capitolo 10

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in questi mesi sono successe tante, tantissime cose, i rapporti si sono stretti e poi allentati, si è lavorato e ci siamo divertiti, abbiamo festeggiato i compleanni di Jenna, e quello di Percy.
quella è stata una giornata abbastanza particolare, o meglio..una nottata.

8 ottobre 2021
una mattinata a suon di 'buon compleanno' una torta per colazione, abbiamo passato la giornata a girare all'aperto l'episodio del torneo e per cena ci hanno lasciati liberi per festeggiare il ventunenne.
quella sera eravamo tutti vestiti bene, ed eleganti, siamo stati insieme per cena, lui ha scartato i regali che gli abbiamo comprato e non credevo di averlo visto tanto felice.
"sono tanto grato di essere qui, e soprattutto di essere con voi che in poco tempo siete diventati una famiglia, vi voglio bene ragazzi" disse prima che gli porgessi la mano, lui me la strinse e come fece la prima volta in cui ci siamo parlati, mi baciò il dorso di essa.
poi senza avvertirmi, tirò la mano che aveva tra le sue e fece in modo che la nostra distanza di azzerasse completamente e non recitando, avemmo il nostro primo bacio spontaneo, solo nostro.
quando ci staccammo l'uno dall'altro gli occhi dei ragazzi si erano posati su di noi ma non ci feci troppo caso, volevo solamente stare con lui da qualche parte e recuperare tutto il tempo che non avevamo passato insieme.
ci scusammo agli altri per poi andarcene nella mia stanza e stare insieme, consumando il nostro amore. lui fu talmente tanto gentile che se chiudo gli occhi posso ancora sentire il suo tocco su ti me, non avevo mai desiderato qualcuno come ho desiderato e desidero lui.
i giorni successivi passarono normalmente, non abbiamo mai ufficializzato la nostra relazione ma noi stavamo insieme, tutti nel set lo sapevano, noi lo sapevamo e andava bene così.
per le vacanze di natale chi ha potuto è tornato dalla propria famiglia.
io sono andata in irlanda per vedere mio padre, la sua compagna e i due pestiferi ragazzini che non vedevo da troppo tempo, i miei fratellastri.
dato che anche Georgie è venuto con me e abbiamo festeggiato insieme in famiglia come quando eravamo piccoli, gli altri ragazzi, o perlomeno chi ha potuto, sono venuti da noi, e abbiamo passato l'inizio dell'anno lì, divertendoci tra di noi.
a febbraio poi è passato il mio compleanno.19 anni. non mi fanno sentire più grande o più matura, mi hanno soltanto fatto capire che il tempo scorre velocemente.
Percy quella notte, sotto le lenzuola mi ha dichiarato il suo amore, come mai nessuno aveva fatto prima. eravamo stati insieme agli altri a cena e come abbiamo fatto per gli altri compleanni, siamo stati nella stanza dei ragazzi una volta tornati e messi in pigiama.
Jenna ha passato la notte da Emma per non doversi sentire a disagio, e vi assicuro che se fosse rimasta con noi, si sarebbe sentita a disagio.
tutto quanto mi sembrava perfetto, tutto quanto mi sembrava che andasse a gonfie vele, però quando i produttori si sono resi conto che avremmo dovuto accelerare i tempi e i ritmi, tutti quanti ne siamo rimasti esausti.
avevamo tutti bisogno di finire questo lavoro con la pace e la tranquillità che avevamo nei primi mesi e non so se fossi nel torto o nella ragione ma dissi io a Percy che avevo bisogno di una pausa, di rimettere per un'attimo le cose in ordine e capire cosa avrei fatto dopo tutto ciò.
ho semplicemente passato un periodo (anche se piccolo) in cui non potevo fare altro che pensare a che fine avrei fatto poi, non mi sentivo più a mio agio pensando che forse il mio personaggio, Liz, ha un carattere più forte del mio.
poi le cose da fare sono state ancora di più, e ho iniziato ad ignorare il fatto che non stessi bene con me stessa se non ero nei panni di Liz.
stavo semplicemente cercando di spiegare questo mio problema a Percy quando abbiamo entrambi superato il limite.
1 marzo 2022
anche quella sera mi trovavo nella stanza di quello che consideravo il mio ragazzo mentre gli altri si stavano rilassando guardando il tramonto sul tetto.
"credi sinceramente che la mia interpretazione sia buona?" chiedo al ragazzo a petto nudo che mi sta al fianco.
"me lo stai chiedendo davvero, adesso?" mi guarda lui.
"perché? non posso chiedertelo?" chiedo ancora.
"certo che puoi farlo ma è domenica sera, prima di iniziare un'altra settimana di lavoro, con me, stesi sul letto, e ciò che ti passa per la testa è il lavoro? se sapessi che ti passa per la testa un'altro ragazzo mi sembrerebbe più lecito"  dice lui alzandosi dall'essere sdraiato e mettendosi a sedere.
"non credo di stare facendo qualcosa di sbagliato, ho semplicemente chiesto un consiglio ma scusa se ti ha dato tanto fastidio" dico io dopo essermi alzata dal letto ed essermi rimessa i pantaloni che erano volati via qualche ora prima.
"non mi ha dato fastidio ma-" dice lui.
"a me è sembrato di si invece. non credo di aver bisogno di qualcuno che mi dica a cosa è meglio che io pensi la domenica sera" dico stoppandolo.
"quindi non hai bisogno di me?" dice lui.
"se ti ritieni colui che mi debba dire a cosa devo pensare, si...non ho bisogno di te" dico aspettando che risponda in un qualsiasi modo.
"non hai una risposta?" chiedo quasi con le lacrime agli occhi.
lui apre bocca a mo di parlare ma non dice nulla.
"quindi quello è ciò che volevi farmi dire, volevo sentirmi dire..che non ho bisogno di te" aspetto ancora per una sua risposta.
"immagino che neanche te abbia bisogno di me allora.." esco dalla porta dopo aver aspettato ancora per una risposta..ma nulla.
in quel momento non credevo che saremmo dovuti finire in quel modo.

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