C'è un foro: m'attraversa parte a parte,
Non si vede ma c'è, e costante palpita,
Come fosse un organo, un polmone.
Mi compiaccio di quest'anatomia:
Nuova, grottesca, cava e d'avanguardia.

Voglio farmi giardino di rugiade
Sopra il quale le nuvole perlate
Si sfilano e s'assemblano eleganti,
E sole e luna sfilano più su,
I cieli di sopra e di sotto fan coppia.
Ch'ora torri di raggi e vento crollino
E fioriscono siepi e boschi d'ordine.

Ma equilibrio non è la mente mia,
Si svuotano troppo in fretta i polmoni
E gl'occhi troppo spesso mi s'annebbiano.
Che la nebbia si sciolga, per favore!

Che la mia trachea si riempia di gigli e botton d'oro riempiano questo vuoto.

Piogge infiniteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora