Capitolo 1

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....

Ormai l'oblio é inevitabile, sono rinchiusa in un tunnel infinito, vago nel buio assoluto.
Le pareti diventano sempre più strette, fino a schiacciare i miei polmoni, togliendomi il respiro.

Il corpo inizia a tremare e a sudare freddo.
La mente si blocca e le mie forze mi abbandonano.
É una brutta sensazione e io non so con chi parlare.

Non mi fido di nessuno, ho paura di lasciarmi andare, paura di entrare in contatto con altre persone.

Ecco, riesco a pronunciare semplicemente questa parola: paura.
Tutto mi spaventa, ho paura di me stessa.

...

Chiudo il mio diario segreto e mi alzo dal letto.
Mi stiracchio lentamente, stendendo bene le ossa delle braccia e delle gambe.

Afferro il mio elastico, sempre legato al polso, e faccio uno chignon disordinato.
Vado verso l'armadio e apro le ante, ma non noto nessun vestito.

"Dove sono finite tutte le mie cose?", sbatto velocemente gli occhi.

Magari non vedo bene, ho dormito troppo o magari sto sognando.
Mi pizzico le guance, ma il panorama rimane lo stesso.

"Ma che...?", mi giro e il mio sguardo viene catturato da due valigie posizionate accanto al mio letto.

"Ecco che fine hanno fatto i miei vestiti!", colpisco la mia fronte e vado verso di esse.

Apro la prima e afferro un paio di jeans neri e una maglietta di mio fratello bianca a maniche lunghe.
Adoro indossare i suoi vestiti, mi piacciono i capi extra larghi in generale.

Mi sento al sicuro quando li indosso, invisibile, protetta dal mondo.
Nessuno può capire come sono realmente, vedono la grandezza dei vestiti e rinunciano all'idea di osservarmi.

Apro la porta e svolto a sinistra, entrando in bagno.
Faccio una doccia veloce e dopo aver finito, mi pettino i capelli e inizio a lavarmi i denti.

"Thomas quante volte devo ripeterlo?", sento la voce di mio fratello Edward.
"Ragazzi non iniziate di prima mattina", li riprende Kyle.
"Io mi sono stancato! Deve mettere al proprio posto i suoi vestiti!", sbotta Edward.
"Calmati Ed, sono solo dei vestiti", la voce di Thomas si avvicina sempre di più.
"Io ora ti sistemo per bene!", Edward alza la voce.
"Non di nuovo!", Kyle interviene ancora.

Sento dei passi e poi una porta sbattere e una chiave girare.

"Apri la porta Thomas!", urla Edward.
"Non posso avere un po' di privacy nemmeno in bagno?", mi giro verso mio fratello.
"Scusa Arya, ma é questione di sopravvivenza", alza le spalle.
"Thommy é questione di privacy", indico il mio outfit.

Sto indossando solo la maglia di uno dei mie tre fratelli e loro essendo alti, questo indumento mi arriva poco sopra le ginocchia, ma non importa.
Voglio pur sempre rimanere tranquilla, almeno in bagno.

"É tutto coperto Arya! E poi non é mica una tragedia! Come se non ti avessi mai vista in mutande", sorride.
"Sei tremendo!", corro verso di lui.

Salto e mi aggrappo alla sua schiena e inizio a spettinare i suoi capelli.

"No, Arya! Lo sai che mi da fastidio!", cerca di togliere le mie gambe.

Ma io stringo di più la presa, non ho intenzione di lasciar perdere.
É proprio tremendo.

Thomas si innervosisce e apre la porta e non appena esegue questo movimento, Edward gli salta addosso.
Mio fratello perde l'equilibrio e cadiamo tutti e tre per terra, provocando un rumore assordante.

Scommet(tiamo)Where stories live. Discover now