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"Arthur, sono in Formula 1, sono io il miglior pilota" dice Charles al fratello minore che ha deciso bene di ferire l'orgoglio del ferrarista.

Siamo in aereo diretti a Singapore e i due non hanno smesso un attimo di discutere su chi sia il migliore pilota tra i due. Nessuno sa come abbiano iniziato la conversazione, ma tutti vorrebbero farli smettere. Purtroppo per noi, loro sono partiti per la tangente e finché non si troveranno faccia a faccia su una pista, il dibattito continuerà. Proprio per questo abbiamo sviluppato delle tecniche di sopravvivenza.

Andrea, il trainer di Charles, si è messo a dormire nel momento esatto in cui siamo saliti in aereo, con le cuffie che sparano musica per non sentire i due.

Joris, si è messo ad editare delle foto scattate da lui il giorno prima e quando i due monegaschi alzano di un minimo la voce, li guarda male, senza però dire una singola parola.

Chloé, che ha deciso di venire in aereo con noi, e poteva benissimo evitarselo, si è messa a scrivere con il suo qualcuno e non sia mai se butto l'occhio sulla chat. Ѐ così riservata che si è andata a sedere da un'altra parte.

Infine ci sono io, disperata dalle urla di Charles ed Arthur che provo in ogni modo a farli smettere. Il viaggio è lungo e non voglio passare tutto il tempo a sentirli discutere.

"Facciamo così, adesso vi mettete seduti e fate una bella partita a scacchi e poi chi vince, viene incoronato miglior pilota" dico io alla fine, sapendo che gli scacchi li avrebbero calmati, o perlomeno zittiti.

"Lo sai che questo non ha alcun senso..." prova a dire Charles, ma io lo zittisco mettendogli un dito sulle labbra.

"Sh, sh, Charlie non contestare. Fate in questo modo, così vi calmate e lasciate in pace tutti" gli dico e Arthur mi da sostegno.

"Ma si fratellino, facciamolo. Che c'è, hai paura?" gli chiede stuzzicandolo, così Charles corre a prendere gli scacchi e si mette seduto davanti al fratello.

"Zitto e gioca. E non ti azzardare mai più a chiamarmi fratellino". Dio, quanto sono polemici questi monegaschi. Faccio per dirglielo, ma poi capisco che inizierei un'altra discussione di cui non ho bisogno al momento. Così li lascio fare e vedo che Joris mi fa un cenno di gratitudine. Gli sorrido e mi lascio cadere sul sedile, prendendo poi un libro.

Leggere mi rilassa e mi tranquillizzo così tanto che non mi accorgo di star cadendo in un sonno finché non sento di nuovo le urla di Charles.

"Putain" si sente urlare in tutto l'aereo. Saltiamo tutti in piedi, e noto che si è svegliato anche Andrea che guarda male i due.

"Charlie, que s'est-il passé?" gli chiedo in francese, avendo sentito il suo urlo nella sua lingua natale. (Che cosa è successo?)

"Ce connard a gagné. Merde" dice e io sbuffo vedendo la faccia sorridente di Arthur alle parole del fratello. (Questo stronzo ha vinto. Merda)

"A-t-il triché?" gli chiedo e vedo lui annuire. (Ha barato)

"Allez Charles, ce n'est pas vrai, tu es juste jaloux" gli risponde il fratello e vedo che sono sull'orlo di un'altra litigata infinita. (Dai Charles, non è vero, sei solo geloso)

"Chi ha fame?" dice a quel punto Andrea, cambiando di nuovo lingua.

"Io!" risponde Chloé. Tempo fa ha preso delle lezioni di italiano e grazie anche al mio aiuto, ha imparato i concetti base. Quindi cibo, alcol e moda.

Così ci mettiamo tutti a mangiare. Nessuno emette una sola parola e l'unico rumore che si sente è il motore dell'aereo. Di tanto in tanto qualcuno prova a creare un pretesto per conversare, ma le occhiatacce che si lanciano i due fratelli fanno morire qualsiasi discorso.

Proprio per questo ognuno mangia per i fatti suoi e nessuno alza più lo sguardo dal suo piatto. Ogni tanto io e Chloé ci scambiamo qualche occhiata, ma poi lei riprende a messaggiare il suo uomo e non mi prende più in considerazione.

La cena dura poco così tutti ci prepariamo a farci una bella dormita. Il jet lag in Singapore sarà micidiale e ci dobbiamo preparare al meglio per non subire troppo il cambio di orario. Io e Chloé siamo già avvantaggiate, facendo la tratta Europa-Giappone spesso, ma per tutti gli altri sarà un disastro. Per questo poco prima di salire sull'aereo abbiamo dato dei consigli per aiutare il cambio ora. Così, sebbene a Monaco adesso siano le 5 di pomeriggio, ci mettiamo tutti a dormire, perché a Singapore sono le 11 di sera.

Io e Charles ci sistemiamo i sedili, facendoli diventare il più comodi possibili per questo letto arrangiato. Certo non è come dormire in una suite ad Abu Dhabi, ma ci va bene lo stesso.

"Doudou, hai qualche film sul tuo computer?" mi chiede lui e io annuisco, per poi alzarmi ed andare a prendere il mio zaino.

Tornata da Charles, gli faccio vedere la lista dei film presenti. Non che ci sia molta scelta visto che molti sono film già visti. Alla fine scegliamo Men In Black. Classico.

Cerchiamo di trovare una posizione ideale e dopo appena 10 minuti mi ritrovo da sola a guardare il film con Charles addormentato sulla mia spalla. Guardo in giro e vedo che l'unico ancora è sveglio è Joris, che sta ancora sfaccendando con il suo computer.

"Joris" sussurro e lui alza gli occhi verso di me.

"Non è che riesci a chiudere il film? Non vorrei svegliare Charles con i miei movimenti" gli dico e lui sussurra un si. Si avvicina e spegne il computer.

"Grazie" gli sussurro di nuovo e lui mi sorride.

"Sai, lo vedo proprio felice negli ultimi tempi" mi dice indicando Charles che ormai sta dormendo profondamente "cioè la stagione non sta andando nei migliore dei modi, ma ogni volta che parla di te gli si illumina il viso. Si può notare il suo cambio di umore appena entri nella stanza. Ѐ bello vederlo così, vedere che nonostante tutto ci siete l'uno per l'altro. Si vede che vi fate del bene a vicenda, e ti devo ringraziare per questo. Charles è uno dei miei amici più stretti e mi fa male vederlo soffrire. Però quando vedo le scintille nei suoi occhi mentre ti guarda mi tranquillizza. So che è in buone mani".

Le parole di Joris mi lasciano sbigottita. Non l'ho mai sentito parlare tanto e non mi aspettavo questa confessione. Charles mi aveva detto che loro erano molto uniti e quello che mi ha appena detto conferma tutto.

"Joris, non sai quanto mi fanno felice queste parole. Amo Charles e vorrei sempre farlo felice. Non riesco a vederlo triste, il suo sorriso è contagioso come le sue lacrime. Vorrei essere sempre al suo fianco per sollevargli il morale o solo ridere con lui. Sono contenta che lui abbia un amico come te. Si vede che vi volete bene e che siete disposti ad uccidere per l'altro. Il vostro dev'essere un bellissimo rapporto. Ѐ sempre felice quando mi parla di te o quando torna da una uscita con te e gli altri. Sono stata fortunata a trovare Charles e mi sta migliorando la vita. Spero di star facendo lo stesso con la sua" gli rispondo io con un sorriso.

Lui sta per commentare le mie parole, quando si sente un urlo sussurrato provenire dal sedile di Andrea.

"Si, si vi volete bene, si sa. Adesso zitti che devo dormire" dice e ridacchio cercando di non fare troppo casino per svegliare Charles che si è stretto ancora di più a me.

"Buonanotte" dico a Joris mentre mi sistemo per dormire anche io.

"Buonanotte" dice lui tornando alla sua postazione.

Mi appoggio completamente allo schienale abbassato e porto Charles con me. Provo a fare movimenti il più possibile delicati e mi stendo. Sento Charles avvolgermi con il suo braccio attorno alla mia vita tirandomi ancora di più verso di lui. Gli lascio un bacio sui capelli morbidi e lui socchiude gli occhi.

"Ei, tutto ok?" mi chiede assonnato.

"Si, non ti preoccupare. Dormi adesso, che se parliamo Andrea ti squarta" gli dico e sento il suo petto tremare ad una risata soffocata. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare nel mondo di Morfeo.

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⏰ Last updated: Oct 03, 2023 ⏰

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Il coraggio di vincere || Charles LeclercWhere stories live. Discover now