Capitolo 25

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Daniel non c'è , è partito per Spa e io sto passando dei giorni stupendi con mia sorella.
Quando è arrivata ci siamo date un abbraccio lunghissimo.
Lei si è scusata tanto per non essermi stata vicina, e io per non aver ascoltato i suoi consigli.
Odio vedere quello sguardo come se fosse tutta colpa sua, è vero che se ci fosse stata forse l'avrei affrontato meglio, però non è mica colpa sua se Stefan è un mostro.
Solo a pensare al suo nome mi vengono i brividi.

Abbiamo mangiato tante caramelle, ascoltato le canzoni che ci piacciono, fatto shopping, tutte cose che ci piaceva fare quando passavamo tempo insieme.
Ora abbiamo appena finito di fumarci una canna, era molto pesante l'erba che è riuscita a portare mia sorella.
Siamo stese sul letto, la stanza gira un po', ho una birra tra le mani e sto cantando una canzone di Ne-yo mentre mi muovo un po'.
Io e Charles non ci sentiamo dal giorno in cui è partito, io non voglio disturbarlo e lui semplicemente non mi chiama ne mi manda un messaggio.
Sono abbastanza triste per questo.
Ho raccontato tutto a mia sorella, e non vede l'ore di conoscerlo.

"Sai che faccio?"
Mi sorella scuote la testa e ride.
"Adesso chiamo Charles" dico, mi alzo di scatto -non l'avessi mai fatto- sbando un pochino e cerco di abbassare il volume della cassa, ma invece lo alzo, cavolo sto messa male.
Finalmente riesco ad abbassarlo e chiamo Charles.
"Dai se è occupato?" Fa Ginevra.
"Fa nulla voglio sentirlo" metto il broncio.

Il cuore prende a battermi più velocemente mentre aspetto che risponda.
"Pronto?"
"Charles!"
"Hey Grace"
Sento un gran baccano dall'altro capo del telefono.
"Dove sei Carletto?" Gli chiedo.
"Sono.. sono ad una festa organizzata da Lando , una sorta di addio a questa estate"
"Oh! E non mi avete invitata?" Metto il broncio anche se Charles non può vedermi.
Mia sorella continua a ridere.
"Grace ma tu sei a Beverly Hills, se fossi venuta prima adesso saresti qui con noi a festeggiare"
"Dovevo stare con mia sorella ah!" Sbatto un piede a terra come una bambina.
Charles dall'altro capo del telefono ride.
"Non ridere principino! Non ridere perché se immagino quelle fossette che ti si formano io...ah io penso che le mie parti intime potrebbero andare a fuoco" non credo alle mie parole.
Mia sorella non ride più.
"Grace stai bene?"
"Si Carletto, sto una meraviglia! E ti sto dicendo che mi ecciti." Okay okay, forse non avrei dovuto chiamarlo, me ne pentirò sicuramente.
"Okay cos'hai fumato? Bevuto?" Chiede.

"Ho fumato una cannetta e adesso sto bevendo una birra, perché?" Faccio io tranquilla.
"Si nota, okay, queste cose le stai dicendo solo perché non sei lucida Grace, ti prenderò in giro per il resto della vita"
Sento una voce femminile chiamare Charles.
"Arrivo arrivo" fa lui.
"Chi è?" Domando.
"Oh , ci sono delle amiche di Lewis e Carlos, spagnole, molto carine"
Penso che potrebbe andarmi a fuoco il petto per la rabbia che sta crescendo.
"Charles non scopare con nessuna"
"Grace ma smettila, con chi dovrei scopare? Sono solo delle conoscenti" ride.
"No sul serio, non puoi farlo, non puoi fare questo perché dovresti scopare solo me"
"Oh mio dio Grace ti prego me riparleremo ma adesso lascia state che stai messa male, dai che domani devi partire." ride ancora.
"Perché ridi io dico sul serio!"
"Buonanotte Grace"
"Ahh fottiti"
Attacco.

"Ti rendi conto di tutto quello che gli hai appena detto!?" Si alza di scatto mia sorella.
"Cavolo Gi, io credo che mi piaccia davvero, voglio..voglio stare con lui cazzo. Non ho mai desiderato tanto qualcosa o qualcuno come desidero lui"
"Ma lui crede che non sia così visto che hai rifiutato il suo bacio a Montecarlo"
Sbuffo e mi butto sul letto.
"Già"
"Dai, sono sicura che puoi farcela a farti avanti sorellina"
Lo spero tanto.
Coraggio Grace.

Butto giù l'ultimo sorso di birra.

"Ti voglio bene G"
"Anch'io"
E ci addormentiamo.

Sotto la stessa luna ~Charles Leclerc~Where stories live. Discover now