ONDE=PENSIERI

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Pov's Nicolò

Quando quel bambino pronunciò il suo nome, gli occhi della mia ragazza si illuminarono. Erano di un castano dolce, pieni di felicità e brillantezza. Non so come, ma quegli occhi parlavano e solo io potevo ascoltarli...
Andammo in spiaggia anche se ancora non c'era nessuno...
Gli ombrelloni erano ancora chiusi, e i bagnini non erano ancora saliti sulle loro prestazioni.
Le presi la mano e la guidai in riva al mare a fare una passeggiata tra le onde calme e piene di schiuma di quella limpida giornata.
La sabbia umida sotto di noi ci dava una sensazione strana... era come essere sopra un asse sottile, in equilibrio... e poi sprofondare giù, con i piedi ...fino ad un nuovo passo stretto alle mani della persona piu' importante della mia vita.
Lei era al mio fianco...e rideva.
Adoravo la sua dolce risata...si piegava in avanti leggermente, metteva una mano davanti alla bocca e un colpo di fulmine gli illuminava gli occhi, rendendoglieli splendenti e dorati.
Ci sedemmo davanto ad un castello di sabbia che i bambini avevano fatto il giorno prima.
Lo perfeziono' con le mani, mettendogli a posto le tegole e facendo un lieve solco per intagliare una porticciola.
Poi mi guardò e si alzò, incalzandomi a seguirla con lo sguardo... la seguii e... andammo a raccogliere le conchiglie e sembravamo dei bambini che facevano a gara di chi ne avrebbe trovate di più strane e colorate.
Trovammo un sasso a forma di cuore... le nostri mani si toccarono per raccoglierlo. Sul suo dolce viso apparve in sorriso così bello che mi fu vietato non saltagli addosso e baciarla. Lasciò cadere quel sasso e io lo raccolsi con delicatezza, mettendolo nella tasca.
Ora eravamo lì, seduti sulla riva...con le piccole onde che bagnavano con delicatezza i nostri piedi...
Si appoggio' sulla mia spalla e si adormento'... la guardai...
Era stupenda.
Gli accarezzai i capelli e intanto pensavo a quello che gli avevo detto.
-"non dovrai piu' pensare alla partenza okay"?
Eh gia', ma ora ero io che ci pensavo.
Lei stava diventando ogni giorno piu' importante, ogni giorno piu' essenziale...
Alzai lo sguardo verso il mare...il mare puo' essere un luogo di silenzio anche durante lo schianto delle onde sugli scogli.
Mi caddero delle lacrime e la strinsi forte...stava diventando una droga, una parte di me... un tipo di abitudine che non sarei mai riuscito a smettere.
Avrei voluto scrivere i miei pensieri lì...ma invece che pensieri li avrei voluti chiamare "onde". Infondo certi pensieri sono proprio come un'onda. Ti colpiscono all'improvviso e ti sommergono, ti controllano e ti portano dove vogliono loro. E anche quando sono passati tu sai che sono sempre lì e potrebbero tornare in qualsiasi altro momento. Sono una forza della natura, sono sublimi, belli e terribili. Ecco cosa sono i miei pensieri: onde.
Credo che la distanza di Marta mi avrebbe ucciso perché gia' mi mancava solo se non la vedevo una sera...figurarsi un anno...e poi no, lei non si poteva dimenticare... era troppo... troppo di tutto.
Mi sentivo come una vecchia zattera in balia del mare in tempesta. Le onde si infrangevano su di me, portandosi via con ogni lacrima che cadeva, un pezzo di me e senza più restituirmelo. Prima o poi l'oceano mi avrebbe distrutto in mille pezzi, i quali si sarebbeto sparsi tra le spume del mare e allora sarebbe rimasta solo la mia piccola anima stanca. Ma nel frattempo ero lì.
Un Po' di speranza nel cuore e una lacrima sul viso era tutto quello che mi rimaneva.
Poi Marta si svegliò, stiracchiandosi.Mi guardo' preoccupata e mi chiese il motivo della mia tristezza. Gli dissi che avevo paura di perderla e lei mi bacio' e abbraccio' dicendomi delle parole dolci. Poi inizio' a correre facendosi rincorrere da me... e quando le caddi addosso i nostri respiri si fecero uniti.
Dalle sue labbra uscì un dolce "ti amerò per sempre " e in quel momento lei riuscì a fare scomparire tutta la mia tristezza. Credo che nessuno ci sia riuscito tanto velocemente...
Ora la guardavo e sorridevo...
Era questo il problema con lei: quando mi faceva bene lo faceva come non aveva mai fatto nessun altro... quando mi facava male...lo faceva come non aveva mai fatto nessun altro... mi distriggeva...ma l'amavo...tanto.. forse troppo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 15, 2015 ⏰

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