3. più droghe che sogni dentro al cappotto

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Alessio pov

Mi sveglio al quanto disorientato per poi ricordarmi di aver dormito da Marco il quale sta ancora dormendo, guardo l'ora *5.45* sbuffo, ieri stavo morendo dal sonno, come mai adesso non riesco a dormire? nel mentre cerco di dare una risposta ai miei pensieri mi lavo e vesto velocemente per poi andare a prendere almeno alcune cose per me e per la scuola visto che servono ad Elia.

Mentre entro in casa sento la tv ad alto volume e una puzza di erba e alcool riecheggia nella stanza, guardo verso il divano e noto mio padre troppo impegnato a guardare la TV per accorgersi di suo figlio P(papà) - "mi passi una birra?" chiede lui non togliendo lo sguardo dalla tv, potrei dirgli di no ma onestamente ho paura, apro il frigo e noto che non c'è niente, Ale-"pà, guarda che sono finite" P-"me le hai finite tu vero? vuol dire che la pagherai" Ale-"pà, non è vero finiscila, hai bevuto troppo" dico impanicato cercando di andare verso camera mia ma lui è più veloce di me, prende una bottiglia di vetro da per terra e me la spacca addosso.

P-"almeno così impari a non venirmi contro e finirmi le birre" io annuisco intimorito e mormoro un "scusa" non si è mai spinto così tanto e sinceramente ho avuto paura, sento qualcosa cadermi dalla testa così corro in bagno e noto di essere messo malino sangue in testa, braccia, collo, faccia, beh dai facilmente sgamabili la verità nel caso decidessi di non dirla subito.

Mi affaccio davanti camera di mia madre e vedo lei che dorme seneramente, la sera è una delle poche volte dove vedo mia madre, lei lavora moltissimo per riuscire a pagare anche alcuni debiti di mio padre, lei a differenza nostra non gli frega di mio padre, ha solo paura per noi non per altro, ha sempre cercato di mandare via nostro padre ma è andata sempre male.

Finisco di mettere via le ultime cose nelle valigie le lascio sull'uscio della porta e con estremo silenzio mi reco all'uscita di casa abbastanza tranquillamente visto che mio padre dorme e mi dirigo verso casa di Marco.
Sono le 7 e suono il campanello nella speranza che qualcuno mi apra è così fa Valeria, la madre di Marco, appena mi vede cambia subito espressione e mi riempie di domande V-"amore cos'è successo?" chiede facendomi entrare e sedere sulle sedie della cucina Ale-"papà" dico quasi scoppiando a piangere, parlare di mio padre mi fa questo effetto, lei annuisce comprensiva e capisce che non ne voglio parlare così si limita ad abbracciarmi e ad offrirmi del tè che accetto volentieri.

Elia pov

Mi sveglio in un letto non mio, in una camera non mia con marco accanto che anche lui si è appena svegliato Alex -"marco? che ci faccio qui?". M-"io e Ale abbiamo concordato che per un po' state qua" dice passandosi una mano sugli occhi, io di tutta risposta lo abbraccio e poi mi alzo felice dal letto per andare da mio fratello.

Appena entro in cucina vedo mio fratello con del sangue secco in faccia in testa in faccia e sul collo principalmente, mi blocco letteralmente, rimango fermo, dietro di me sento arrivare qulacuno che non è altro che Marco che mi mette le mani sulle spalle mentre guarda anche lui alessio e successivamente si avvicina a lui M-"Ale?" Ale-"mio padre, voleva una birra gli ho detto che non c'erano più, mi ha dato la colpa di averle finite e mi ha spaccato una bottiglia di vetro addosso" lo dice quasi con una smorfia divertita sul volto, come se ormai ne fosse abituato e che gli piacesse, mi scende una lacrima che tolgo subito ma non troppo velocemente da non farmi vedere da i due ragazzi Ale -"no Eli" dice sorridendomi e vedendomi ad abbracciare ed io scoppio a piangere, alessio è troppo importante ho paura che gli succeda qualcosa, Ale-"stai tranquillo, qualsiasi cosa succederà l'affronteremo assieme" gli sorrido e mi lascio cullare dalle braccia dei più grandi.

Verresti con me se trovassi il coraggio? //psicologi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora