39. Time is over

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COLE

Vincent era furioso, furioso con tutti.Tremavo alla sola immaginazione del mio migliore amico vicino al responsabile del rapimento di Madlyn ma tutte le mie paure scomparvero non appena i miei occhi si posarono sul suo dolce viso,Kendall mi lancia un ultimo sguardo prima di sorridermi dolcemente.
Non si poteva desiderare niente di meglio, con lei mi sentivo come nella parte più bella del mondo.
Con lei tutto aveva senso.
Ero innamorato di lei da sempre ma mai mi ero azzardato di avvicinarmi, sapevo che era innamorata di Jacob e so tutt'ora che mi nasconde qualcosa perché mai ne abbiamo parlato. Ma chissà cosa ci fosse realmente tra i due.
Non so come comportarmi mai, e ciò credo che venga dalla mia insicurezza.
Perché da sempre non ho mai saputo controllarmi e da sempre non ho mai saputo apprezzarmi.

•Flashback•

-"Mamma"
dico accarezzando la mia pancia
-"Mamma"
dico un altra volta mentre nevroticamente butto la carta della merendina che avevo appena finito di mangiare.
Mangiavo sempre. Sempre.
Tanto da scordarmi che mia mamma non c'era. Che lei mi aveva abbandonato. E io ero solo, solo ma in compagnia di mio padre e mia sorella Lorence di ancora un solo mese.

-"Chi cazzo chiami maledetto"
dice mio padre tirandomi un ceffone
-"Papà per favore non farmi del male e neanche a Lorence"
-"Non potrei mai toccare tua sorella, è ancora piccola ma non appena crescerà assaggerà un po' di delizie del suo paparino"
-"Che cavolo dici"
-"Cole fatti i cazzi tuoi, cos'è devi calmarti? Vuoi un'altra merendina?Eh la vuoi?"
prende tutte le brioche e le lancia velocemente su di me.
Non so perché. Non so come. Ma ad un bambino di soli 11 anni non puoi dire e fare queste cose, perché sai che succede?
Il bambino impazzisce.
Così quella stessa notte, mi avvicinai alla culla della mia piccola sorellina e senza svegliarla la presi in braccio per posizionarla sul divano pronta già per scappare via,afferro un coltello ed  entro di soppiatto nella stanza di mio padre.

"12 coltellate " diceva il telegiornale.
Un bambino ammazza il padre con 12 coltellate e getta via il corpo dal settimo piano della loro abitazione.
Intervenuti gli assistenti sociali.
Da quel momento in poi per me arrivò il peggioramento, di quelli totali e assoluti.
Ma nessuno e nessuno mai poteva sapere che la cosa più brutta della mia vita mi avrebbe aperto numerose porte. Il fatto è. Tu Cole sei disposto ad entrarci? No che non lo ero.
Mia sorella venne affidata ad una famiglia benestante che abitava proprio vicino a Skid Row, una famiglia che lavorava e sapeva cosa fossero i valori della vita.

A 15 anni io uscii dal riformatorio dove ogni tanto mi facevano visita Mike e Vincent.
I genitori adottivi di mia sorella decisero di adottare anche me, mi avevano proposto di frequentare i college più importanti di Los Angeles ed erano disposti anche a farmi lavorare con loro.
Ma io non volevo abbandonare i miei amici così preferii dare a mia sorella la vita che si meritava e a me darmi la vita che mi ero creato senza l'aiuto di nessuno. Ma nonostante ciò vedevo loro come la mia vera famiglia ed è per questo che li amerò per sempre.

-"È qua"
-"Quella li"
urla Vincent svegliandomi dallo stato di trance
-"Ne sei sicuro?"
-"Si, io vado"
disse frettoloso mentre scende dalla macchina
-"Vincent, tieni"
gli passo la pistola e lo seguo a passo veloce,
saliamo lentamente le scale arrivando proprio all'ultimo piano,nell'attico degli orrori.

VINCENT

Do un calcio potente alla porta che si apre senza esitare,dandomi una totale visuale della casa.
Una serie di uomini provano a colpirmi ma niente poteva fermarmi, camminavo a passo svelto e tiravo pugni a chiunque mi sfiorasse a chiunque avessi davanti.

-"Dov'è?"
prendo uno dei suoi uomini e lo sbatto violentemente contro il muro
-"È di là"
dice soffocante.

Entro dentro il salone con una pistola ben stretta in mano e a guardarmi le spalle c'era Cole.

Light on the DarkOù les histoires vivent. Découvrez maintenant