«Perchè siamo usciti? Sto congelando!»
«Zitta!» non volevo sentire Taylor dire una sola parola di più.Stavo ancora ripensando a quello che avevo detto a quella ragazzina.
La mia intenzione era quella di non rivolgergli proprio la parola, ma quel visino me le aveva strappate tutte di bocca.
Si, ad essere bella era bella ma non era il mio tipo, era mia nemica.
«Ethan, possiamo entrare?» fra un po' avrei cacciato Taylor a calci in culo.
Adesso gli avrei fatto vedere io.
«Vuoi entrare? Prego entra» mi spostai di lato per farla entrare e lei ghignò.
Mi passò davanti ed io la sculacciai.
«E questo è solo l'inizio, ora fila dentro» gli sussurrai all'orecchio.
«Subito mio signore» entrò dentro aprendo la porta ed io sospirai.
Feci salire Taylor di sopra e mi fermai dietro al muro per vedere cosa stavano facendo mia sorella e la piccoletta.
«Questo tra poco sarà squisito» disse Penny guardando dentro al forno.
«Non l'ho mai assaggiato in realtà, però se lo dici tu» disse Chloe sorridendo.
Ed eccoli lì di nuovo, quegli occhi sognanti.
Li odiavo.
«Vado a prendere i biscotti che stanno nel magazzino, aspettami qui e vedi se il dolce è pronto ok?» Chloe annuì e Penny la lasciò sola.
Pessima mossa.
Chloe annusò il profumo della cioccolata nell'aria e si appoggiò con il fondoschiena al tavolo.
«Esistono le sedie» dissi appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate.
Lei sobbalzò, sobbalzava ogni volta che parlavo.
Tornò composta.
«S-si ecco io...» la guardai serio per metterla in soggezione.
Almeno non sarebbe più venuta a casa mia.
Ero contraddittorio, questo lo avevo capito, mezz'ora fa gli dissi di non avvicinarsi a me e dopo averlo preteso, mi ero avvicinato io.
Adesso? Cosa stavo facendo, potevo comodamente andare sopra e farmi Taylor, ma qualcosa m'induceva a restare lì.
Magari avrei potuto scoprire qualcosa di più su di lei, chissà...
«Hai paura di me?» chiesi anche se la risposta era abbastanza ovvia.
«S- cioè ecco, no ehm...» non sapeva che dire ma stava indietreggiando.
Quella scena mi fece ridere.
Inclinai il capo.
«Spiegami un po'... Perché tutta questa ammirazione per il pattinaggio eh?» chiesi e lei dopo aver deglutito mi rispose.
«Quando ehm...ero piccola avevo visto un bambino pattinare... Mi-mi era piaciuto molto però poi è caduto e-» mi avvicinai a passo svelto verso di lei e gli afferrai il viso.
La feci indietreggiare fino a farla sbattere contro i fornelli.
«Continua, cosa hai provato nel vederlo, divertimento?» sibilai.
Riuscivo a vedere la paura nei suoi occhi in quel momento.
Non mi rispondeva.
«Ho detto che devi continuare» ancora nessuna risposta, chiuse le palpebre.
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Nothing is impossible
Random«Se fai finta di essere buono, il mondo ti prende molto seriamente. Se fai finta di essere malvagio, il mondo non ci crede. È sbalorditiva la stupidità dell'ottimismo» [Oscar Wilde] • • • • La storia è consigliata ad un pubblico +18⚠️ Non sono scen...