CAPITOLO 23

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AIDEN
Per diversi minuti mi godo la sensazione di vederla dormire tra le mie braccia. È così bella, piccola e indifesa in questo momento. Ho sempre pensato che dormire insieme ad un'altra persona sia un gesto parecchio significativo. Quando si dorme si è inermi e impreparati. Potrebbe succedere qualcosa in qualunque momento e tu non sapresti difenderti eppure lei con me e io con lei non abbiamo mai avuto questi problemi. Ci siamo sempre fidati e affidati l'uno all'altra. La stringo un po' più forte perché comunque c'è un venticello leggero che soffia dal mare e lei è totalmente nuda e nel frattempo mi godo la vista spettacolare che mi sta offrendo. La luce dorata del sole illumina la sua pelle abbronzata. Desirè è sempre stata la donna più bella che abbia mai visto. I suoi lunghi capelli scuri le scendono sulla schiena e alcune ciocche invece le coprono i seni sodi. Non è molto alta, ma ha delle gambe lunghe e snelle che ogni ragazza le invidierebbe. Tuttavia la cosa più bella di lei è il volto. Ha un viso perfettamente proporzionato e angelico. La sua bocca è piccola, ma le labbra sono rosse e carnose perfette per essere morse e baciate. Poi ci sono i suoi occhi da gatta che sono l'unica nota stonata in mezzo alla sinfonia perché sprigionano una luce piena di malizia, ambizione e determinazione. A primo impatto si direbbe che Desirè sia la classica brava ragazza tutta lavoro e famiglia, ma se la guardi attentamente capisci che non potresti sbagliarti di più. L'orologio che tengo al polso dice che sono le otto di mattina e entrambi dovremmo andare a lavoro. Tuttavia, non voglio che questo nostro momento speciale insieme finisca troppo presto. Sono quasi tentato di non svegliarla, ma non mi va di iniziare la nostra relazione con il piede sbagliato. Deve essere lei a decidere di stare con me invece di andare a lavoro. Così la bacio piano piano sul collo e lei apre i suoi fenomenali occhi scuri e mi rivolge un dolcissimo sorriso. "Buongiorno" dice e io le rispondo con un bacio profondo. Quando si stacca inizia a guardarsi intorno disorientata e poi si mette seduta con la schiena diritta cercando di rimettere insieme i pezzi della precedente serata. "O mio Dio, cosa abbiamo combinato ieri sera?" urla poi scandalizzata. "Sei pentita?" le chiedo. "No, macchè. Ma cavolo, abbiamo fatto sesso sulla spiaggia e ho dormito con i capelli nella sabbia." "E allora?" "Non facevo una cosa così da...... Bhe, da undici anni!" "Possiamo rifarlo subito se vuoi." "Oh no. Non se ne parla proprio. Voglio farmi una doccia prima." "Vabbene." A quel punto mi alzo in piedi ancora completamente nudo. La afferro per la vita e me la carico sulle spalle. Inizio a correre verso il mare mentre lei urla e si muove come un'indemoniata e alla fine la lancio nell'acqua salata. Quando ritorna in superficie, mi rivolge un'espressione terrificante. Cazzo, adesso si vendicherà. Corre verso di me, ma per non darle soddisfazione io mi tuffo in acqua prima che possa spingermi lei. Desirè, però, è molto determinata e così mentre io provo a riemergere per prendere fiato lei mi sale sulle spalle e mi tiene sotto il livello dell'acqua. Io, allora, la afferro per le gambe e la faccio cadere nuovamente. A quel punto riemergiamo entrambi e scoppiamo a ridere. Lei mi si avvicina mentre muove il bacino in modo sinuoso e mi avvolge le gambe intorno alla vita. Il suo profumo, la sua vicinanza, il suo corpo mi eccitano immediatamente e lei se ne accorge. "Ti voglio, Aiden" sussurra nel mio orecchio per poi mordermi il lobo. "Adesso?" "Sì, in acqua." E io che non potrei negarle assolutamente nulla inizio a penetrarla più e più volte finchè non raggiungiamo l'orgasmo. Un'ora più tardi, mano nella mano, ci incamminiamo verso casa Rossi. "Oggi non vado a lavoro. Lascerò l'azienda nelle mani di Alex. Perché non facciamo qualcosa di bello insieme io e te?" propone lei sorprendendomi. "Ma certo! Che cosa vuoi fare?" "Magari possiamo andare a Canberra. Lì c'è sempre tanta gente e tanti negozi. Potremmo dormire lì stanotte e tornare domani. Andrò a lavoro solo venerdì questa settimana. Credo che non morirà nessuno se manco qualche giorno. Tu che dici?" "Mi sembra un'idea perfetta. Che cosa intendi dire di noi a Kris e Gab?" "Magari per oggi nulla. Tanto sono più delle nove e saranno già andati a lavoro. Chiameremo per dirgli che non torneremo a casa per un paio di giorni e basta. Questo fine settimana gli spiegheremo tutto con calma. Sono sicura che saranno felicissimi per noi!" "Ne sono sicuro anche io, scricciolo."

FUOCO&BENZINAWhere stories live. Discover now