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I caught the L-O-V-EHow do you do this to me?But I can't help myselfWhen you get close to meBaby, my tongue goes numbSounds like blah, blah, bleh, bleeI don't want no one else (don't want)Baby, I'm in too deep (too deep)Here's a lil' song I wrote ...

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I caught the L-O-V-E
How do you do this to me?
But I can't help myself
When you get close to me
Baby, my tongue goes numb
Sounds like blah, blah, bleh, blee
I don't want no one else (don't want)
Baby, I'm in too deep (too deep)
Here's a lil' song I wrote (a song I wrote)
It's about you and me
Nonsense — Sabrina Carpenter

«Lilian?»

Non gli rivolgo neanche uno sguardo mentre prendo posto sullo sgabello di fronte al bancone della cucina e appoggio la fronte sulla superficie di marmo.

«Che cosa vuoi?»
«Parlare.»

«Sono solo le sei del mattino e mi hai già tenuta sveglia tutta la notte. In questo momento dovresti solo rimanere in silenzio e lasciarmi riposare almeno cinque minuti.» borbotto, chiudendo gli occhi.

Sento che Peter smanetta ai fornelli come tutte le mattine, preparando la colazione per entrambi. «È proprio di questo che voglio parlarti. È tutta la notte che mi rigiro da una parte all'altra del letto cercando di togliermi un dubbio.» mi rivela.

Alzo la testa di scatto, improvvisamente interessata dalla conversazione. Peter indossa i pantaloni a scacchi del pigiama e la T-shirt che gli ho regalato per il suo compleanno due anni fa. Mantiene all'indietro i suoi folti capelli mori, arruffati, con una fascia per capelli rossa.

Non mi guarda, la sua concentrazione è rivolta a un foglio inserito all'interno di una bustina di plastica trasparente. È il mio piano alimentare. «Ed io cosa c'entro?»

«Voglio un tuo parere.» continua, abbandonando il foglio sul ripiano a lato.

Entrambi cerchiamo di parlare con un tono di voce basso perché Connor e Alisha stanno ancora dormendo.

Peter prende due tazze colorate tra le mani e ne posa una di fronte a me. Mi stringo nella vestaglia di flanella e circondo il recipiente con entrambe le mani, cercando di scaldare le dita gelate.

Lui beve dalla sua tazza quello che credo sia caffè caldo, mentre per me ha preparato una tazza di latte e cacao come ogni mattina. Non posso assumere caffeina, né tantomeno thè.

Mi porto la tazza vicino alle labbra e l'allontano nell'esatto momento in cui sto per berne un sorso. Le mie mani tremano. Lascio la tazza sul bancone e osservo Peter mangiare una ciambella al cioccolato mentre tira fuori alcuni ingredienti dal frigorifero.

«Da quando il mio parere è rilevante per te? Anzi, da quando ascolti i miei consigli?» gli domando, sorreggendomi il viso con la mano.

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⏰ Last updated: Apr 10 ⏰

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