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𖡼.𖤣𖥧𖡼.𖤣𖥧

La voce di Samantha non si sentiva da ormai venti minuti buoni, tornato nella macchina Cinque aveva dibattuto mentalmente se dirle qualcosa, ma il volto della ragazza era talmente vuoto e spento che non riusciva a pensare a niente che potesse distrarla.

Però sperava, nel profondo, che come la presenza di lei in seguito alla notizia riuscisse a confortare Cinque, lo stesso succedesse viceversa.

Dopotutto, erano rimasti insieme per tutto quel tempo, avevano passato le stesse cose no? Più o meno almeno.

Arrivati davanti al vicolo Cinque scese per primo lanciando occhiate periodiche e ansiose all'orologio da taschino che si era prontamente portato dietro, e Samantha uscì dalla macchina solo dopo che il moro l'aveva spronata a sbrigarsi aprendole la portiera. Lo seguì, rimanendo in silenzio e stringendosi le braccia al petto, il freddo della vasca gelata era ormai stato sovrastato dal maglione di lana che aveva rubato dall'armadio di Oliver, ma sentiva comunque che la sua mente ci stesse impiegando molto più tempo a scongelarsi.

Forse era il modo più sano per riacquistare i ricordi, Cinque non le aveva spiegato tutto ma non sembrava particolarmente preoccupato del continuo tremolio della ragazza quindi la rossa si aggrappò alla sua tranquillità e ne fece la sua ancora.

Erano soli nel vicolo, e il tempo che mancava era inversamente proporzionale al numero di occhiatacce che Cinque dava a quel povero orologio mentre teneva stretta nella mano la valigetta, più volte abbassava lo sguardo meno tempo rimaneva.

Luther arrivò da non sapeva nemmeno dove, era confuso quanto loro, si fermò davanti ai due ragazzini e guardò il vicolo vuoto.«Dove sono gli altri?»

«Sei il primo» Cinque sbuffò, ma non aggiunse altro all'osservazione della ragazza, non che non avesse parole da dire, ne aveva tante, sopratutto negative e rivolte ai suoi fratelli. Ma non aveva tempo per arrabbiarsi.

Klaus fu il secondo, entrando nel vicolo con un equilibrio discutibile mentre lottava con Ben, Samantha aggrottò le sopracciglia stringendosi ancora di più nelle spalle e cercò ingenuamente delle risposte negli altri due Hargreeves già presenti, ma poi si ricordò che loro non vedevano il fratello morto che continuava a spuntare dal corpo di Klaus provocando quella scenata mal finita. La rossa storse il naso, ma non disse niente. «Siamo arrivati» Klaus si buttò per terra, non avendo più le forze per restare un solo secondo di più in piedi, e Luther sbuffò più che infastidito.«Perché il plurale?»

«Non posso credere che tu sia qui» e nemmeno quell'osservazione riuscì a tirare fuori da Samantha un'altra parola, anche se solitamente adorava chiudere la bocca al numero uno.«Ho fatto un sogno stranissimo»

«Rimangono otto minuti, dove sono gli altri?» Cinque stava cominciando ad alterarsi, stavano succedendo troppe cose, e fin troppe potevano essere risolte solo una volta tornati a casa.

TIED || five hargreeves²Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora