato a sfogarmi ed ero riuscita a vedere la situazione da un punto di vista esterno.

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