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Aprii la porta con la mano che tremava, dietro di me c'era Michael, Amalia e Nora erano sul divano e si alzarono non appena mi videro.

Capirono che non ero sola.

Mi spostai di lato e feci passare Michael davanti a me.

In quel momento il tempo sembrò fermarsi per loro.
Si guardarono come si guarda il più bello dei tramonti.

Vidi Amalia scoppiare a piangere e correre verso Michael, si abbracciarono forte e mi resi conto che anche lui stava piangendo.

Hero si mise accanto a me, ammirando quella scena.

Era vero che l'amore, quello vero, non finisce mai e trova sempre un modo per tornare.

La felicità nei loro occhi aveva ripagato tutta la fatica fatta per trovare Michael.

I due tremavano dall'emozione, li feci sedere.

«Avete molto da dirvi voi due»
Dissi facendo capire a Nora e a Hero che dovevamo uscire.

I due mi fermarono e mi abbracciarono, come si abbraccia la propria figlia ed in quel momento sentii un pezzo del mio cuore tornare al suo posto.

«Grazie»
Mi dissero entrambi ed io non potei fare altro che ricambiare quel meraviglioso abbraccio.

Nora pur volendo sapere come sarebbe andata a finire decise di andare a casa, non era stranamente sorpresa di vedermi con Hero, tuttavia era felice, molto felice e me lo aspettavo.

La accompagnammo a casa, loro due parlarono durante il tragitto, io dissi ben poco.

Salutai la mia amica e non appena se ne andò calò il silenzio.

Camminammo senza una meta, ci fermammo nelle vicinanze di un parco, sul prato verde ed un po' umido.

Mi distesi sull'erba e guardai le stelle, Hero fece lo stesso.

«Sei stata incredibile oggi»

«Ha fatto tutto il loro amore, io ho solo dato loro il momento giusto»

«Hai fatto molto di più, aiuti tutti Mery senza desiderare nulla in cambio»

Non la pensavo come lui, evitai di rispondere.

Passarono una decina di minuti, mi misi a sedere sull'erba, guardai verso di lui.

«Perché non sei venuto più al lavoro?»

«Non potevo vederti e sapere di non potermi avvicinare a te»
Rispose e si mise anche lui a sedere.

«Se non lo avessi scoperto io, quando me lo avresti detto? O meglio dire: Me lo avresti detto?»
Lo vidi abbassare lo sguardo.

«Te lo avrei detto, posso giurarlo, avevo paura di perderti.
Mi sono innamorato di te, ci sono finito dentro ed era la prima che provavo una cosa simile, non sapevo come gestire tutto, cosa fare e come rimediare»

Finalmente incrociai il suo sguardo ed i suoi occhi lucidi incontrarono i miei che non erano da meno.

«Non volevo ferirti, non lo vorrei mai, ma ho sbagliato e me ne rendo conto, ma se per conoscerti è stato necessario accettare l'offerta di tua madre, se tornassi indietro nel tempo la accetterei di nuovo perché tutto ciò che è venuto dopo era più che reale.
Il mio amore per te era vero e so che anche il tuo per me»

Le lacrime mi bagnarono il viso, volevo avere la forza di contraddirlo, di dirgli che non era vero, che io non provavo nulla per lui, ma non potevo, non potevo mentire così a me stessa.

Ripensai a come avevo risolto il problema di Amalia, con quanta grinta avevo affrontato tutto e forse quello era il modo in cui dovevo risolvere anche i miei di problemi: dalla radice.

Mi alzai in piedi e guardai verso quel ragazzo che in poco tempo mi aveva dato più di altri in una vita.
Davanti a me, c'era una persona che mi aveva ferita involontariamente e solo per proteggermi, davanti a me c'era un ragazzo che si era innamorato senza volerlo e che non sapeva gestire un sentimento così grande e forse in questo eravamo più che simili.

«Andiamo»
Dissi, anche se avevo molto più di questo da dire, ma a volte ci limitiamo così tanto.
Dietro una parola, a volte, si nasconde un intero mondo:
Dietro un "ti odio" si nasconde un ti amo,
dietro un sto bene si nasconde un aiutami,
oltre un "sono arrabbiato" si nasconde un mi hai ferito.
Le parole non sono mai solo parole, non sono mai ciò che sembrano.
Usate le parole giuste, descrivete ciò che provate, altrimenti vi dimenticherete di come sia essere vivi.

Arrivata davanti casa, salutai Hero con un cenno della mano e la testa bassa.

«Io ti aspetto»
Disse non appena mi voltai e a sentire quelle parole il mio corpo rabbrividì.

Chiusi la porta dietro di me senza dire una sola parola, la chiusi anche se desideravo con tutta me stessa correre da lui e abbracciarlo, dirgli che andava tutto bene, ma l'orgoglio era più grande e si sa che l'orgoglio rende forti, ma mai felici.

Andai in salotto: Michael ed Amalia chiacchieravano felici e più innamorati che mai.
Era meraviglioso come neanche il passare degli anni avesse cambiato il loro sguardo pieno d'amore mentre guardavano l'altro.

Sorrisero entrambi appena mi videro e mi fecero sedere tra loro due.

«Sei così piccola, ma ti sei comportata da adulta più di noi, ti saremmo per sempre grati»

«Io non ho fatto nulla»
Risposi arrossendo.

Loro continuarono a parlarmi, ma io avevo la testa altrove, dovevo risolvere anche i miei problemi.

Amalia e Michael si guardarono e sembrava che si capissero tramite gli sguardi, guardarono successivamente verso di me e accennai un'espressione confusa.

«Mery noi andiamo, ma forse dovresti fare entrare quel povero ragazzo che sta ancora là fuori aspettando te»
Disse Amalia ed ero ancora più confusa.

Mi affacciai alla finestra e vidi Hero appisolato con la guancia sul finestrino dell'auto.

«Come lo hai capito?»

«Sapevo che saresti tornata con lui e non si è sentito alcun motore acceso, e soprattutto ho visto come ti guardava, nei suoi occhi non c'era solo amore ma anche tanta voglia di restare accanto a te.
Pensavi davvero che dopo averti ritrovata avrebbe avuto le forze di lasciarti andare?»

Sorrisi, abbracciai Amalia e Michael, augurai loro la buonanotte ed andai dal mio eroe.

«Ei, svegliati»
Lo svegliai delicatamente

Lui aprì gli occhi e vidi il suo volto illuminarsi non appena si rese conto che ero davvero io.

«Andiamo dentro»
Dissi e lui in maniera impacciata ed ancora assonnata mi seguì.

Lo feci entrare in casa per primo, io chiusi la porta dietro di lui ma rimasi ferma sulla soglia.

Lui si girò a guardarmi e vidi la sua bocca aprirsi per dire qualcosa, tuttavia si fermò.

«Io lo so che non volevi ferirmi»
Dissi con gli occhi che bruciavano

«Questi giorni senza di te sono stati terribili.
È vero, ho passato una vita senza di te, ma mi sento vivo solo da quando ti ho conosciuta e non voglio passare un solo altro giorno senza di te Meryem»

Mi avvicinai a lui, mi misi sulle punte e finalmente feci ciò che desideravo entrambi, ciò di cui avevamo bisogno.

In quel bacio vi era racchiusa tutta la mancanza provata.

Ci baciammo a lungo fino a rimanere senza fiato, mi prese in braccio e mi portò di sopra, era un bacio pieno di desiderio.

Mi ritrovai sul letto con lui sopra di me che delicatamente posava baci sul mio collo, sulla mia clavicola, sul mio petto.

Non riuscivamo a fermarci, era come se si stesse propagando un incendio.

Il mio corpo bruciava di desiderio nei suoi confronti, volevo ogni centimetro del suo corpo, volevo ogni parte di lui da quella più buia a quella più luminosa.
Volevo lui con tutto ciò che comportava.

Che ne pensate di questo capitolo?🥰

Il Coraggio Di Avere Cuore. Where stories live. Discover now