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Jimin non tornò il giorno dopo, ne quello successivo.
Yoongi aveva più volte chiamato il biondo ma ogni volta rispondeva il suo "amorevole" fidanzato.
Quel giorno erano riuniti a casa di Jin, gli aveva gentilmente ospitati per trovare un modo di avere una comunicazione con Jimin.
Si erano uniti anche Namjoon, e Hobi amici dei due fratelli da quando lavorano dal padrone di casa.

«Allora, ricapitolando, Jimin è fidanzato con Taemin, l'altra volta Jimin è scappato da casa ed è andato da Jungkook, il giorno dopo lo stronzo gli ha urlato contro e jimin lo ha portato a casa sua»
«si esatto»
«e se gli stesse facendo del male?»
«non lo sappiamo Jin, Jimin non mi ha mai parlato di violenza o urli, lo avevo beccato spesso con dei lividi ma continuava a dire che se gli era procurati cadendo. Ammetto che Taemin non ci ė mai stato simpatico ma non ha mai avuto comportamenti così davanti a noi»
«da quanto stanno insieme?»
«dal quarto anno di università di Jimin, quindi un anno fa»
«e come si comportava?»
«bhe la prima volta che lo vidi fu di sfuggita, lui e jimin avevano un appuntamento e andavano di fretta, successivamente ha smesso di passare del tempo con me, poi ha iniziato a lavorare al ristorante , le cose andavano meglio ma diceva di voler rimanere sempre in casa» 
«credi che...insomma che Taemin abusi di lui..e..»
«NO»

Jungkook  era stato in silenzio dall'inizio della conversazione, ma appena sentì quella frase pronunciata da Jin urlò a pieni polmoni, teneva a jimin più di se stesso e non sarebbe rimasto li a parlare mentre poteva agire

«voglio sapere dove abita Jimin»
«jungkook togliti qualsiasi idea ti sia saltata in testa»
«no no e no, io non starò qui a parlare quando quel bastardo sta facendo del male a Jimin, Yoongi dimmi dove abita Jimin»
«jungkook»
«santo dio Hyung, sei suo fratello o no?! ci tieni a lui o no?! dammi sto cazzo di indirizzo»

                          ~Jikook~

jungkook era davanti la porta della casa di Jimin, le finestre erano tutte abbassate, ma poteva dedurre che dentro fosse tutto buio.
Suonò varie volte ma nessuno venne ad aprire, in casa giaceva il silenzio.
Mentre stava per tornarsene nella sua macchina un gatto attirò la sue attenzione, era posto in un vicolo tra la casa del biondo e quella del vicino, una volta che Jungkook fu vicino al gatto, esso si spinse verso un cassonetto della spazzatura graffiando al  di sopra del metallo come per invitare Jungkook a guardare.
E così fece, ciò che vide li fece gelare il sangue, jimin era buttato su dei sacchi della spazzatura, sporco e senza vestiti.
Il maggiore cercò di recuperare il biondo, e una volta fatto si sfilò la giacca che portava e la adagiò sul corpo del biondo.
Lo esaminò e capì che fosse sveglio, gli occhi erano dilatati e vuoti, lo sguardo era perso ed era come se jimin non capisse dove fosse.

Una volta arrivati  a casa, jungkook adagiò jimin sul letto, fregandosene di quanto fosse sporco.
Prese il telefono e chiamò Yoongi

«Jungkook l'hai trovato?»
«si hyung l'ho trovato, sono a casa mia, venite»

tornò dal biondo e lo trovò nella stessa posizione di prima, lo prese in braccio e lo portò in bagno, lo fece sedere sul Water e preparò l'occorrente per lavarlo.
Il bagno non fu per nulla impegnativo, jimin non si muoveva e di conseguenza non dava problemi al corvino, una volta che Jungkook lo ebbe lavato e vestito lo rimise nel letto, si stese accanto a lui e provò ad avvicinarsi.
Non si muoveva, non parlava e non si lamentava di nulla, era come assente.
Jungkook aveva notato i lividi che aveva su tutto il corpo, ma aveva preferito aspettare gli altri per controllare jimin.

                        ~Jikook~

«dov'è?»
«Yoongi ti prego calmati, è in camera mia, l'ho lavato e gli ho messo degli abiti caldi»
«grazie a dio, dove l'hai trovato»
«e stato un gatto a dirmi dove era, in pratica ero davanti alla casa, non mi apriva nessuno, stavo per tornare in macchina quando un gatto mi ha portato davanti a un cassonetto, ho guardato dentro e ho trovato Jimin la dentro, nudo e in stato di trans»
«io gli spacco la faccia»

Un urlo, Jimin aveva urlato così forte che fece gelare il sangue a tutti, jungkook corse di sopra, aprì la porta e vide Jimin  che piangeva chiedendo aiuto.
Si avvicinò con cautela e si stesse accanto a lui

«voglio andare via!»
«piccolo..ei sono io, Kookie»
«k-kookie?»

jimin lo guardò per qualche secondo cercando di capire se fosse davvero lui, appena si fiondò nelle sue braccia entrarono anche gli altri, che rimasero in silenzio a guardare

«f-fallo s-smette t-ti p-prego»
«shh ci sono io»
«f-fa male»

jungkook fece immediatamente due più due, fece stendere il biondo e tolse le coperte

«Posso vedere che hai Jimin?»
«s-si»

jimin non si oppose, e questo fu positivo per Jungkook, si fidava di lui.
Gli tolse la maglia e vide degli ematomi lungo tutte le braccia, tagli e graffi, gli tolse i pantaloni e vide segni di calci sulle gambe, sulla schiena c'erano i segni delle probabili cinghiate che aveva ricevuto, gli abbassò i boxer e guardò come era stato ridotto li jimin, era pieno di lividi e si capiva lontano un miglio cosa gli avesse fatto.
Rivestì Jimin e lo mise sotto le coperte, si girò verso i suoi amici, Tae era stretto da Hobi e teneva la mano di Yoongi, namjoon cercava di calmare Jin che stava piangendo, Yoongi invece fissava il vuoto, stava metabolizzando quello che aveva visto.
Jungkook si mise accanto a Jimin, lo portò accanto a lui e li lasciò delle carezze provando a farlo addormentare.

«io l'ho uccido»

𝐅𝐈𝐎𝐑𝐄 𝐃𝐈 𝐂𝐀𝐑𝐓𝐀 Donde viven las historias. Descúbrelo ahora