38) Al tuo fianco

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Dazai:
"CHUUYAA!" Grido lanciandomi contro i detriti dietro ai quali ci hai separati.
"CHUUYA FERMATI!! CHUUYA!" Continuo a richiamarti ma non rispondi,i le mura dell'edificio continuano a tremare, e le fiamme aumentano.
Perché l'hai fatto maledizione,che diamine ti è saltato in mente?! Il cuore mi martella all'impazzata, non sento neanche più il dolore delle ferite, l'unica cosa che tormenta il mio animo, e quella lacrime nei tuoi occhi, nel tuo viso pieno di dolore, che nonostante questo possedeva un sorriso, e le ultime parole che mi hai sussurrato in una carezza.
"Dazai-San dobbiamo andarcene!"fa il Akutagawa richiamandomi, ma lo ignoro continuando a cercare un modo per oltrepassare quel muro.
"LUI È ANCORA QUI NON ME NE VADO SENZA DI LUI!" Grido al ragazzo che tenta di allontanarmi da lì, e che con uno strattone lo alllontano nuovamente, mentre le fiamme divampano.
"Perdonami....ma ho fatto una promessa a Chuuya-San, e intendo mantenerla..." sento sibilare dal corvino, poi una piccola puntura al collo, e sento le forse mancarmi...mi sento sollevare,e trascinare via, e il buio inghiottisce tutto, guardo le fiamme investire i detriti intrappolandoti completamente la sotto...per poi chiudere gli occhi.

Chuuya:

Appena la polvere si dissolve, vedo il mare di detriti dividere i nostri sguardi...i tuoi occhi mi tormentano, abbasso la testa sorridendomi al muro davanti a me....ti prego perdonami Dazai.
Rialzo il viso, stringendo i pugni, e con un solo gesto della mano scaravento via il muro ormai pieno di fori, che mi faceva da scudo rivelando la mia figura.
Gli uomini davanti a me ricaricano e puntano di nuovo i fucili, mentre al centro di questi vi è quello schifoso ratto che cerca per la stanza per poi guardare me con un sorriso quasi da brividi.
"Ah è così quindi? Dove hai nascosto Dazai-kun? Eh? Infondo sai bene che la gravità non basterà per farti sopravvivere, mentre comm.la tua forma più pericolosa, puoi usarla solo con il potere dello squalificato, o moriresti soffrendo atrocemente...dico bene?" Fa l'uomo sorridendo divertito, gli sorrido di rimando, fino a ridacchiare,questo mi guarda divertito alzando un sopracciglio.
"Hai fatto le tue ricerche...mi dispiace deluderti, Dazai è al sicuro adesso...ma di tutto quello che hai detto siamo d'accordo su una sola cosa..." rispondo sorridendo mentre inizio una lenta camminata verso il grande esercito, come stessi andando tra le braccia del diavolo...o forse...il contrario.
L'uomo davanti a me alza un sopracciglio per poi sobbalzare nel mentre che inizio a sfilarmi i guanti, alzo lo sguardo, incrociando il suo.
Il suo, sempre furbo e scaltro, adesso è titubante e preoccupato.
Il mio, al contrario, è fermo e deciso, e assolutamente furioso come mai stato prima...
"Non vorrai seriamente.."soffia l'uomo che viene interrotto dalle mie parole.
"Ti piace definirti un demone vero Dostoevsky?! Bene, vediamo come te la cavi contro un Dio allora..." soffio ridacchiando, mentre l'uomo davanti sgrana gli occhi osservandomi.
"È un suicidio...non era calcolato...come diavolo ti salta in mente?!"fa questo tormentandosi...avevi calcolato tutto vero? Eppure ti ho fregato, perché hai fatto l'errore di credere che non sarei stato pronto a gettare via tutto, per una persona, senza una sicurezza, un paracadute.
Sorrido, mi dispiace Dostoevsky, ma ho capito solo di recente, che amare vuol dire proprio questo.

Essere pronti a sacrificare tutto, fidandosi, della persona che si ama.

"Hai donatori dell'oscura disgrazia...non svegliatemi di nuovo"

soffio lasciando cadere i miei guanti a terra, mentre il mio vecchio amico prende possesso del mio corpo,e la mia risata riempie la sala.

"Abbattetelo!" Ordina Dostoevsky ai suoi uomini che eseguono scagliandomi contro ogni arma a loro disposizione, sento la garza scorrere nella mie vene, un potere tanto immenso quanto ingestibile, così lascio il completo controllo ad Arahabaki.

"Sterminali tutti, senza limiti"questo è l'ultimo ordine che mi do prima di cedere al Dio il mio corpo.
Lascio che la follia prenda possesso di me,le immagine sono confuse, le urla e i suoni anche, vedo gli uomini e la rabbia prende possesso, rivedendo il tuo corpo trafitto dai proiettili, o il tuo sorriso prima di questa folle missione.
Le sfere di energia, vengono scagliato ovunque, distruggendo chiunque ne capiti a tiro, ho perso completamente il controllo...ma va bene così...continuo...continuo ad uccidere...finché il sangue non riempie il pavimento, e le mie forze sono allo stremo.
Fermo Arahabaki per un istante, tossisco con forza il sangue che inizia a riempirmi i polmoni, tutti gli arti mi fanno malissimo...sento il mio cuore star per esplodere, e la testa lo stesso...guardò l'uomo davanti a me, e un centinaio di uomini ancora...mentre le migliaia dei loro compagni sono a terra senza vita...sorrido, alzando la mano verso l'alto, puntando la gigantesca sfera verso il tetto dell'edificio, se continuo ad affrontarli, resterà solo il ratto, e io morirò ancora prima di ucciderlo...non posso permetterlo...
La sfera aumenta di forza e dimensione, mentre continuo a purare il sangue che mi soffocare, e mentre i miei organi si comprimono tra loro.
Sorrido all'uomo che mi guarda a denti stretti, capendo il mio piano questo si scaglia contro di me, mentre i suoi uomini sparano invano tentando di fermarmi...
"Se devo morire oggi...vi porterò tutti all'inferno con me, è una promessa" faccio sorridendo.

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