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E quando dopo la difficile impresa dell'apocalisse dove Cinque crede di aver avuto successo e di aver concluso la faccenda con il classico cliché del bacio per salvare il mondo, si ritrova davanti ad una scena raccapri...
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𖡼.𖤣𖥧𖡼.𖤣𖥧
<<Tranquilla, ci sono io>> Klaus fece un altro passo, ma i piedi di Samantha rimasero piantati nel terreno, dentro a quel palazzo c'era quel volto, era davvero pronta a rivederlo? C'era Klaus, ma sarebbe stato abbastanza per farla sentire al sicuro? <<No, no ero- non so a cosa stessi pensando quando ho detto di si, ma ho sbagliato, non ci riesco Klaus, non ci riesco, penso solo alla cella>> Klaus si avvicinò abbassandosi e mise le mani sulle spalle della rossa guardandola comprensivo.<<Ha rinchiuso anche me>>
<<Cosa?>> Samantha boccheggiò per lo stupore, non glielo aveva mai detto, sapeva solo di Vanya. <<Già...tu, Vanya...e anche io, non so gli altri- noi...noi non parlavamo molto di queste cose ma sembra che il vecchio avesse un debole per gli spazi ristretti eh?>> Klaus evitò lo sguardo della ragazza, non sapeva nemmeno se per vergogna o per altro, e vide la figura famigliare della terza prigioniera che si avvicinava indecisa. <<Vanya! Stavamo giusto parlando di te>> Vanya sorrise leggermente e guardò di sfuggita il palazzo.<<Ah si? Cose belle spero>>
<<Veramente parlavamo di come papà rinchiudeva Samantha in un laboratorio, te in una cella insonorizzata e me in una tomba, sai...per- sai per sostenerci, la nostra piccola fiammetta ha un po' di comprensibile e giustificata paura, ma diglielo anche tu dai>>
<<Cosa? Papà ti rinchiudeva?>> Vanya guardò stupita a sua volta Klaus, ma gli occhi di Samantha ormai erano fissi sull'entrata dell'edificio leggermente illuminato dai led.<<Vanya!>>
<<Si...non succederà niente Samantha, tranquilla, però se non vuoi->>
<<No, andiamo>> i piedi della rossa si staccarono finalmente dall'erba e Klaus guardò sorpreso il cambiamento improvviso della ragazza, ma la seguì comunque verso le porte insieme alla sorella. Entrarono e davanti all'ascensore impaziente videro subito Cinque, ma persino la sua presenza adesso era cancellata dai sensi della rossa, le porte si aprirono ed entrarono dopo il giovane Hargreeves, seguiti poi a sorpresa dal resto dei fratelli.<<Bene...ci siamo tutti>> Rimasero in silenzio religioso, ognuno perso nei propri pensieri, Samantha con gli occhi così pietrificati su quei numeri che nemmeno si accorse quando Klaus le tappò il naso, e semplicemente non le importava, stava scavando buchi nei numeri sopra le porte seguendo attentamente il piano dell'ascensore, non riusciva a rilassarsi nemmeno per un secondo.
Diego guardò la figura immobile della rossa, l'unico movimento quello delle sue iridi che seguiva la lucina, e abbozzò un sorriso tirandole una leggera gomitata, ma ormai l'ascensore era arrivato e le porte si erano aperte.<<Quando papà arriva fate parlare me, è importante che la linea temporale non cambi troppo, non fate cazzate>> Diego prese posto al fianco della rossa insieme a Klaus e Vanya, ignorando le parole del fratello minore.<<Sam>> Il numero due cercò aiuto nello sguardo di Klaus, ma lui non fece altro che tirarsi una sedia e prendere posto al tavolo centrale, Vanya alla sua destra ricambiò lo sguardo preoccupato del fratello.
