Hit the gas- George x F!Reader

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●•●• ACCELERATE!AU•●•●
"Pensi di riuscire a concludere qualcosa per stasera, Gogs?"
Clay dondola sulla sedia mentre chiacchera con lui, ignorando con accurato sdegno la lezione di fisica quantistica che il professor Jamaru raccontava con acuti striduli.
" Se riesco ad evitare la Holbert fino alla fine della giornata non potrà rinchiudermi per parlare di accoglienza o roba del genere "
A George la fisica piaceva, ma quel professore ripeteva lo stesso concetto fino alla nausea. Seriamente, sembrava essere un 36 giri rotto su un giradischi. Quella sera si sarebbe tenuta la solita gara di corsa sulla Washington Avenue, alla quale George doveva partecipare: la "squadra" avversaria sarebbe stata in trasferta dal Nevada, piuttosto lontano da dove si trovavano loro. A quanto pare, c'era una bella somma in palio, e a George i soldi servivano. Per quello Clay e Sapnap non avrebbero partecipato, ma solo sostenuto. Clay, inoltre, era il caposquadra, e in quanto tale poteva battersi solo con il capo avversario.
I capelli biondo sporco dell'amico ciondolavano negli astucci del castano, mentre i vispi occhi verdi brillavano come gemme primaverili.
" A quello ci penserà Tommy, sai che mi deve un favore" disse gonfio di orgoglio Clay; aveva stuzzicato il fratello minore del vecchio amico Techno sin da quando aveva iniziato la prima. Ma nessuno poteva farlo oltre a lui, tutti lo sapevano. Il debito era causato nella copertura per la sua uscita fuori ora con Ranboo e Tubbo, della quale il padre non sapeva nulla, ovviamente.
Tommy diceva di voler gareggiare non appena avrebbe avuto l'età giusta come i fratelli maggiori, ma Techno preferiva tenerlo fuori dal mondo che li riguardava: guidava con forza ed estremo pericolo, poteva finire in guai seri in poco tempo.
"Sei sempre il solito, Clay"
|dopo le lezioni|
"Scusi professoressa, non avrei bene capito l'ultimo passo della traduzione latina della sua lezione. Potrebbe rispiegarmela?" La voce di Tommy eccheggiava nei corridoi vuoti, mentre l'insegnante lo accompagnava in aula. Clay gli fece cenno, ringraziandolo, e lui rispose con un cordiale dito medio.
Uscendo, Clay scompigliò la massa informe dei capelli di George, accompagnandolo a casa.
" Il match è alle 23.40, non tardare più delle 23.30, o rischi di superare il tempo limite. Anche Karl e Puffy ci saranno, Nick ed io staremo in parte a te. Occhio a non farti venire un infarto, NotFound"
Solite idiote raccomandazioni. A volte George si chiedeva come faceva ancora a sopportarlo, tronfio e ripetitivo com'era. In fondo, era Dream.
Non era concesso, ovviamente, usare i propri nomi, quindi ognuno aveva un "codice di battaglia": Clay era per l'appunto Dream, incubo di tutti i suoi sfidanti. Nick, amico d'infanzia dei due, era Sapnap, fiammeggiante spericolato che adorava le sfide al limite del possibile. Lui era NotFound, con la sua 404 blu, silenzioso e letale calcolatore. Difficile distrarlo, ancor più difficile superarlo. Era sempre divertente vedere gli sguardi meravigliati dei concorrenti quando il bolide blu elettrico sfrecciava davanti a loro, conquistando con facilità la vittoria.
George lanciò lo zaino sformato dalla numerosa quantità di libri contenuti per terra, si tolse le vecchie scarpe da ginnastica che, una volta, dovevano essere bianche, sostituendole con un paio di ciabatte. Si diresse in cucina, alla ricerca di qualcosa di commestibile da mangiare; sul frigo c'era un post-it rosa con la calligrafia di sua madre, che gli ricordava del suo viaggio per lavoro, dal quale sarebbe rientrata dopo un paio di giorni.
Aprì il frigorifero, prendendo una lattina di Coca Cola e prese dalla mensola sopra i fornelli una porzione di Ramen istantaneo. Mise a bollire l'acqua, e mentre aspettava pensò allo sfidante che avrebbe potuto trovarsi di fronte. Nick aveva svolto qualche ricerca sul gruppo, ma il nome in codice del partecipante rimaneva ignoto fino all'annuncio in gara. Il capo si faceva chiamare Quackity, nota la sua ferocia e capacità di illudere. Era il proprietario di un Casinò e club notturno, il Las Nevadas. A suo seguito c'erano solo poche fidate persone: un informatore e suo braccio destro Slimecicle, guardia del corpo principale Sam, il tecnico informatico che si faceva chiamare Purpled e un regolatore di conti, Fundy. Risultava un altro membro, indicato con il nome di Mamba, ma non si avevano altre informazioni. George sperava di schiacciare Sam, dopo che aveva ridotto Clay allo stato quasi vegetativo per aver perso.
Riempì il contenitore con l'acqua bollente, sorridendo al fischio del bollitore che tanto ricordava la risata di Dream.
Mangiò con calma, scorrendo sul telefono tra applicazioni e messaggi. Passò il pomeriggio ripassando vecchie strade in disuso nelle vicinanze per sfruttarle a suo favore e, ovviamente, dormendo.
Suonarono più volte al campanello della casa mentre lui prendeva gli occhiali dalle lenti nere dall'ingresso
"DREAM CON CALMA SE NON VUOI PRENDERTI UN OMBRELLO IN TESTA"
"VUOI VERAMENTE ARRIVARE IN RITARDO? SEI UN IDIOTA!"
Mancavano solo 10 minuti all'inizio della gara, forse aveva dimenticato di impostare la sveglia. Oppure lo aveva fatto di proposito....
Arrivarono dopo pochissimo tempo, grazie alla capacità di Clay di infrangere ogni regola possibile. Nick, quando li vide, tirò al castano uno schiaffo sulla schiena, proprio sulle lettere "NF".
" Dormi troppo "
" Tu invece parli troppo, cretino"
Indossava la divisa del suo personaggio: giacca elegante blu elettrico, maglia nera e jeans strappati troppo grandi. Gli occhiali dalla montatura bianca erano il suo simbolo, abbassati sugli occhi solo al momento dell'inizio della gara.
Dell'avversario c'era solo l'auto, coperta da un telo all'inizio del percorso.
{se nemmeno si presenta, la vittoria mi è servita su un piatto d'argento... che coniglio}
Puffy si fece strada tra la folla che si era formata attorno ai due veicoli pronti a sfrecciare, giocando con il bastone della bandiera a scacchi bianchi e neri. I capelli ricci, tinti del più candido bianco, erano sciolti e accompagnavano la figura di Puffy, dondolando al ritmo dei suoi passi. Il suo look semi-piratesco, come di suo gradimento, provocava alcuni apprezzamenti da parte dei più nuovi tra il pubblico, che sarebbero stati messi al loro posto dopo la gara.
"Se l'avversario non si presenta, Quackity, siete fuori. " Lo sguardo di sfida da parte della donna si scontro con quello di ghiaccio di un giovane dai capelli corvini, che costituivano una massa informe lunga fino alle spalle. L'occhio destro era nero come la pece, il sinistro vitreo, forse a causa dell'enorme cicatrice che falciava quella parte del viso. Sorrise, per poi indicare una figura con il viso coperto da un mantello che arrivava verso la linea di partenza
"MAI sospettare dei miei piloti, Puffy~"
Lo sguardo di goduria per aver potuto canzonare la ragazza era indefinibile. Puffy si morse la lingua, per poi mettersi in posizione
"3" la figura appena arrivata tolse il velo bianco, rivelando un gioiellino all'apparenza nero, ma dai riflessi violacei alimentati dalle strisce che contornavano il veicolo dello stesso colore.
"2" Accesero i motori. George era sicuro di sé, insomma un pilota non arriva mai in ritardo se non per paura.
"1!" Puffy fece cadere la bandiera, segnando l'inizio della gara.

To be continued
foto presa  da pinterest, dal profilo di Twitter.

Dream SMP Oneshots!Where stories live. Discover now