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Le qualifiche vanno benissimo per essere la mia prima volta. Partirò dalla quarta posizione e per me già ricevere dei punti sarebbe fantastico.

Stamattina mi sono svegliata da sola e poco dopo è arrivata Jessica con gli stessi vestiti del giorno prima e ho passato tutto il tempo, fino al paddock, a farmi spiegare cosa era successo. In poche parole ci hanno dato dentro tutta la notte, ma la mattina dopo Yuki era sparito, probabilmente stava correndo, e lei era scappata via senza dire nulla. Lo sta ignorando da quel momento.

Quando raggiungiamo i box, saluto Jessica e vedo Charles seduto lì fuori al telefono a vedere qualcosa.

"Come on Arthur, come on" quando mi avvicino a capisco che sta guardando la Formula 3.

Mi siedo vicino a lui, che mi fa spazio, e ci mettiamo a vedere gli ultimi giri insieme.

"Bravo Arthur!" urla appena finisce la gara e io scoppio a ridere.

Lui mi prende con delicatezza per un braccio e mi trascina verso la pit lane per festeggiare il quinto posto di suo fratello minore. Arrivati là ci mettiamo davanti alle transenne accanto a quelli delle altre scuderie e aspettiamo che arrivino i piloti.

Arthur scende dalla macchina e corre verso suo fratello che lo abbraccia e gli dice qualcosa in francese, incomprensibile a tutti gli altri. Si staccano e io gli faccio le congratulazioni, ricevendo un grazie da parte sua.

I primi tre classificati salgono sul podio e partono gli inni. Charles si mette vicino a me e mi mette il braccio sulle spalle e sento un brivido. Non ci faccio tanto caso e do retta alla premiazione. Una volta finita questa raggiungiamo Arthur e che sta parlando con il suo ingegnere. Mi presento e lui mi dà un sorriso che solo un Leclerc sa dare.

"Charlie, mi potevi far conoscere subito tuo fratello, insomma guardalo è ancora più figo di te" dico e divento tutta rossa per l'imbarazzo. Anche Arthur inizia ad essere un po' imbarazzato dalla situazione, ma Charles lo rassicura mettendogli una mano sulla spalla.

"Ne vous inquiétez pas, elle a fait ça avec tous les pilotes du paddock" dice in francese e io gli faccio in dito medio. (Non ti preoccupare. Ha fatto così con tutti i piloti del paddock)

"Je vous rappelle que je connais aussi le français" rispondo sempre in francese e Arthur, tranquillizzato, scoppia a ridere. (Ti ricordo che anche io so il francese)

Torniamo e andiamo nella hospitality della Ferrari. Ci sediamo ad un tavolo e iniziamo a chiacchierare. Poco dopo ci raggiunge anche Carlos e Isa, che si siedono accanto a noi.

"Allora sei in ansia per la tua prima gara?" mi chiede Isa sorridente e grazie a quella domanda mi metto subito sull'attenti.

"In realtà, fino a poco fa non ci avevo neanche fatto caso, ma adesso che me lo hai ricordato sono tutta un fascio di nervi" dico e Charles scoppia a ridere.

"Stai tranquilla Ele, te la caverai alla grande, anche perché c'è un campionato da vincere" mi sprona il monegasco passando la mano sul mio braccio.

Sento di nuovo attraversarmi da un brivido strano. Ma cosa mi sta succedendo? Sarà per la gara.

Continuiamo a parlare finché non compare sulla soglia Juju che mi avvisa che dobbiamo andare. Saluto i ragazzi e mi avvio, insieme alla ragazza, ai box. Lì mi aspetta Jacob che mi guarda sorridente e speranzoso. Io avvicinandomi dico di no scuotendo la testa e lui fa la faccia da cane bastonato.

"Dai, sarai bravissima, ne sono sicuro. E l'importante è divertirsi" mi dice abbracciandomi e io mi lascio coccolare dalle sue braccia.

"No, l'importante è sopravvivere" dice la mia voce camuffata essendo attaccata al petto di Jacob. Lui scoppia a ridere e mi lascia.

"Ti rivoglio viva e vegeta, sappilo. Ora vai a mangiare che abbiamo una gara da fare" mi dice e io mi avvio verso le cucine dove ritiro il mio pranzo e mi metto a mangiare davanti alla tv che sta trasmettendo le ultime prove libere della Formula 1. Charles fa del suo meglio, ma Verstappen riesce a mettere la macchina davanti con 1 decimo di differenza.

Raggiungo il mio motorhome e mi preparo. Mi metto tutto il necessario e mi dirigo con il casco in mano ai box, dove è tutto pronto per la gara.

Noto una persona di spalle che non ha la solita maglietta viola, tipica degli ingegneri e dei meccanici. Infatti quando mi avvicino la figura si rivela essere Pierre Gasly. Lui si gira e mi sorride, avvicinandosi a me.

"Ei, sono venuto a dirti buona fortuna. Diciamo che non mi posso far vedere dalla tua avversaria, che poi pensa male" rido a questa informazione "comunque ci vediamo in pista, in bocca al lupo" mi dice e io lo ringrazio. Lui mi abbraccia e se ne va.

Mi giro verso Jacob che mi guarda malizioso e io sorrido.

"Te l'ho detto io che sono qua per un altro motivo rispetto alle gare" affermo e vedo Juju che mi guarda male.

"Si, ma adesso evitiamo di pensare ai ragazzi e vediamo di vincere" sospira con un tono esasperato e si avvicina alla macchina. Nel mentre io faccio lo stesso e mi metto il casco in testa.

Entro nella macchina ed esco dai box per dirigermi in pista. Tutte quante facciamo dei giri di prova e poi ci posizioniamo nelle nostre caselle. Io scendo velocemente dalla vettura, togliendo il casco e mi siedo sul muretto. La personal trainer mi si avvicina e mi passa le cuffie con già la musica avviata. Inizio a scuotere la testa a ritmo di musica e un po' di ansia accumulata svanisce. Mi concentro, visualizzando il tracciato nella mente. Poco dopo vedo in lontananza arrivare tutti i piloti della F1, con ovviamente tutte le telecamere puntate contro. Mentre ognuno di loro si avvicina alle compagne di squadra io mi tolgo le cuffie e mi avvicino a Charles. Lui mi vede e mi saluta.

"Non pensavo ascoltassi musica prima di una gara. Dovresti fare amicizia con Ricciardo, anche lui lo fa" mi dice e io gli tiro un pugnetto sulla spalla.

"Ei, mi hai fatto male. Com'è, devi tirare pugni prima di salire in macchina? Mi sa che hai sbagliato mira, io non sono un sacco da box" scoppio a ridere e faccio finta di tirargli altri pugni senza però neanche sfiorarlo.

Lui mi augura buona fortuna e mi abbraccia. Io sento uno strano sentimento provenire da dentro di me, ma ancora una volta lo attribuisco alla gara.

Mi metto in macchina e tutto è pronto. Abbasso la visiera e vedo le luci accendersi.

It's lights out and away we go

Il coraggio di vincere || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora