Capitolo 1

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Buona lettura.
Alice

"Charlie, sei pronto per il tuo primo giorno di università?"
Chiese Tori entrando nella stanza che mi avevano assegnato, questa mattina.
Non avevo trovato nessuno all'interno ma dalla confusione che c'era, avevo capito che avrò un coinquilino o una coinquilina.

"Tori, Gesù, mi hai spaventato!"

"Hai fatto colazione?"

No. Non avevo fatto colazione, non che fosse una novità...

"Non ho fame Tori, sono in ansia e sai che quando sono in ansia non riesco a mangiare niente."

"Dovresti mangiare qualcosa, lo sai."

"Si, tranquilla mangerò, però adesso devo andare a lezione di matematica, non posso fare ritardo il primo giorno."

Salutai Tori e uscii dalla camera, recandomi a lezione di matematica.

Matematica è sempre stata una delle mie materie preferite.

Andai a lezione di fisica e poi di musica.

Arrivò l'ora di pranzo, andai in mensa presi il cibo e mi sedetti in un tavolo non troppo distante dalle altre persone.

Ancora non avevo fatto amicizia con nessuno, non che questa cosa mi dispiacesse.

Non riuscivo a magiare, portavo la forchetta alla bocca e subito dopo l'allontanavo.
In questo periodo mi capitava molto spesso, per questo motivo Tori faceva sempre pranzo con me, assicurandosi che mangiassi.

Girai lo sguardo e notai che nel tavolo accanto c'era un ragazzo intento a fissarmi.
Ha i capelli rosso-biondo, due occhi marroni e la faccia piena di lentiggini.
Effettivamente era un bel ragazzo e da quello che ho capito era un rugbista.

Appena mi accorsi che lo stavo fissando e lui stava fissando me, distolsi lo sguardo, presi il vassoio con il cibo e mi alzai.

Dovevo essermi alzato troppo velocemente, perché mi prese un capogiro e mi dovetti rimettere a sedere per qualche secondo.

Il ragazzo dovette notarlo perché aveva uno sguardo preoccupato.

Non mangiavo da ieri sera, e dopo aver corso per i corridoi cercando le classi giuste, era ovvio che non avevo abbastanza energie per stare in piedi.

Andai a lezione di inglese.

Non riuscii ad ascoltare niente, mi girava la testa e non avevo le forze per cercare di restare attento.

Mentre camminavo per il corridoio scontrandomi con qualche ragazzo cominciai a vedere sfocato.
Mi bloccai sul posto, capendo di stare per svenire.
Le gambe mi cedettero e caddi a terra.

Buio.

Nel momento in cui mi risvegliai vidi diverse  persone attorno a me, molte di loro mi parlavano, ma io non riuscivo a capire quello che dicevano.
Mi accorsi di essere appoggiato a qualcuno, alzai lo sguardo.

Era lui, il ragazzo della mensa.

Mi alzai velocemente per allontanai dalla folla, ma non camminai molto perché dopo qualche passo le gambe mi cedettero di nuovo.

Il ragazzo mi prese al volo facendomi distendere, urlando alle altre persone di andarsene.

Mi disse qualcosa, ma io non riuscii a capirlo.

Mi prese in braccio e mi portò in mensa.
Prese qualcosa da mangiare e me lo porse.

Aveva capito.

"Prima in mensa ho notato che non hai mangiato niente, tieni, mangia."

Mi porse un panino.
Lo guardai aspettando che dicesse altro.

"Giusto, mi chiamo Nick, Nick Nelson."

"Charlie, Charlie Spring."

Presi il panino e lo mangiai.

"Grazie, veramente. Non dovevi."

"Ehi, non ho fatto niente. Avevi bisogno di aiuto."

Gli sorrisi.

"Sei nuovo giusto?"

"Si, sono arrivato stamattina."

Nick annuì.

"Adesso me ne torno in stanza, ho bisogno di riposare."

"Hai bisogno che ti accompagni?"

"No tranquillo ce la faccio, ah e grazie di nuovo per prima."

"Di niente, se hai bisogno cercami."

Annuii e me ne tornai in camera.

Appena entrai mi buttai sul letto e mi addormentai dopo 2 minuti.

***

"Charlie, Charlie Spring"

Così si chiamava il ragazzo che avevo aiutato, era riccio, con due occhi celesti. Era carino, molto carino.

Andai al mio solito allenamento di rugby.
Alle 8:30 avevamo finito, andai a fare la doccia nello spogliatoio e subito dopo mi recai in stanza.

Appena entrai vidi una figura rannicchiata nel letto accanto al mio.
Mi ero completamente dimenticato che oggi avrei avuto un nuovo compagno di stanza.

Notai che quel compagno di stanza era il ragazzo della mensa.

Charlie.

***

Mi svegliai perché sentii dei rumori.
Alzai la testa e vidi Nick.

Era senza maglia e con i capelli bagnati.
Distolsi lo sguardo perché si era accorto che gli stavo guardando l'addome scolpito.

"Charlie?"

"N-Nick?" risposi con la voce impastata.

...

Questo è il primo capitolo!
Ci vediamo al prossimo.
Alice.

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