83 - Il prigioniero

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"Sei quasi in ritardo, Severus."

Draco si contorse sulla sua sedia, non avendo il coraggio di guardare  dove il suo vecchio insegnante di pozioni era appena entrato nel salone.

La conversazione si spostò su Potter, ma Draco ascoltò a malapena. Era troppo impegnato a urlare in silenzio per il corpo sospeso in aria sopra di lui.

Il prigioniero che Draco aveva riconosciuto la notte che era tornato da Hogwarts, quella fatidica notte.

La persona che credeva fosse morta.

Cosa ci faceva lì? Si chiedeva Draco. Cosa vuole Voldemort da lei?

Guardò di profilo suo padre, che era appena tornato a casa dopo un anno di incarceramento, e si domandava cosa pensasse di tutto questo.

Era un disastro, certo, Azkaban l'aveva devastato. Lucius non era più quel curato, fiero uomo che Draco aveva sempre pensato che fosse.

Draco riabbassò lo sguardo sotto il tavolo, le sue mani battevano nervosamente. La tensione nella stanza era terribile. Sentiva come se non potesse respirare, l'aria era così fitta.

Lasciò che la sue mente scivolò su sua moglie e sua figlia e pregò che stessero bene. Sentiva come se il suo cuore non potesse mai guarire - non voleva che guarisse. Avrebbe trascorso il resto della sua vita sentendo la loro mancanza e amandole. Anche quando sarà costretto a dormire con Pansy notte dopo notte; il suo cuore e la sua mente saranno sempre Aurora e Nova. Le sue ragazze.

Si leccò le labbra secche mentre i suoi occhi scivolavano nervosamente sul prigioniero sospeso.

E per il suo orrore, i suoi occhi si aprirono subito. Occhi che aveva riconosciuto subito.

"Mi aspetto che molti di voi si siano domandati sul nostro ospite stanotte," parò Voldemort con la sua fredda e ancora pericolosamente soffice voce.

Draco notò che Voldemort si era alzato in piedi e stava puntando la bacchetta contro il corpo. Ovviamente l'aveva appena svegliata.

Lo spettacolo stava per cominciare.

"Mi aspetto, Lucius," continuò Voldemort, facendo il giro intorno al tavolo verso i posti dei Malfoy, "che tu sia in qualche modo sorpreso di vedere una particolare persona in casa tua?"

Suo padre alzò lo sguardo, e Draco notò la paura annegare nei suoi occhi cerchiati di rosso mentre Voldemort si avvicinava.

"C-certo, signore," balbettò nervosamente. "C-credevo che fosse m-morta."

"C-credevo che fosse m-morta," Voldemort lo scimmiottò crudelmente, facendo imbarazzare Draco appena la stanza si riempì di risate.

E con uno schiocco della bacchetta, la donna cominciò ad urlare, gridando in agonia mentre Voldemort le infliggeva la maledizione Cruciatus.

"Chiaramente no, Lucius. Chiaramente no." ridacchiò, abbassando finalmente la bacchetta che fece cessare le sue urla subito.

Il cuore di Draco batteva all'impazzata nel petto. Dovette premere le sue mani insieme per fermare il suo evidente tremolio.

"La tua famiglia non ha mai smesso di essere una grande delusione, Lucius. E' un miracolo che vi tenga ancora tutti vivi. Ma come sai, non mi piace spargere sangue puro senza bisogno, e ho grandi piani per il giovane Draco. Grandi piani infatti. Dimmi Draco, non sei emozionato di sposarti con Pansy Parkinson?"

Gli occhi di Draco guizzarono nervosamente verso il suo mittente, mentre annuiva. "S-sì mio signore." sussurrò, sapendo che fosse l'unica risposta che potesse dare.

"E che meraviglioso figlio purosangue farete. Me ne aspetto almeno cinque, Draco. Dobbiamo iniziare a riempire la città di maghi purosangue e liberarci di quella sporca e sudicia sporcizia."

Draco sentì la nausea crescere nel profondo del proprio stomaco. Il pensiero di fare sesso con Pansy lo inorridiva. Ma sapeva che una volta sposati, avrebbe dovuto farlo.

"E parlando di sudicia sporcizia," continuò Voldemort, dando alla sua bacchetta un rapido schiocco per far contorcere e urlare di nuovo la figura sospesa.

"Lucius, mi chiedevo se puoi dire alla stanza chi è questa...creatura." disse Voldemort, mentre abbassava la bacchetta un'altra volta e le urla cessarono.

Draco sentì suo padre tremare accanto a lui.

"S-sì mio signore." disse a bassa voce.

"Parla più forte Lucius! Dì con voce chiara che è la nostra piccola amica!"

Draco non osò guardare nulla tranne che le sue mani. Non voleva sentire le labbra di suo padre pronunciare il suo nome.

Ma si preparò comunque appena suo padre disse il nome che fece torcere orridamente il cuore di Draco.

"Diggory. Nova Diggory."

The Diggory Sister || Draco Malfoy / traduzioneWhere stories live. Discover now