due *

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nb: in questo capitolo il compleanno di harry non rispetta la data reale, ma bensì avviene il tredici settembre. non fateci troppo caso, è solo per rispettare lo svolgimento della storia originale !!

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Harry Styles.

Ero sicuro al novantanove virgola nove per cento che fosse un sogno

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Ero sicuro al novantanove virgola nove per cento che fosse un sogno.

Ne ero certo perché, innanzitutto, ero illuminato da un raggio di sole - accecante, limpido, impossibile a vedersi nella piovigginosa Forks, la cittadina dello Stato di Washington che mi aveva adottato - e poi perché guardavo in faccia mio nonno Brian: era morto da sei anni, perciò anche quella era una prova decisiva.

Non era cambiato granché; lo ricordavo proprio così.

La pelle era morbida e rugosa, solcata da migliaia di piccole increspature che correvano delicate sul velo di pelle affondando fino alle ossa. Come un'albicocca avvizzita avvolta in una nuvola di capelli folti e bianchi.

Sulle nostre labbra - le sue erano una piega raggrinzita - comparve lo stesso sorriso, sorpreso e appena accennato, nel medesimo istante. Forse la mia apparizione era una sorpresa anche per lui.

Ero sul punto di fargli una domanda: ne avevo tante - cosa ci faceva nel sogno?, come aveva trascorso gli ultimi sei anni?, la nonna stava bene?, si erano ritrovati, dovunque fossero? - ma appena tentai di parlare lo fece anche lui, e preferii tacere per non interromperlo. Anche lui restò in silenzio ed entrambi sorridemmo di quel leggero imbarazzo.

«Harry?».

Non era il nonno a chiamarmi e insieme ci voltammo a guardare chi si stava aggiungendo alla nostra piccola riunione di famiglia. Ma non avevo bisogno di vederlo per sapere chi fosse: quella voce l'avrei riconosciuta ovunque; la riconoscevo sempre con emozione, che fossi sveglio, addormentato... persino da morto. La voce per cui ero disposto a camminare nel fuoco, oppure, senza esagerare, a sguazzare per una vita intera sotto un'interminabile pioggia fredda.

Louis.

Benché, consapevole o meno, incontrarlo mi desse sempre un brivido, e malgrado fossi quasi sicuro di sognare, fui preso dal panico quando lo vidi avanzare verso di noi sotto la luce abbagliante del sole.

Il nonno non sapeva che fossi innamorato di un vampiro, anzi nessuno lo sapeva. Come avrei spiegato i riflessi luccicanti che s'irradiavano dalla sua pelle, simili a migliaia di frammenti iridescenti, come fosse fatto di cristallo o di diamante?

Be', nonno, ti sarai accorto che il mio ragazzo risplende. Gli capita alla luce del sole. Non preoccuparti...

Che intenzioni aveva? L'unica ragione per cui si era trasferito a Forks, il posto più piovoso del mondo, era la possibilità di uscire alla luce del sole senza rivelare il segreto della sua famiglia. Eppure, eccolo camminare aggraziato verso di me, con il suo più bel sorriso sul volto angelico, come fossi da solo.

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