E s'è vero ch'ad un supremo sguardo
D'imperituro bagliore, è 'l gran cielo
Sembiante ad uno sterminato prato
Di lucciole trapunto, falenifero
Lampione di quegl'alti boschi astrali,
E ch'alcun sole è nascosto o ritrae;

Allor divina sia questa pioggia
Ché com-prende l'onnipresenza in terra,
Ché tutto scruta e nulla l'è celato.

Si faccia nembo l'iride celeste
E riversi carezze e scrosci lacrime.

Posa quindi ora i pennelli solari,
Voglio sentirmi, generarmi, unico,
Innaffiato da gocce di miei Sali
Poiché se Sole unisce, unifica,
Allor Pioggia unicizza, fa te uno.

Ora squarciami il cuore e rendimi libero delle mie unicità.

Piogge infiniteWhere stories live. Discover now