9. Breathe

5.1K 211 114
                                    

GRACE'S P.O.V

È la prima volta che vivo in prima persona, le brezza di una riunione di questo tipo; l'ho vista milioni di volte nei film, letta in diversi libri, ma ora che ho l'occasione di esserne protagonista, posso affermare che è tutto vero.

Il grosso tavolo al centro della stanza, tutto lo staff dell'azienda intorno, e il responsabile a capo tavola che passo per passo, analizza tutti i pro e i contro del nuovo progetto che ci è stato commissionato.

Tim Foster, non è il classico dirigente dei film, è un uomo sulla cinquantina che sa quello che vuole. Ha costruito questa azienda soltanto con le sue mani e sembra avere tutte le intenzioni di tramandare la sua passione a Jane.

Inizialmente non ero a conoscenza del fatto che lei fosse proprio la figlia di Tim, me lo ha confessato qualche settimana dopo il mio arrivo, quando ormai il livello di confidenza fra noi, era elevato. Jane ha delle grandi potenzialità, è una ragazza intelligente e senza dubbio saprebbe prendere le redini dell'azienda senza problemi, peccato che non sia il suo sogno.

Posso leggere l'entusiasmo per il nuovo progetto negli occhi di tutti i miei colleghi e sono certa che se fossi la spettatrice fuori campo di questa situazione, lo vedrei anche nei miei. È il primo vero progetto a cui partecipo insieme a tutto lo staff, e dire che sono elettrizzata sarebbe riduttivo.

Ho sempre voluto creare qualcosa con le mie mani, applicare ciò che ho studiato in questi anni, per costruire ciò che ancora non esiste, e il lavoro nel nuovo quartiere dell'area di Walthamstow, sembra essere la mia occasione.

"Creare un quartiere che riesce a gestirsi in modo autonomo, dal punto di vista energetico, può essere la svolta per noi e per il nostro futuro. Dobbiamo realizzare una rete gestibile in ogni dettaglio e sono certo che insieme potremo trovare le modifiche giuste al nostro software. Voglio che mi esponiate le vostre idee, che usiate tutti i mezzi a vostra disposizione per arrivare alla soluzione giusta. Fra una settimana il committente si aspetta la nostra risposta. Posso contare su di voi, ragazzi?"

Annuisco senza attendere oltre, lavorerò giorno e notte su quel software se necessario, ma voglio dimostrare a Tim che merito il posto su questa sedia insieme agli altri. Jane intercetta il mio sguardo facendomi una smorfia disgustata che mi fa sorridere; credo che lei non abbia intenzione di fare lo stesso.

Tim ci liquida dopo averci dato alcune indicazioni tecniche, e prima che io possa trovare rifugio nel mio ufficio, Jane mi placa nel bel mezzo del corridoio.

"Ho bisogno di un caffè Grace, doppio se possibile."

Rido per la sua espressione sconvolta, mentre vengo trascinata nella stanza relax dell'ufficio o per meglio dire "l'ancora di salvezza" come preferisce definirla la mia collega.

"Grace, promettimi che non inizierai a parlare di software, input e output perché potrei seriamente prendere in considerazione l'idea buttarmi della finestra."

Se non sapessi che sta scherzando, mi preoccuperei davvero. Gregg sarà un bravo attore, ma Jane ha doti espressive fuori dal comune.

"Lo prometto, ma ho del lavoro che non deve essere nominato sulla mia scrivania, quindi temo che dovrò lasciarti sola con il tuo caffè doppio."

Ho davvero voglia di iniziare a lavorare a questo progetto, mi aiuta a tenere la mente occupata e a sentirmi bene, non che io ultimamente abbia molto a cui pensare; Gregg ha deciso di intensificare il suo ruolo di eroe e sollevandomi da qualsiasi attività diversa dal mio lavoro.

Forse non e stata una buona idea, quella di rispondere a tono alle sue stupide affermazioni; ora forse avrei ancora libero arbitrio sulle mie attività giornaliere.

Let It be ||A kind of magic||Where stories live. Discover now