Capitolo 29

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Katy
Dopo quel giorno, non c'é stata più traccia di Victoria, il castello é tornato alla normalità, Robert é tornato al suo stato normale solo che adesso è diventato amorevole, non sembra più il Robert di qualche settimana fa. Chissà forse essere re lo portava a stressarsi? Non me lo domando più di tanto, l'importante é che stia bene.

Nel frattempo, io e James abbiamo iniziato il nostro lavoro da sovrani e per il momento arrivano solo poveri vampiri che ci chiedono aiuto. Noi ovviamente stiamo facendo il possibile e ogni giorno che passa mi sento sempre più a mio agio sul trono. E in più ho iniziato anche l'istruzione che Robert mi ha obbligata a seguire.

Però entro giugno dovrei essere al livello del diploma che avrei dovuto conseguire prima di sapere come sarebbe stata la mia vita.

Anche se... Ora siamo a dicembre, altri sei mesi di studio... Una tortura orribile ma allo stesso tempo essenziale.

Adesso è una delle tantissime sere, che stanchi stremati ci ritiriamo nella nostra camera. La sera è uno dei miei momenti preferiti, l'unico in cui siamo liberi e pensiamo solo a noi stessi.
Proprio mentre stavamo parlando sento un dolore al basso ventre non promettente.
<<Vado un attimo in bagno James, torno subito!>>
Annuisce e mi lascia andare.

Ed ecco arrivato il ciclo, non ci posso credere, dopo tutte quelle volte che non ci siamo protetti non sono incinta.
I miei occhi si riempiono di lacrime, dovrei essere felice dato che due settimane fa dissi che era troppo presto per avere un figlio, ma purtroppo è il contrario.

Ci eravamo abituati all'idea di un figlio, eravamo entrambi entusiasti, ci sentivamo pronti.

Una volta uscita dal bagno, James posa immediatamente il suo telefono e capisce subito che c'è qualcosa che non va.
<<Amore che succede?>> dice alzandosi e raggiungendomi.
Distolgo lo sguardo, mi sento inutile, vorrei maledire la me di due settimane fa che si lamentava.

James prende il mio mento e mi costringe a guardarlo. Iniziano a scendermi delle lacrime che mi rigano il viso, anche se non vorrei risultare debole non riesco a trattenerle.
<<Ok credo di aver capito.>> dice cercando di consolarmi.
Non lo rispondo, tanto le mie lacrime fanno capire tutto.

<<Ehi, due settimane fa dicemmo che era troppo presto, forse è meglio così, non trovi?>> cerca di sollevarmi, ma probabilmente sta cercando di consolare anche se stesso.

<<Non lo so, non so cosa pensare, so solo che provo un'immensa tristezza.>> dico con altre lacrime.
<<Non preoccuparti, sono sicuro che quando sarà il momento giusto accadrà e non c'è ne renderemo neanche conto.>> dice accarezzandomi la guancia nel mentre mi asciuga le lacrime.

<<E se non fossi capace di darti degli eredi? Mi sentirei una sovrana inutile. E se deludo le aspettative di tutti e soprattutto le tue e rovinerò tutto del testamento e ci pentiremo delle scelte dei nostri nonni? E se...>> James mi zittisce con un dito e io prendo un respiro profondo, dato che stavo dicendo tutto senza respirare.

<<Non so quante cazzate hai detto in una sola frase, non continuare, mi fai stare male più per quello che pensi di te stessa che per non essere incinta.>>

<<Ma...>>
<<Shh... Il mio amore non è così debole, sono sicuro che non era il momento e basta, accettiamolo e andiamo avanti.>>
Annuisco, grazie a lui mi sento già meglio, ha ragione probabilmente non era il momento.

Quella sera James ha fatto di tutto per farmi distrarre da questa delusione e nel frattempo passano altre due settimane.

Al momento devo riprendermi dalla delusione quindi ci proteggiamo ancora, quando sarò sicura ci riproveremo.

Io discendo dai vampiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora