5.

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<<sul serio?! AMO MIKE WHEELER>>
Mike non si era mosso di mezzo millimetro da quando Will aveva iniziato a parlare raccontando davanti a tutti quanto lui l'avesse fatto soffrire.

Aveva passato tutti gli ultimi mesi convincendosi di non provare nulla per il ragazzo, convincendosi che Will lo vedesse solo come un buon amico.
Era stato imbarazzante, profondamente imbarazzante ignorarlo; a quanto pare Will lo amava da sempre eppure, Mike, se n'era reso conto solo da poco.
Sapeva eppure sentirselo dire davanti era tutt'altra cosa. Aveva cominciato a piangere, le lacrime gli scendevano lungo il viso Steve lo guardava preoccupato ma non c'era tempo per quello, per pensare ai suoi problemi, dovevano salvare il mondo. Quindi fece quello che faceva sempre, si asciugò le lacrime e ricacciò tutto dentro. Fece finta che non fosse sucesso niente, fece finta di non notare le lacrime dei suoi amici mentre li superava per attraversare il ponte.

Era strano, sembrava stabile ma non si fidava per nulla di quei rampicanti. Passo dopo passo andò avanti cercando di non guardare sotto.

Intanto Will aveva seguito l'esempio del riccio, si era asciugato le lacrime e aveva messo da parte i suoi problemi, non l'avrebbe mai lasciato solo su un ponte in mezzo al nulla.

Appena appoggiò entrambi i piedi sulle piante, Mike si voltò a guardarlo.

<<che fai?!>>
<<Vengo con te>> disse, cercando di sembrare serio, ma risultò patetico.

<<veniamo tutti!>> annunciò Robin.

Attraversarono tutti il ponte è arrivati dall'alta parte, trovarono un'altare e sull'altare vi era un libro. Il libro.

<<nessuno tocchi niente!>> disse Dustin
<<come? è quello libro! prendiamolo e andiamo>> furono tutti d'accordo con Steve erano esausti, distrutti dai loro stessi segreti.
<<e se si attivassero delle trappole?!>>
<<non siamo in un maledetto film d'azione>>

Fanculo alla prudenza; afferrarono il libro e corsero fuori. O almeno quello era l'intenzione. Quando erano a metà ponte, lo sentirono ondeggiare, si girarono e videro che i rampicanti si ritiravano, si strappavano e da sotto risalivano mostri di ogni genere. Avevano ragione, quel posto non era sulla terra ma non era nemmeno nel sottosopra, era la tana, la tana di tutti i mostri.
<<correteeeeee!>>

Mike era in testa al gruppo, correva come non aveva mai corso prima e si girava in continuazione per accertarsi che nessuno fosse stato azzanato da un demogorgone.

Will invece era l'ultimo, chiudeva la fila, anche lui correva, non era mai stato un tipo atletico ma essere rincorso da decine di mostri era un ottimo incentivo.

Il movimento dei mostri faceva tremare la grotta, il pavimento sotto i loro piedi, le pareti ai loro lati e il soffitto, ogni tanto cadeva qualche macigno e ragazzi gridavano. Ogni frana azionava una reazione a catena, la grotta sarebbe crollata di lì a poco.

Mike fu il primo ad uscire seguito da tutti gli altri, quelli più indietro erano Erica e Will, dietro di loro un demogorgone. La grotta tremava sempre di più e cadevano dal soffitto sempre più pietre, Erica afferrò la mano di Will e insieme si fiondarono fuori dalla grotta un secondo prima che un macigno ne bloccasse l'entrata.

Corsero verso la macchina e misero in moto.

<<tutto apposto?!>> annuirono tutti quanti. Qualche storta, qualche graffio e soprattutto molto spavento.

Erano tutti talmente felici di essere vivi che si abbracciarono. Piansero tutte le lacrime che avevano e infine stettero in silenzio.

Quando poi si fermarono per la notte, la prima a farsi avanti fu Robin che in quanto unica donna andò a parlare a Erica.

Ci Sei Sempre Stato Solo Tu ~ BylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora