SOTTO LE STELLE

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Mi strinse la mano e mi guidò in riva al mare.
Il mare è silenzio, vita...
Ci sdraiammo in riva, incantati dal meraviglioso panorama che si apriva davanti ai nostri occhi.
La nave Tritone, tutta illuminata, era appena sbarcata e da essa uscivano una moltitudine di persone che a primo impatto sembrava stessero per vomitare da un momento all'altro.
Risi a questo pensiero buffo...
Poi aprii la visuale al cielo...era tardi, ed era blu, blu scuro, come i suoi occhi.
- amo la vedi quella stella?Vedi quanto è luminosa?
- si hahha fa sparire tutte le altre... dovrà essere la stella polare
- eh si hahh ma tu sei meglio sai?
- ah e perche'? dissi sorridendo
- perché tu non illumuni solo il cielo, tu illumini il mio mondo, la mia vita e riesci a far risultare insulse e brutte  tutte le altre persone.
Quelle parole mi restarono incastrate nella mente e nel cuore.
Ed ora eravamo lì,  distesi uno sopra l'altro sopra la sabbia umida e bagnata...e in silenzio.
Non eravamo in imbarazzo, restavamo lì a guardare il cielo che piano piano si schiariva...
Dopo un po mi scosse ...
- amo...
- si?
Risposi gentilmente
- sai che ti amo? Ti amo tanto così
Disse mettendosi in piedi ed allargando le braccia il più possibile.
Feci un risolino e gli diedi un bacio... E fu ancora silenzio...
-"cosa hai intenzione di fare?" Mi chiese guardando il mare, la sabbia e il nulla, perché effettivamente non c'era nient'altro e nessun'altro.
Dopo qualche secondo di silenzio mi disse:"guarda il mare e dimmi: a cosa pensi?"
Mi misi a guardarlo e mi presi il mio tempo per pensarci e fece lo stesso anche lui nel caso gli facessi la stessa domanda.
"Non ti aspettare paroloni o frasi assurde...e per favore non ridere... "
Dissi quasi come se dovessi dire una cosa sciocca e poi risposi
"...Penso ai bambini e alla loro ingenuità... " e conclusi con un sorriso sentendomi quasi sciocca.
-"perché?" Chiese senza giudicarmi.
-" perché se ci pensi i bambini hanno la semplicità negli occhi e non pensano che da grandi potranno stare male per qualche amore o per qualche stupida delusione, loro sanno vivere e sanno essere ingenui nel modo più giusto..." questa volta non mi sentii sciocca, anzi, lo dissi con serieta' e con tono deciso, quasi come se li vedessi quei bambini sulla riva.
-" tu ,invece...tu a cosa pensi? " dissi guardandolo.
Non so perche' ma anche lui, nonostante si fosse gia' preparato la risposta,si fermo'.
Si, si fermo'...ma sui miei occhi.
Dopo qualche secondo torno' con lo sguardo sul mare e disse con tristezza:"alla vita".
- perche' alla vita?
-"Guardalo" e fece cenno con la testa verso il mare"...la marea cambia sempre ed e' come ognuno di noi.
Noi siamo persone che stanno bene e che  delle volte soffrono, ed e' esattamente come il mare.
Il mare va a momenti, potrebbe esserci l'alta marea come la bassa, potrebbe esserci cosi' tanto vento da formare un uragano e noi siamo cosi', delle volte siamo cosi' pieni che esplodiamo in qualcosa di indefinito"disse fissando qual vuoto piu' in fondo del mare.
-"si si...se hai finito con la tua storiella vorrei andare a fare una passeggiata sulla riva" dissi facendolo tornare alla realtà.
-"andiamo allora... facciamo una gara? A chi arriva prima " chiese e io gli sorrisi, il che era un Si.
Lasciammo le scarpe e poi incominciammo a correre 
-"hai perso!" Dissi con il fiatone, ma orgogliosa.
-ti ho lasciato vincere è diverso
- "certo certo " ribattei sempre con il fiato pesante.
- " ora li vedi i bambini?" Mi chiese quasi prendendomi in giro.
-"si, ne ho uno davanti" e risi.
Risi cosi' tanto che avevo gia' capito che mi avrebbe rincorsa, cosi' lo precedetti e iniziai a scappare da lui.
Questa volta non mi fece vincere, ma mi prese. Mi prese in braccio, e dato che stavamo correndo, cademmo sulla sabbia. La spiaggia era tutta per noi, il mare era per noi, la sabbia era per noi e i suoi occhi erano tutti per me.
- tu sei tutta per me.
Ci guardammo come se quei bambini, di cui parlavo, fossero cresciuti e come se  la marea fosse diventata un uragano, ma un uragano pieno di emozioni che non sapeva decidersi.
Forse è stata quella la vera prima volta in cui mi sono innamorato di lui

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