16 - Il risveglio di Robert

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Rox era prossimo a completare la sua missione e a riportare il giovane Robert dalla signora Mancuso sano e salvo. Erano sulla via del ritorno a circa duecento metri dalla scogliera che separava la splendida spiaggia di sabbia sottile dalla rotonda dove avevano parcheggiato la moto e da dove erano scesi verso il mare.
«Mi dicevi del cappotto», riprovò a domandare Rox.
«Hai presente Gogol?», rilanciò Robert, che cominciava a perdere qualche passo nel rientro verso la base.
«No...», rispose Rox.
«Il cappotto ha il suo ruolo e la sua importanza, senza cappotto sei meno che anonimo... sono stanco, ho sonno.», Robert si trovò all'improvviso senza batterie e si sedette per terra; prima con le gambe raccolte fra le mani, poi supino sulla nuda sabbia.

Rox, non sentendo più il ragazzo, si voltò alla sua ricerca, sgranò gli occhi nel vederlo così distante, per di più accovacciato sulla sabbia come fosse sul letto più comodo del pianeta.
«Ehi! Robert! Tutto bene?», chiese allarmato tornando sui suoi passi. Nessuno rispose.
«Robert! Robert! Sveglia!». Rox cercava di sollevare il ragazzo, dolcemente, con una mano sotto il collo. «Adesso ti porto a casa... Ma tu mi devi aiutare.»
«Lasciami dormire...», rispose Robert dall'oltretomba.
«No Robert, dobbiamo superare gli scogli e tornare alla moto, non puoi dormire qui, fai il bravo, alzati...»
«Ho sonno, lasciami in pace», fu la lapidaria replica.
La tentazione di abbandonare Robert al suo placido sonno marinaresco non colse Rox che ben sapeva che se avesse lasciato il ragazzo a smaltire la sua sbronza non sarebbe mai riuscito a risalire per quelle impervie scogliere senza il suo aiuto.
«Adesso sciacquiamoci la faccia, vedrai che starai meglio, e poi andiamo subito a tuffarci nel letto, ti va?»
«No.» Risposta secca, come quando esce rosso e tu hai puntato nero.
Rox aggiunse un po' più di vigore alle sua azioni, sollevò il ragazzo di peso sorreggendolo fino al bagnasciuga, il mare era ancora calmo e ci si poteva avvicinare senza rischio di bagnarsi.
«Bagnati le mani, Robert. Bagnati i polsi e la faccia, rinfrescati». Il tentativo estremo di rianimare il giovane sembrava una vecchia e consumata patacca, il ragazzo aveva ceduto e nulla lo stimolava. «Ho sonno», disse prima di ricoricarsi sulla sabbia.
Rox guardò sconsolato gli alti scogli che lo separavano dalla moto, impossibile ripercorrere la stretta via nascosta con un così recalcitrante Robert.

Fu a quel punto che, proprio da quegli scogli, apparve un uomo con i baffi a manubrio e una camicia rossa a scacchettoni. Non disse nulla, si avvicinò a Robert e rimase in silenzio fissandolo dall'alto.

«Lo portiamo dentro?», chiese rivolgendosi a Rox. Rox non rispose, tornò a guardare gli scogli, come a indicare la soluzione.
Dal nulla arrivò un terzo uomo alle loro spalle, sembrava provenire dal lato opposto della spiaggia, ovvero dal impervio e inaccessibile costone sopra cui, più in là, passava la strada. Anche lui aveva i baffi a manubrio, ma non indossava nessuna camicia a scacchettoni, aveva una maglietta bianca con un grosso logo circolare al centro e la scritta "Ramones" tutt'intorno. «Miniaturizziamolo», disse.

The RockerWhere stories live. Discover now