Capitolo 3

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Era mattina e i raggi del sole splendevano su Nick e Charlie.

Nick si svegliò e rimase fermo ammirando Charlie, aspettando che si svegliasse.

Dopo 15 minuti Charlie aprì gli occhi, quei bellissimi occhi color oceano.

"Buongiorno." Disse Nick

"Buongiorno." Rispose Charlie con la voce impastata essendosi appena svegliato.

"Come ti senti?"

"Bene."

Nick sapeva che non fosse vero, sapeva che dentro stava morendo, ma non disse niente.

"Okay." Rispose giocherellando con i suoi ricci

Restarono così per diversi minuti fino a che Nick disse che era l'ora di prepararsi perché fra poco avrebbero avuto lezione.

Nick andò a cambiarsi in bagno lasciando Charlie solo nella stanza insieme ai suoi pensieri.

Charlie sapeva perfettamente che non sarebbe riuscito ad alzarsi per andare a lezione, essendo ancora scosso per ciò che era accaduto la sera prima.

Nick tornò in camera e si sedette accanto a Charlie.

"Non ti alzi? farai tardi a lezione."

"Non riesco Nick, non ce la faccio."

"Ehi ehi va tutto bene, non è importante che vieni a lezione per oggi. Ogni tanto torno qua a vedere se va tutto bene."

Nick si finì di preparare e andò a lezione di fisica lasciando Charlie in stanza.

Due ore dopo Nick tornò in stanza per controllare Charlie visto che non aveva risposto ai messaggi che gli aveva inviato.

Appena entrò vide Charlie in preda ad un attacco di panico. Aveva gli occhi rossi e gonfi, Nick intuì che stava piangendo da parecchio tempo.

Nick si mise accanto a Charlie, avvolgendolo tra le sue braccia.

"Ehi Charlie va tutto bene, Guardami, ci sono io con te."

Charlie guardò Nick ed annuì cercando di regolarizzare il suo respiro.

Dopo 20 minuti Charlie parlò.

"Q-questa è la seconda volta... è la seconda volta che mi succede."

Nick guardò Charlie con uno sguardo caldo e confortante aspettando che proseguisse.

"E-era successo quando ero alla Truham,
B-Ben ha abusato di me, sia fisicamente che verbalmente."

Charlie scoppiò a piangere più forte di prima.

Nick non riuscì a credere a quelle parole.

Brutto pezzo di merda
pensò Nick.

"Eravamo fidanzati, ma a scuola faceva finta di non conoscermi, ci incontravamo solo dove voleva lui e quando aveva voglia di baciare un ragazzo, ero stato davvero uno stupido a pensare che veramente gli piacevo."

«Potrei essere chiunque! Non te ne importa niente di me!

Questo non è affatto vero.

Si invece! Hai solo sentito quello che dicevano di me e hai pensato:
"Evvai, ecco finalmente un ragazzo gay con cui me la posso spassare senza problemi"!»

"Oh Charlie... Vieni qui."

Charlie si avvicinò a Nick.

"Ti prometto che non ti ricapiterà mai più, ci sono io adesso."

«Basta!!

Sei così eccitante quando ti arrabbi.

Smettila!!

Dai, Charlie, mi piaci davvero.

Basta.»

***

Le settimane seguenti passarono abbastanza in fretta e furono abbastanza tranquille.
Nick continuò ad esercitarsi con il rugby e Charlie con la batteria, è sempre stato bravo a suonarla infatti entrò in una piccola band della scuola.

Il rapporto tra Nick e Charlie migliorava giorno in giorno, Charlie diventò perfino fan della Marvel dopo che Nick lo obbligò a vedere tutti i film e le serie.

Insomma stava andando tutto bene.

***

Era sera e Charlie entrò nella stanza dopo aver fatto la doccia e non trovò Nick.

Vide però un biglietto sul suo letto.

«vestiti e vieni nel giardino dietro la scuola.
Ps. Non metterci troppo :)»

Ma che...

Charlie si vestiti con i suoi jeans preferiti e una felpa di Nick e uscì andando in giardino.

Quando arrivò vide una specie di pic-nic
sul prato.

Charlie era senza fiato, non sapeva cosa dire.

"Nick... i-io sono so cosa dire..."

"Non devi dire niente, vieni a sederti."

Charlie si mise a sedere accanto a Nick e cominciarono a mangiare.

Nick e Charlie non facevano altro che ridere e scherzare, oltre a mangiare ovviamente.

Charlie stava mangiando e Nick ne fu contento, si rese conto che distraendolo un po' riusciva a magiare tranquillamente.

Il cielo era pieno di stelle, quindi si distesero sul prato e ammirandole per diverso tempo.

"Amo le stelle" Disse Charlie interrompendo il silenzio.

"Anche io... sono una delle tante cose che le persone non sanno su di me."

"Ah si? e quali altre cose le persone non sanno su di te?" Chiese Charlie curioso.

"Col tempo lo scoprirai."

Si era fatto tardi quindi Nick raccolse le cartacce di quello che avevano mangiato e le buttò nel cestino e tornarono in stanza.

Nick e Charlie si misero a dormire uno accanto all'altro, cosa che accadeva sempre più spesso visto che il loro rapporto si era rafforzato.

Charlie posò la testa sul petto di Nick che lo avvolse tra le sue braccia.

Si addormentarono abbracciati l'uno contro l'altro.

4:50

Nick si svegliò di colpo urlando nel bel mezzo della notte.

"Nick!"


***


Ci vediamo al prossimo capitolo!
Alice.

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