dopo alcuni secondi mi decido finalmente a bussare alla porta. questa però si apre di scatto prima che io potessi poggiarne le nocche.
ritrovo lei di fronte a me, con vestiti diversi, credo il suo pigiama che in realtà non è altro che una felpa larga e un paio di pantaloni dello stesso tipo.
entrambi rimaniamo impassibili, uno di fronte all'altro senza parlare.
"ti serve qualcosa?" mi chiede gentilmente.
e io mi ricordo che non sono trasparente.
"ahh, dove-dove stavi andando?" chiedo stupidamente.
"non si dovrebbe rispondere ad una domanda con un'altra domanda, stavo andando in camera di Jenna, ho trovato il suo carica batterie e le volevo avvisare per farle smettere di cercare"
mi dice lei.
"oh ok..." mi metto le mani in tasca dopo essermene passata una tra i capelli cercando di portarmeli indietro.
"te?" chiede spaesandomi. "io?" le richiedo.
"te, che ci fai qui? fuori dalla mia stanza? è tutto apposto?" mi chiede ancora.
"no, si, cioè sì, perché? ti sembra che ci sia qualcosa che non va?" stupido.
"stai ancora rispondendo ad una domanda con una domanda" ridacchia giustamente di me.
"scusami, io in realtà volevo..parlarti, se non ti disturbo ovviamente" apre ancora di più la porta facendomi capire che posso entrare nella stanza e la chiude alle mie spalle una volta dentro.
"volevo un po' chiederti cosa ne pensi di oggi" le chiedo io.
"è passato tutto molto velocemente, mi sembrano solamente due minuti fa di aver preso l'aereo, però allo stesso tempo abbiamo già fatto tante cose e ne faremo altrettante, quindi sono molto contenta e non vedo l'ora che sia domani"
lei si mette a sedere su quello che credo sia il suo letto mentre io mi siedo in una sedia davanti alla scrivania.
"hai ragione, è stata strana la percezione del tempo, per questi giorni." la assecondo.
"e sono sicura che quando finiremo con le registrazioni e si tratterà solamente di lavorare alla produzione della serie, e quindi noi non serviremo più a molto, penseremo, o perlomeno..io penserò a quanto velocemente sia passato tutto questo tempo." dice guardando altrove.
"lo penso anche io...posso farti una domanda che non c'entra nulla?" le chiedo per poi ricevere un si come risposta.
"davvero Georgie non ti ha mai fatto vedere il suo coinquilino in due mesi che abbiamo abitato insieme?" chiedo.
"già, in quel periodo di tempo non ci siamo visto molto perché io ero in ancora in Irlanda, mentre lui stava lavorando ad un'altro progetto e quando ci siamo ritrovati, mi ha detto che il ragazzo con cui ha condiviso la casa era paragonabile ad un cavallo sbizzarrito, uno scricciolo con i capelli lunghi" ridacchia.
"ha detto solamente questo?" chiedo ancora.
"no, in realtà mi ha raccontato di te ma non mi ha mai detto il tuo nome e non mi ha mai fatto vedere una foto, credeva che se ti avessi anche solo guardato da una foto, mi sarei presa una cotta per te" dice lasciandomi di stucco.
"lui mi ha detto la stessa identica cosa, mi ha detto che se ti avessi vista non avrei potuto più toglierti gli occhi di dosso" dico mentre i nostri sguardi si incatenano e rimangono incatenati.
"non sai quante delle vostre chiamare ho ascoltato anche non volendo e mi sono detto: voglio conoscerla" vedo le sue guance diventare leggermente rosse, e io penso a quanto sia bella.
"adesso hai l'opportunità di farlo" mi dice sorridendo leggermente.
sento come se non potessi aspettare di passare il tempo con lei, di parlare con lei e di fare mille cose con lei.. sapere che la ragazza che Georgie mi ha sempre nascosto è lei, mi fa pensare che lui aveva ragione quando diceva che mi sarei perso nei suoi occhi.
"credo sia meglio se andiamo a dormire" sento uscire dalle sue labbra risvegliandomi dai suoi pensieri.
"si, scusami hai ragione, ti sto tenendo sveglia, perdonami" mi alzo dalla sedia e lei mi segue fino alla porta, da cui io esco e ne rimango fuori voltato verso la ragazza che ne si appoggia socchiudendola leggermente.
"allora a domani.." dice lei.
"buonanotte" le auguro allora io.
prima che mi potessi girare lei si sporge verso di me e mi lascia un leggere bacio sulla guancia che mi si riempie istintivamente di brividi.
"buonanotte" mi augura lei.
poi mi giro e dirigo verso la mia stanza.spazio autrice-
ciaooo, allooora, sono tornata con una seconda ff, quando ho visto la serie mi sono detta che avrei scritto qualcosa a riguardo, poi ho visto tutte le foto e video che gli attori hanno fatto durante le riprese e credo sia uno dei migliori cast.. quindi eccomi qui.
questo capitolo essendo collegato a quello prefe dente è ancora secondo il pov di Percy, vorrei sapere se vi piace questo formato perché secondo me è carino sapere come vengono visti tutti i personaggi dai punti di vista altrui.
se avete qualche commetto o volete suggerire qualcosa, mi farebbe molto piacere riceverne.in questo momento sto facendo l'anno all'estero negli stati uniti quindi non garantisco la mia costanza nel postare i capitoli, cercherò comunque di dedicare un po' di tempo al giorno alla scrittura.
spero che ciò che sto scrivendo vi piaccia <3
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𝓟&𝓖 🫂 |𝓧𝓪𝓿𝓲𝓮𝓻 𝓣𝓱𝓸𝓻𝓹𝓮|𝓟𝓮𝓻𝓬𝔂 𝓗𝔂𝓷𝓮𝓼 𝓦𝓱𝓲𝓽𝓮|
Fanfictiontratti dalla storia "io sono-" provo subito a dire "quella che ha una cotta per me" dice fermandomi e lasciandomi perplessa. "scusa?" chiedo "Lizzy Smith, lei ha una cotta per Xavier Thorpe, ovvero..me" dice "oh, certo haha" ridacchio quasi nervosa...