20.The other side

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VINCENT

Non appena uscii da quel magazzino prima di essermi assicurato che tutti i corpi fossero ben nascosti, la polizia ci aspettava a braccia aperte.
Cole punta la pistola contro l'agente che stava per ammanettarlo, ma ormai era finita, non avevamo modo di svignarcela perché ci avevano accerchiato

-"Metti giù la pistola"
-"E ci facciamo prendere come le teste di cazzo?"
-"Mettila giú"
mi guarda con estrema rabbia e butta a terra la pistola, con affare accogliente ammanettano tutti e tre.
Sarah era stata spinta via mentre cercava di urlare invano per salvare Mike.
Avevo avuto il tempo di guardare se di lei ci fosse traccia, ma fortunatamente nessuna.
Ciò significa che era riuscita a scappare.

Ero in una cella buia,alla fine del corridoio.
Porto le mani alla testa e mi giro dall'altra parte del letto.
Che poi non si poteva considerare neanche letto.
Tiro la coperta nella speranza che possa "ripararmi" dal freddo.
Porca troia penso.

Accanto avevo una ragazza che ogni tanto durante la sera mi teneva compagnia.
La avevo conosciuta quattro giorni fa, ormai ero qui da sei giorni e le mie giornate erano un loop infinito e mi serviva  un po' di svago dentro queste quattro mura.
Tecnicamente maschi e femmine non potevano stare nella stessa zona, ma eravamo nel buco di carcere di Skid Row.

Il suo nome era Abigail, era bionda, occhi azzurri, un fisico mozzafiato.

-"Come si chiama lei?"
chiede Mike
-"Abigail"
-"Ti squadra dalla testa ai piedi fratello, sinceramente non pensavo che saresti veramente stato capace di scoparti qualcuno in galera"
-"E invece"
-"Signor Mikaelson, ha una visita"
dice la guardia a Mike
-"È Sarah, vado e torno"

Il suo posto venne subito sostituito da Abigail.

-"Allora, biondino, vorresti raccontarmi qualcosa di te?"
-"Sono un criminale, non c'è nulla di intrigante da sapere"
-"È proprio il genere che mi piace"
esordisce lei
-"Io comunque sono qui perché ho ucciso i miei genitori"
la guardo
-"Già"
dice lei

-"Adesso vado in palestra"
dico alzandomi dal tavolo completamente disinteressato alla conversazione
-"Potrei venire a vederti"
-"Se te lo permettono okay"
dico con nonchalance mentre mi dirigo verso la palestra.

Odiavo condividere la palestra, ma purtroppo non avevo altra scelta.
Prendo subito i pesi intento ad allenarmi.

-"Royce, vogliono vederti"
una guardia mi strattona via trascinandomi verso l'interrogatorio.
Non capivo che cosa cazzo stesse succedendo.

-"Non muoverti testa di cazzo"
mi stringono le manette e lasciano la stanza.
Mi guardo attorno e la telecamera lampeggiava, questi bastardi volevano sapere dove fosse lei.
Ci scommetto.
Dopo un po' entra un uomo, indossava una maglia nera e un paio di semplici pantaloni, ci guardiamo e senza neanche salutare mi chiede

-"Dov'è?"
-"Di chi stiamo parlando?"
si accende una sigaretta e mi fuma addosso
-"Dov'è?"
-"Se non specifica il soggetto, come faccio a parlare?"
sul tavolo mi posiziona una sua foto, una foto recente.

-"Non lo so"

-"Non vuoi parlare? Allora ti faccio parlare io"
si alza e si avvicina alla mia figura, sbatte la mia testa contro il tavolino che ci separava precedentemente

-"Tu e quella puttana non riuscirete a farla tanto franca. Non ci riuscirete, dimmi dov'è"
-"Madlyn non si tocca"
-"Madlyn non si tocca?Che dolci, ora si difendono pure. Quando la troverò io la ucciderò senza neanche pensarci due volte e no,non le darò neanche il privilegio di arrestarla, la ammazzo e basta"

Light on the DarkTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang