15.

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Mi sveglio da sola al buio totale. Controllo l'orario e vedo che sono le 3. Charles è sparito da qualche parte, ma non me ne preoccupo più di tanto e mi giro dall'altra parte, però non riesco ad addormentarmi. Così mi alzo e vado a cercare il monegasco. Lo trovo nel piccolo balcone seduto a terra ad osservare le luci della città. Mi avvicino e quando lui mi vede, mi fa spazio, così che io mi possa sedere accanto a lui. Io lo faccio e appoggio la testa sulla sua spalla. Non parliamo e stiamo fermi a guardare il panorama. Dopo un po' chiudo gli occhi, ma non prendo sonno. Rilasso i muscoli e ascolto il silenzio. Charles, pensando che stia dormendo, inizia a parlare. Io mi vorrei muovere per fargli capire che sono sveglia, ma quello che sento mi immobilizza.

"Sarà che Roma illuminata è romantica, ma Dio quanta voglia di baciarti ho in questo momento. So che non è giusto, lo so, ma non so che fare. Ti bacerei in qualsiasi momento, ma so che rovinerebbe tutto. Ho paura. Ho paura di perderti. Mi hai colpita subito, dal primo momento che ti ho vista. Ti ho sempre ammirato per tutto. Sei forte, intelligente e altruista. E bellissima. Quella notte a Barcellona non hai avuto esitazione ad aiutarmi e da li ho iniziato a provare qualcosa per te. Ho provato ad illudermi pensando che fosse solo amicizia e per un po' ci sono riuscito. Ho veramente cercato di far funzionare la relazione con Charlotte, ma eri sempre nei miei pensieri. Poi ho scoperto del tradimento e ci sono rimasto malissimo. Ma quando ti vista lì, appisolata davanti alla mia porta ho capito che non era solo amicizia. Spero veramente che tu possa ricambiare, ma so che non è così. I am stupid" confessa e io sono senza parole. Non so che fare, non so che dire.

"Non sei stupido, Charlie. Per niente" dico alla fine.

Apro gli occhi e lo guardo. Lui mi guarda sconcertato e leggo nei suoi occhi la paura di aver rovinato tutto. Allora lo bacio, come se fosse la cosa più naturale al mondo. Non sentendolo ricambiare, però, mi stacco per andarmene. Non riesco neanche ad alzarmi che sento la sua mano tirarmi delicatamente indietro. Mi giro e sento le sue labbra sulle mie. Ricambio e mi trovo a casa. Lui mi avvicina a se e io gli metto la mano dietro la nuca. Avvolgo i capelli nella mano e lui sospira. Ci stacchiamo per riprendere fiato e mi bacia la fronte. Si alza e mi tende la mano. Io la uso come leva e mi sollevo. Lo abbraccio e alzo la testa. Sollevo le punte e appoggio le labbra sulle sue per un delicato bacio. Abbracciati, rientriamo e ci sdraiamo a letto. Continuiamo a baciarci e io mi rifugio nelle sue braccia. Vorrei che questo momento non finisse mai, ma il mio sonno ha la meglio e mi addormento con Charles che continua a baciarmi la fronte.

***

"Dormigliona svegliati, che è tardi e noi dobbiamo visitare tante altre cose" le urla di Charles mi svegliano così sono costretta ad alzarmi dal comodo letto.

Vado a fare colazione e trovo Bea intenta a preparare qualcosa. La saluto e mi metto a fare colazione.

"Com'è andata la notte cara? Spero tu abbia dormito bene" mi chiede e io annuisco anche se non ne sono così convinta.

So che mi manca qualche pezzo, ma non capisco quale. Continuo a pensarci e nel mentre finisco di mangiare. Sto per posare la tazza nel lavandino quando passa Charles davanti alla cucina e io capisco tutto. Lascio cadere la tazza, che fa un rumore terribile, ma non si rompe. Subito Bea e Charles accorrono, chiedendomi se sto bene, ma sono ancora imbambolata. Me ne vado nel bagno e mi siedo. La notta era finalmente un ricordo molto vivido, come se fosse successo davvero, ma l'atteggiamento di Charles dice un'altra cosa. Non so cosa pensare se sia stato realtà o tutta finzione. Alla fine cerco di credere che sia stato tutto un sogno. E quasi quasi mi convinco.

Esco e vado da Charles, lo trovo appartato in un angolino della casa a parlare velocemente con una persona al telefono. Quando mi vede però chiude velocemente la telefonata e mi raggiunge, chiedendomi:

"Beh che si fa oggi?"

Pov's Charles
Poco prima

Mi sveglio con il ricordo di uno strano sogno. Mi alzo dal letto e decido di non svegliare per adesso Elena. Vado a fare colazione e mi ritrovo la proprietaria di casa che mi guarda maliziosa. Io gentilmente la saluto, ma lei non risponde.

Poco dopo sveglio la ragazza che prima di alzarsi fa le storie come una bambina piccola. Lei va a sua volta in cucina e io approfitto di questo tempo per pensare. Non capisco di preciso cosa sia successo la notte, ma secondo il comportamento di Elena, il mio era solo un sogno. Capisco che l'unica soluzione è chiamare Pierre, così inizio a cercare un posto abbastanza nascosto. Quando passo davanti la cucina, però, vedo Elena che mi guarda e subito dopo fa cadere la tazza che aveva in mano. Corro da lei, chiedendole se sta bene, ma sembra abbastanza stordita e risponde a monosillabi. Si dirige in bagno e io trovo un piccolo angolo in cui nascondermi. Chiamo Pierre che mi risponde dopo pochi squilli.

"Bonjour Charles, comment sa va?" mi chiede e io sospiro.

"Bonjour Pierre j'ai besoin de ton aide" dico e sento che mi ascolta. (Mi serve il tuo aiuto)

"La nuit dernière, j'ai fait un rêve très étrange, mais très réaliste" dico e prendo una pausa. (Stanotte ho fatto un sogno stranissimo, ma molto realistico)

"J'ai rêvé d'embrasser Elena et maintenant je ne sais pas quoi faire." sento solo un oh come sua risposta e so di averlo lasciato a bocca aperta. (Ho sognato di baciare Elena e adesso non so che fare)

"Alors fais ça, tu fais tout comme avant et ce n'est que si elle te dit quelque chose que tu fais face à la situation" mi dice e io mi giro sentendo un rumore di camminata venire sempre più vicino. (Allora fai così, tu fai tutto come prima e solo se lei ti dice qualcosa affrontate la situazione)

"Ok merci Pierre, vous êtes un ami. Maintenant je dois partir ce qui arrive" lo saluto proprio mentre Elena fa l'entrata nella stanza. Mi guarda dubbiosa, ma decide di non chiedere nulla. (Sei un amico. Adesso devo andare che sta arrivando)

Allora io per uscire da questa situazione imbarazzante le chiedo:

"Beh che si fa oggi?"

Il coraggio di vincere || Charles LeclercTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang