Il suo territorio di caccia 3 [COMPLETA]

Indagini

Per "collaborare" al meglio, Malefor spostò una stazione di ricerca nella città controllata dalle Fenici. La presenza di quei militari preoccupò la gente che fuggiva da loro, iniziò a temere che le Fenici si fossero arrese agli oppressori. Taylor cercava di rassicurare tutti dicendo che era tutto sotto controllo, Lesinger se ne stava già occupando. Intanto, Syro e Slate erano proprio al CRA, Centro Ricerca Avsky, invitati proprio da Malefor stesso. Se dovevano collaborare allora dovevano anche stare a stretto contatto, sebbene la cosa non andasse a genio a nessuno di loro. Gli scienziati di Malefor avevano trasferito già tutte le loro ricerche ed esemplari catturati per le varie sperimentazioni. Oltre al lavorare insieme, Malefor voleva vantarsi dei progressi tecnologici a cui le Fenici non potevano avere accesso, era una sorta di intimidazione.

'È incredibile... abbiamo passato anni nella povertà e nei bassifondi, usciamo la testa dal buco e troviamo un mondo del tutto diverso da quel che ricordavamo. Malefor ha moltissime risorse che neanche pensavo potessero esistere.' confessò Syro a Slate a bassa voce.

'Benvenuta nel mio mondo.' disse il licantropo 'Io ero rimasto alle carrozze e mi ritrovo veicoli volanti ed armi che sparano.'

Malefor li raggiunse, impose la sua autorità e la sua forza intromettendosi in mezzo a loro 'Ha stravolto la nostra vita, amico mio. Mentre ci facevamo la guerra con i vampiri, gli umani avanzavano e crescevano altrove.'. Lesinger andò subito via, voleva stargli il più lontano possibile. Malefor si mise a ridere 'Non la biasimo.'

Slate incrociò le braccia al petto 'Come mai sei così eloquente?'

'Il nemico del mio nemico é mio amico. E dato che con gli Avsky non si può ragionare...' allargò le braccia 'Eccomi qua.' si appoggiò con la schiena al muro 'Non farti strane idee, io non vi odio. Te lo ripeto, siete il male necessario perché gli umani si fidino di me.'

'Eppure hai cercato di uccidere Taylor.'

'Ho cercato di uccidere tutti voi.' ribatté il clone 'Devo pur dimostrare al mondo che sono in grado di proteggerlo da voi. Qualche volta ci sono andato vicino, altre volte neanche lontanamente. Dipende da quanto bravi sono i miei soldati rispetto ai vostri. Raramente sono sceso io personalmente.'

'So però che sei venuto a darmi la caccia mentre dormivo.' disse Slate con aggressività 'Paura?'

'Ti piacerebbe. Credevo che il tuo risveglio avrebbe causato molti più danni.' rispose Malefor 'Ho fatto tanto per creare un mondo in cui non esistono guerre. Ho eliminato la tecnologia dal mondo, la tengo tutta per me, ho azzerato le probabilità che scoppi una rivolta. Tutto il mondo é tornato ad essere come lo conoscevamo. Certo, qualche mela marcia come Bloodhound crea diversi problemi, e ci tengo molto a questi umani. Intervengo subito quando so che i miei licantropi creano dei problemi, ma voi eravate lì per risolvere tutto. Aspettavo che foste voi a risolvere il problema per me.'

Slate accennò una risata amara 'E con Bloodhound morto a causa delle Fenici hai potuto incolparli ed accrescere la fiducia nei tuoi confronti. Sei stato furbo.'

'Lo siamo.' disse Malefor 'Io sono te.'

'Io e te siamo molto diversi.'

'Siamo perfettamente uguali.' ripeté 'Beh... non del tutto. Tu possiedi una cosa che abbiamo sempre desiderato di non avere: l'eterna giovinezza che Celendine ti ha donato. Ti voleva al suo fianco per il resto dell'eternità. Io sono libero da tale maledizione, tuttavia... ora come ora mi servirebbe.'

Quelle parole insospettirono Slate 'Che vuoi dire? Vorresti di nuovo questa condanna?'

'Parliamoci chiaramente, anche perché lo avrai capito anche tu.' rispose il clone 'Un giorno morirò di vecchiaia. Ci vorrà ancora moltissimo tempo, prevedo una vita lunga ed impegnata, ma non é eterna. Le Fenici hanno già vinto, a loro basta solo aspettare e sopravvivere. Quando morirò, tutto ciò che ho creato morirà con me. Non esiste nessuno che può continuare la mia opera. O meglio... non esisteva nessuno come me fino a qualche tempo fa.'