18 -Si sincero sempre, anche nell'insicurezza

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18 -Si sincero sempre, anche nell'insicurezza




Pure Gennaio stava già per concludersi, lasciando spazio a Febbraio, mese breve, quasi sfuggevole. Anche interessante e caratterizzato dal desiderio di ritrovarsi catapultati verso l'arrivo della primavera.

"E' già passata una settimana?..."

Seduto sul bordo del letto, Izuku finì d'annodare il cravattino rosso della divisa scolastica, rimirandisi allo specchio mentre rifletteva su quanto accaduto in appena 7 giorni.

Da una settimana, Kacchan era chiuso in camera sua, vittima del calore con Kirishima. E da una settimana l'omega dai capelli verde scuro si ritrovò costretto nel far da cameriere a quei due. Essendo l'unico omega, era anche l'unico che poteva entrare e uscire dal dormitorio indisturbato.

Mina e Denki erano beta: il ragazzo non poteva mettere piede li dentro per nessun motivo, grazie anche alle belle storielle che giravano per l'istituto riguardanti la sua perversione. Mentre la ragazza, avrebbe anche potuto entrare... Ma per non infastidire gli altri omega del dormitorio, preferì evitare.

Sero poi... Essendo un alfa era l'unico che poteva entrare nel dormitorio degli alfa e recapitare qualche cambio d'abito per l'amico. Quindi tutto sommato: quelli ad aver subito maggiormente le angherie della coppietta erano stati proprio Midoriya e Hanta.

"Kacchan e Kirishima sono già a quel livello. Mentre io e Shouto..." Un po' giù di corda, sempre il verdino chinò il capo sentendosi quasi in difetto.

Calcolando quello che aveva dovuto subire alle medie, quello che facevano, era già tanto. Il non voler correre troppo non era sbagliato, solo responsabile. Inoltre, più stavano insieme, più era sicuro d'aver accanto la sua perfetta metà.

Delle volte era quasi come se riuscissero quasi a leggersi nel pensiero, oltre alla complicità che instauravano giorno dopo giorno. Quei baci, le toccatine, e le notti passate insieme. Tutto troppo bello e intenso per essere un semplice amore adolescenziale.

"Mi piacerebbe farlo conoscere alla mamma." Rifletté ancora, immaginando la sua reazione, e cosa dire o fare, per evitare che lei andasse nel panico. Oltre a Toshinori che sapeva già della loro storia.

Ecco! Meglio pensare anche a come parare le spalle per patrigno. O sarebbe stato quel pover'uomo la vittima sacrificale di sua madre.

"Chissà cosa ne pensa lui?" In quel preciso istante alzò gli occhi al cielo, rivolti al tetto della stanza, sperando l'idea non lo spaventasse troppo.

Era anche vero, che il primo ad affermare che non dovevano correre troppo era proprio Shouto. Non voleva mettergli pressione solo... Rendere più concreto il loro rapporto. Almeno da parte sua, Izuku si sentiva sempre più sicuro del loro legame. Lo percepiva scorrergli nelle vene, sottopelle, espandendosi per tutta la cassa toracica quando le loro labbra si toccavano.

A distanza di mesi, i suoi baci gli davano ancora le vertigini. E il suo profumo! Anche più intossicante, sommate alle farfalle nello stomaco che prendevano a svolazzare incontrollate ad ogni manifestazione d'amore, un poco più evidente da parte del maggiore.

"Meglio andare da Kacchan adesso! Di questo ne parlerò con Shouto più tardi."


***


In quella camera a pochi metri di distanza, nel dormitorio degli omega intanto; Katsuki si beava della visione del corpo del suo alfa appena uscito dal bagno, entrato in camera completamente nudo come mamma l'aveva fatto.

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