Mi svegliai di soprassalto, stavo piangendo e tastai subito il tessuto sotto di me.
«Ehi, ehi va tutto bene mocciosetta. È stato un incubo» Taylor, era viva?
Mi guardai in torno, eravamo ancora sul divano, proprio dove ci eravamo addormentate.
«Taylor» la chiamai e lei mi abbracciò accarezzandomi i capelli.
«Dimmi»
«Taylor...» dissi piangendo e strinsi la sua maglia.«Sono qui Chloe, va tutto bene, era solo un incubo» disse e fece scendere la sua mano dai miei capelli alla mia schiena.
Feci un respiro profondo.
In questi giorni ne avevo fatti parecchi di incubi riguardanti la gara.
«Taylor, io non voglio partecipare alla gara, cancellerò l'iscrizione» dissi poggiando la testa sulla sua spalla.
Lei si staccò da me e prese le mie mani.
«Ma cosa stai dicendo» mi chiese incredula.
Abbassai il capo.
«Ho... Fatto un incubo orribile» mi asciugai un'altra lacrima.
«Cosa hai sognato?» mi chiese lei e addolcì lo sguardo.
«Che tu... Che tu venivi sparata poi, poi morivi tra... Tra le mie braccia e-» mi accarezzò una guancia.
«Sono qui Chloe, non è successo nulla» mi strinse a sé ed io misi la testa nell'incavo del suo collo.
Avevo bisogno di sentire la sua voce, di toccare la sua pelle, il suo viso, i suoi capelli.
Quell'incubo era stato talmente vero che stentavo a credere che Taylor mi tenesse stretta a lei.
«Sono qui» continuava a ripetermi e finalmente quando mi guardò negli occhi così intensamente, mi resi conto che non era successo nulla.
Tirai un sospiro di sollievo.
Era ancora notte, dato che non filtrava la luce del sole dalle finestre.
«La vuoi una camomilla?» mi chiese ed io annuii.
Dopo averla preparata, venne verso di me con la tazza fumante e me la pose.
«Ci ho messo lo zucchero... O la volevi senza?» scossi il capo.
Mi andava benissimo così.
Soffiai sulla bevanda calda e poi bevvi a piccoli sorsi.
«Chloe» mi chiamò Taylor.
Stavo tremando e non seppi dire se era per il freddo o perché mi stava venendo un attacco di panico.
«Va tutto bene mocciosetta, sta tranquilla ok? Ci sono io qui, non avere paura» mi prese la tazza che avevo tra le mani e l'appoggiò sul tavolino di fronte a noi.
Mi fece mettere sulle sue gambe e appoggiai la testa sul suo petto.
Mi accarezzò i capelli e il tremore si attenuò.
Non mi sarei addormentata ora ma Taylor doveva riposare, ma per colpa mia non poteva farlo.
«Taylor, sto... Bene, devi dormire, è presto» dissi ma lei scosse la testa.
«E secondo te dovrei rimanerti qui così? Non devi ne fare e ne affrontare niente da sola. Su di me puoi contare sempre Chloe».
Non c'è la facevo a stare semisdraiata un solo secondo di più.
Mi misi a sedere.
«Taylor io non c'è la faccio... Io» mi strofinai le mani sulle gambe per il nervoso.
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Nothing is impossible
Random«Se fai finta di essere buono, il mondo ti prende molto seriamente. Se fai finta di essere malvagio, il mondo non ci crede. È sbalorditiva la stupidità dell'ottimismo» [Oscar Wilde] • • • • La storia è consigliata ad un pubblico +18⚠️ Non sono scen...