Capitolo 8.

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-" Posso sapere cosa c'è di tanto urgente da non potermelo dire appena usciamo da scuola ? Sai che Ellen si incazza se vede che ritardo "-

Giorgia buttò la cicca della sigaretta ormai finita per terra pestandola con il piede il momento dopo. Era il tanto conclamato dalla Hollywood Art "Revision Day " e così come da tradizione tutti gli studenti avrebbero dovuto recarsi in auditorium già dalla prima ora per esaminare e commentare i vari operati svolti durante il corso del trimestre; Ellen era stata chiara a riguardo, non tollerava ritardi, chiunque avesse trasgredito l'orario sarebbe stato punito con una nota disciplinare, e Giorgia non la voleva di certo prendere. Erano già stati abbastanza i rimproveri fatti lei da Ellen a partire dall'inizio della scuola fino ad adesso.

-" Poco mi importa di Ellen adesso. Dobbiamo parlare "-

Isabela si sporse verso la sua ragazza tirandola per un braccio quando questa stava provando ad andarsene.

-" Bene, parla allora "- odiava quando faceva così. Quando anche la cosa più insignificante la faceva diventare un caso di stato; non aveva idea di cosa volesse dirle ma era sicura che non si trattasse di nulla di così tanto urgente.

Isabela sospirò e si mise a braccia conserte mentre la sua borsa in pelle le ricadeva dalla spalla sinistra.

-" Si tratta di te... o meglio di noi "- il motivo per quale l'aveva condotta lì a prima mattina quando la bionda altro non voleva se non il suo doppio caffè con ghiaccio, era per parlare propio riguardo a quelli che erano i dubbi sortagli da qualche tempo e che l'incontro con Ariana di qualche sera prima aveva accentuato.

-" Che succede ? "- Giorgia si calmò, ora anche leggermente preoccupata, e le mise una mano sul braccio.

-" Voglio che tu sia onesta con me, c'è qualcosa che non va tra di noi ? "- le chiese. Non voleva andare subito con i piedi di piombo, alla fine era innamorata di lei e non voleva ferirla, voleva solo capire il perché di quei suoi comportamenti.

Giorgia si stranì a quella domanda, niente non andava in loro. Stavano bene, si divertivano, ridevano, scherzavano ed erano sempre presenti l'una per l'altra in caso di necessità.

-" No, assolutamente. Ma perché questa domanda ? Ho sbagliato qualcosa ? "- temette che forse, involontariamente, in quel periodo avesse fatto qualcosa di sbagliato nei suoi confronti, o che magari a causa dello studio e del tempo passato con Shawn a comporre, l'avesse trascurata.

Isabela negò, però voleva delle risposte chiare; voleva capire se avesse fatto bene a perdere la testa per lei o, scusate il giro di parole, avesse perso solo del tempo.

-" No, però ci sono dei momenti in cui...non saprei, sei più distante...ecco "- la bruna calò il capo rivolgendo lo sguardo per terra nel vuoto.

Giorgia sussultò per degli istanti rimanendo in silenzio e cercando di capire dove fossero le lagune che doveva colmare. O le cose le dici o non le dici, o sei bianco, i sei nero, non esistevano i grigi per lei ed i mezzi termini la facevano solo innervosire.

-" A cosa ti riferisci ? Sii chiara per favore, odio i giri di parole "-

Isabela dunque rialzò la testa puntando i propri occhi in quelli di Giorgia con decisione.

-" Vorrei sapere se davvero tu provi qualcosa per me. Non mi hai mai detto Ti amo, e non ti sei mai fatta toccare, perché ? Sono sbagliata io forse...magari non sono io la persona che.."-

Giorgia la bloccò. Ora era più chiaro a lei quale fosse il problema; non aveva mai detto Ti amo ad Isabela perché non si sentiva ancora pronta nel farlo preferendo dirglielo in in un momento di sincerità in cui davvero lo sentiva, e non si era mai fatta mettere le mani addosso perché il ricordo di quelle di Simon si faceva vivido il lei ogni qual volta qualcuno la sfiorasse. All'inizio anche agli abbracci di Shawn o Justin risultava parecchio restia, era stato abbastanza complicato tornare a farsi donare dell'affetto senza avere paura del contatto fisico. Perfino da suo padre non sopportava le mani addosso.

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