Hobgoblin's Hideout (5)

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Noah strinse la mano lungo il manico della falce, pronto a mietere un'altra anima.
L'odore di carne bruciata riempiva l'aria, rendendola quasi irrespirable e i detriti del villaggio facevano da tombe ai cadaveri sparsi.

"Ascenme Turgus!"

Strillò l'Hobgoblin.

Attorno al mostro, una serie di palle infuocate presero forma e iniziarono a roteare sospese a mezz'aria. Con un colpo di polso, queste iniziarono a muoversi in ogni direzione ad una velocità difficile da seguire con gli occhi.
Non appena il dito nodoso della creatura si fermò sul ragazzo, le sfere di fuoco si mossero verso di lui come proiettili.

Noah saltò all'indietro, torcendo il proprio corpo e passando tra due dei colpi. Non appena i piedi del ragazzo toccarono terra, un'altra sfera gli si parò davanti.

"Death Flame"

Noah concentrò il proprio mana, creando a sua volta una fiamma e scagliandola contro quella del nemico.

*Boom!*

I due globi si scontrarono, esplodendo entrambe all'impatto e creando una densa nube di fumo. Il ragazzo vi si gettò all'interno, scomparendo dalla visuale dell'Hobgoblin, per poi riapparire a pochi passi dal mostro.
I muscoli della schiena di Noah si contrassero, le braccia tese lasciavano intravede le vene sotto la pelle e le mani stringevano con forza il manico. Con un colpo di reni, il ragazzo sollevò la falce, per poi farla ricadere sulla testa dell'Hobgoblin.

*Splat*

Schizzi di sangue ricoprirono la vista di Noah. Una fitta di dolore lo colpì al fianco destro.

Il ragazzo abbassò lo sguardo. La camicia strappata lasciava intravedere una profonda ferita sul lato dell' addome.

Merda.

Noah balzò all'indietro cercando di creare distanza tra lui e il suo avversario.
L'Hobgoblin che fino a poco prima era rimasto immobile non si lasciò sfuggire l'occasione.
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*Hobgoblin POV*

L'umano scomparve dietro la nube generata dall'esplosione. Preparandosi al successivo attacco a sorpresa che il giovane avrebbe sferrato,  Krigdok riorganizzò le proprie idee.

Werelo Beneedio

Il circuito magico dell'essere spinse a tutta potenza il mana all'interno delle varie diramazioni.

Improvvisamente la nube si diradò e il ragazzo riapparve.
Tuttavia, Krigdok non si fece trovare impreparato. La mano dell'Hobgoblin si mosse, rilasciando il mana contenuto al suo interno verso il terreno, per poi levarsi al cielo. Il terrà sottostante tremò, per poi cambiare forma: un grosso aculeo di roccia puntato verso l'umano apparve dalla sabbia, per poi andare a conficcarsi nel suo fianco.

Il ragazzo barcollò indietro, sconcertato da quanto fosse appena accaduto e Krigdok approfittò della situazione per porre fine allo scontro.
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Il mostro invocò un altro incantesimo, creando quello che sembrava essere un fulmine nella sua mano. Con una forma degna dei migliori giavellottisti, l'Hobgoblin puntò un piede nel terreno, torse il busto caricando contemporaneamente il braccio, per poi lanciare con tutta la sua forza l'ammasso d'energia.
Come una freccia scoccata da un arco, la lancia di fulmine sibilò tagliando l'aria avvicinandosi sempre di più al viso del ragazzo.

Con un tempo di reazione troppo breve per essere definito umano, Noah spostò il proprio busto all'indietro, schivando il fulmine per una questione di millimetri. 

Devo avvicinarmi in qualche modo... Così ha lui il vantaggio.

Noah scattò improvvisamente di lato, ignorando il nemico.

"Death Flame!"

Nuovamente una sfera infuocata apparve nella mano del ragazzo. Come un bossolo nel tamburo, la fiamma lasciò il palmo di Noah in direzione dell'abitazione.

"Bastardo!"

Urlò l'Hobgoblin.

I muscoli del mostro si contrassero come quelli di un velocista. Sfruttando le lunghe gambe, Krigdok coprì la distanza tra lui e la fiamma in una frazione di secondo, tanto quanto sarebbe bastato a Noah per fare la sua mossa.

Ora Gozen!

Lo scheletro, che fino ad allora era rimasto immobile, si mosse per la prima volta, portandosi alle spalle del Hobgoblin. I resti del samurai estrassero la katana dal fodero, la impugnarono con entrambe le mani e colpì.
Con precisione la lama trapasso l'essere da parte a parte.

"Codardo..."

Disse L'Hobgoblin con le ultime forze che gli rimanevano in corpo.

"Ho solo usato le mie carte e guarda: io sono ancora vivo, tu... beh, ancora per poco."

I am the OverlordWhere stories live. Discover now