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Il problema arrivò non dopo giorni, non dopo settimane, ma dopo mesi. Esattamente 3 mesi da quel giorno. E han e leeknow non si erano mai lasciati, mai avevano battibeccato più di tanto.
E ora...

Han e leeknow erano in un ristorante da soli. Un appuntamento come un altro, ma non sapevano cosa stava per accadere.
Quella sera sarebbe stata la sera peggiore della loro vita.
I piatti arrivarono caldi, la loro relazione andava a gonfie vele, si baciavano e passavano le notti assieme, pur se non avevano ancora fatto l'amore e il lavoro stava andando benissimo.
Si potrebbe dire che in quel momento la loro vita era pressoché perfetta.
"Il manzo è per..." disse il cameriere
"me!" disse leeknow, e il cameriere porse ai due ragazzi i piatti.
"Finalmente un po' di tempo soli, io e te..." disse han "con il lavoro e la JYP è stato difficile stare assieme fuori dalla compagnia e dalla nostra stanza, però... menomale che qui stiamo tranquilli e possiamo fare quello che vogliamo."
Leeknow sorrise. Sapeva che quel momento era prezioso. Non voleva che finisse.
"Ah... mi aspettavo che dicessi qualcosa del genere. Adoro quando puntualizzi questo tipo di cose..." disse leeknow, che guardava han già pensando al post-appuntamento.
"Davvero? Parlo seriamente... pervertito, so che stai pensando a quello che faremo dopo..." Han lo ammoní con lo sguardo, nonostante gli piacesse quando leeknow lo guardava con lo sguardo di chi sta per addentare un delizioso dolcino.

Poi non si seppe perché, per quale ragione, ma non era difficile capire chi aveva organizzato quella cosa.
Due uomini grandi e grossi in nero entrarono nella sala, presero Han sotto le spalle e lo sollevarono. Stessa cosa fecero con leeknow.
Le guardie corsero per andare a difendere i due ragazzi, ma i due uomini in nero furono più svelti. Li presero e li portarono in un auto appena fuori.
Quando entrarono in macchina, subito qualcuno iniziò a guidare.

"Allora, allora, allora, ci rivediamo." disse woojin "scusate per l'aggressione, non volevo disturbare la vostra cenetta romantica, ma avevo la necessità di vedervi un ultima volta prima di..."
"Sta zitto!" Disse leeknow "che cazzo vuoi da noi?? Mio dio, le persone sono davvero..."
"Tu devi tacere!!" si spostò i capelli "non capisci?? Proprio non lo capisci?? Io ho bisogno di te!!"
Han tremava dall'ansia. Tremava come una foglia e iniziò a scendegli qualche lacrima dagli occhi, che fece arrabbiare ancor di più leeknow.
"Se devi fare queste stronzate, perché prendere anche han??"
"Lo scoprirai..."

Arrivarono in un posto sperduto nella campagna, molto probabilmente lontano da seoul.
"Allora, non sarà come nei film. Non ci saranno mezzi termini e nessuna violenza. Semplicemente chiedo una cosa,ma vincerò comunque io." disse woojin andando vicino a leeknow.
Prese il cellulare e fece vedere ai due ragazzi una foto in cui si baciavano, e si riconoscevano.
" Questa foto finirà su internet se non vi lasciate e se leeknow non inizierà a frequentarsi con me. "
Han guardò leeknow, ancora tremava. Leeknow mantenne la lucidità.
"No. Inutile che ci provi. Potresti smetterla di essere così, e invece continui, sei insistente."
Woojin rise. "Cos'è ora? Rabbia? Hai paura di perdere tutto? Sai bene che con questo davvero puoi perdere tutto?"
Leeknow rimase zitto per qualche secondo e quello che rispose sorprese Han, ma soprattutto soprese Woojin.
"Ora non mi importa più. Han è la mia unica priorità. Unica e sola. E poi chan è sempre stato dalla nostra parte e ci starà anche stavolta."

Dopo quel momento, il completo vuoto.
Si erano susseguite botte, schiaffi e percosse.
C'era del sangue sulle mani di Han. E poi, le sirene della polizia e dell'ambulanza in lontananza.
Leeknow non ricordava cosa e perché, non sapeva nulla, tutto appariva grigio. Sembrava tutto coperto da un velo nero, un velo che gli impedeva di vedere, ma non di sentire.
Sentiva le urla strazianti di han, le sue mani tremare e premere sul lato della testa.
Piangeva, lo percepiva. Percepiva la tristezza.
Poi qualcuno lo fece allontanare da lui e improvvisamente sentí il freddo invaderlo, in ogni parte del corpo.
C'era un altra figura, che stava entrando nella macchina della polizia assieme a due ufficiali e infine, un altra persona che riconobbe dalla voce e dalle parole che disse.
"Menomale che vi ho trovati" Era Chan.

Leeknow si risvegliò qualche ora dopo in ospedale, attaccato a quella stupida macchina - poco in quel momento - per sentire i battiti del cuore.
Era tutto apposto, lo sentiva dire dai medici. A parte la frattura al polso, nulla di grave.
"È stato bravo a chiamare i soccorsi, signore" riferito a chan.
Han era accanto a lui e gli teneva la mano, così da fargli sentire che era accanto a lui.
"Finalmente... sei qui con me" si lasciò andare a un pianto liberatorio.
"mi sei mancato anche tu" disse leeknow prendendogli la mano.
Han non aprí più bocca, ma rimase accanto a lui, tenendogli la mano.
Si guardarono negli occhi e leeknow fece scendere dai suoi occhi dolci lacrime.
Era la prima volta che han lo vedeva piangere e non aveva mai desiderato di vederlo in quelle condizioni, ma doveva ammetterlo, si sentiva onorato. Sapeva che per lui era una persona importante.
Sapeva, ora, che per lui era sicuramente importante.
"siamo troppo giovani per questo, han" poi disse leeknow.
"Che intendi?" rispose han
"Intendo che dovremmo vivercela come due giovani. Non dovremmo finire in risse del genere e poi... dovremmo vivercela con normalità"
E come se se la fosse chiamata, sui social iniziò ad andare in tendenza l'hastag "#minsung".
Perché? Beh, perché una fonte attendibile aveva pubblicato una foto di leeknow e han che si baciavano.
Quando la videro, gli si ghiacciarono le vene.
"Stiamo per vivere un incubo" disse poi han.
Leeknow gli accarezzò la guancia "ma assieme saremo più forti" gli disse, per poi baciarlo, senza più importarsene.
Ormai sapevano. ORMAI ERA TUTTO FINITO.

𝓟𝓮𝓻𝓿𝓮𝓻𝓽 |¦ 𝓶𝓲𝓷𝓼𝓾𝓷𝓰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora