23 -Un sorriso sincero rispecchia la luce dell'anima

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23 -Un sorriso sincero rispecchia la luce dell'anima



Illuminato dalla calda luce del sole, Maggio, si annunciava sempre bellissimo, pieno luci e colori vivaci, accompagnati dall'animarsi della vita stessa. Con gli uccellini che cinguettano, gli scoiattoli sugli alberi, gli animali che escono dal letargo, e quella nuova luce nello sguardo degli esseri umani. Data dalla tenue e colorata allegria infusa dal fiorire della primavera.

Delicato e profumato come un fiore di campo, in quello stesso mese, le temperature assumevano quel piacevole tepore, sempre più intenso, dato dal calore del sole, che si intensificava giorno dopo giorno in attesa dell'estate.

Eppure, la primavera era così bella!... Vivace e piena di vita. Ma nella fretta della quotidianità, la gente non riusciva a vivere la bellezza di quel momento fino in fondo. Dando per scontato quella stagione, in attesa dell'estate e delle vacanze estive, per godere qualche momento di pace.

Dopo quel lungo e faticoso viaggio, scendendo dall'aereo insieme al resto dei passeggeri, un raggio di luce abbagliò il volto della donna dai lunghi e lisci capelli albini, costringendola nell'alzare una mano per proteggere il proprio sguardo dalla luce emanata dal sole, mente scendeva le scale insieme al resto dei passeggeri raggiungendo la navetta che li avrebbe condotti in aeroporto, per poi ritirare la valigia.

Osservando la pista dell'aeroporto, la donna tirò delle profonde boccate d'arie percependo di già la una notevole differenza tra la Miami e Tokyo.

Il Giappone... Quanto tempo! In fondo, gli era mancata la sua terra e i suoi figli.


*************


Abbandonandosi ad un profondo respiro, affacciato alla finestra della propria camera, Izuku Midoriya osservava con ansia palpabile il sole alzarsi nel cielo, annunciando l'inizio di un nuovo giorno e l'arrivo del famigerato fine settimana che avrebbe trascorso con la famiglia Todoroki.

Se inizialmente l'euforia del momento lo portò nello scalpitare di gioia. Adesso cominciava un po' a temere l'arrivo di quell'evento. In tutto ciò: Kacchan era appena uscito dal calore, ma non poteva ancora avvicinarsi troppo a lui, a causa del velo di ferormoni presenti sul suo corpo, che rendeva Kirishima particolarmente geloso e possessivo. Allo stesso modo, la mamma di Shouto era arrivata in Giappone il giorno prima, ma non si erano ancora visti per via degli impegni scolastici.

"Mi sento così nervoso!..." Sospirò ancora in pigiama beandosi della fresca brezza mattutina, mentre Shouto dormiva ancora affondato tra le lenzuola, nel suo letto.

Al contrario, il suo alfa era così felice in quel momento. Il suo sguardo era illuminato da una stupenda luce radiosa e il suo sorriso entusiasta, rispecchiava l'immensa felicità che lo attraversava in quel momento, felice di rivedere la sua mamma dopo tanto tempo.

Premendo una mano sullo sterno, cacciando un pesante respiro agitato, l'omega diede un rapido sguardo allo schermo del cellulare indeciso se inviare un messaggio al suo migliore amico pregandolo di concedergli almeno 5 minuti del suo tempo, per sfogarsi e trovare in lui, quel fraterno conforto che sapeva infondergli. D'altronde, erano già passati quasi tre giorni dal termine del calore. La scia di ferormoni era sparita del tutto.

_Kacchan, possiamo vederci? Ho bisogno di parlarti!_ Agitando nervosamente le mani di fronte al volto per farsi aria, Izuku inviò quel breve messaggio, voltandosi appena verso l'interno della propria camera dando uno sguardo veloce al letto. Shouto dormiva ancora.

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