C e n t o - u n d i c i

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-contenuti maturi-


"Jo?" Mormorò Draco bussando gentilmente alla porta, "Posso entrare?"

"Certo." Sentì la risposta dall'altra parte che gli diede il permesso di fare il suo ingresso nella camera.

"Ho pensato di portarti questi." Disse mentre posava la pila di asciugamani sul letto davanti a lei, "Nel caso volessi farti una doccia."

"Mi hai letto nel pensiero." Mormorò Josephine gentilmente, accarezzando con un tocco morbido il tessuto, "Grazie, amore." Il suo dolce sguardo sui suoi occhi grigi.

Draco abbozzò un leggero sorriso, quasi imbarazzato. Fece un passo in avanti verso di lei per posarle un bacio sulla testa mentre una mano si aggrappava sul suo fianco, "Ti apro l'acqua." Sussurrò prima di entrare nel bagno e aprire il getto della doccia.

Quando si voltò, notò l'espressione persa e preoccupata di Josephine, rimasta immobile ad accarezzare gli asciugamani. "Qualcosa non va?" Domandò con le sopracciglia unite.

La sua attenzione scattò su di lui e rimase a fissarlo in silenzio per un breve momento, incrementando la confusione nella sua testa, "No, è che-" Prese la parola prima di ridacchiare, "Non avevo mai toccato un asciugamano così morbido."

Draco annuì lentamente, trovando il suo comportamento molto strano, "Ne sono lieto." Mormorò guardandola con occhi penetranti e amorevoli al tempo stesso, "Ehm - io credo che andrò, così che tu possa...rilassarti e fare tutto con calma."

Azionò le gambe per dirigersi verso la porta e uscire, ma venne bloccato subito sul posto, "Draco?" Si voltò lentamente per atterrare sullo sguardo insicuro di Josephine, "Resteresti con me?"

Il suo cuore palpitò d'amore per la dolcezza che emanava la sua voce e il suo volto imbarazzato, come se fossero tornati indietro nel tempo di qualche anno e non riuscissero a capire quale fosse il modo giusto di comportarsi l'uno con l'altro.

Gli angoli della sua bocca si inarcarono nervosamente, "Ma certo."

Josephine chinò il capo mentre stringeva gli asciugamani contro il petto per entrare in bagno e Draco si avvicinò alla porta ad osservare con ansia i suoi movimenti. Voleva studiarla, decifrare il suo linguaggio del corpo e comprendere le sue emozioni.

Ma quando la ragazza notò i suoi occhi grigi bruciarle addosso, si voltò per guardarlo mentre sbatteva velocemente le palpebre - chiaro segno di quando voleva dire qualcosa, ma non sapeva come e se farlo, interpretò Draco.

"Potresti girarti?"

La sua mascella cadde e i suoi lineamenti crollarono in un'espressione sconcertata mentre la fissava con occhi increduli, "Come?" Sussurrò, un pizzico di preoccupazione nella sua voce.

"Potresti girarti, per favore?" Ripeté a bassa voce, mortificata per quello che gli stava chiedendo.

Draco rimase sempre più perplesso dalla sua richiesta, ma dopo aver preso un respiro profondo di rilassamento, fece un lieve cenno del capo, "Sì, come preferisci."

Come gli fu stato chiesto, il suo corpo si mosse fino a darle le spalle mentre infilava nervosamente le mani nelle tasche dei pantaloni.

La sua mente balenò di domande e paure. Perché non voleva che lui la guardasse?

Questa cosa lo faceva preoccupare e spaventare più di quanto immaginasse.

Sentiva il nervoso stringere il suo petto, appena sentì dietro di lui il suono della felpa che indossava strofinare contro la sua pelle e fu lì che prese coraggio.

Primrose || Draco MalfoyWhere stories live. Discover now