Buon sabato lettori!
Sono sopravvissuta alla seconda stagione di Heartstopper.
Vorrei dire tante cose riguardanti la nuova stagione, ma non trovo le parole adatte...
È semplicemente stupenda, amore e dolore mescolati l'uno nell'altro.
Vi lascio al nuovo capitolo.
Alice.
Quando Charlie si svegliò, Nick non era lì con lui.
Charlie controllò il telefono, era mezzogiorno passato.
Si alzò dal letto in panicato, non avendo trovato Nick lì con se.
Si diresse verso la piccola cucina che avevano in stanza, dove trovò Nick.
Charlie respirò vedendo Nick lì davanti a se.
"Ho fatto un po' di pasta... s-se ti va di mangiare."
Charlie scosse la testa.
"Mi dispiace..."
"È tutto okay."
"Mi dispiace che tu abbia scoperto in quel modo della clinica, avevo già pensato di dirtelo, ma non mi immaginavo accadesse in quel modo. Io... non volevo mostrarmi debole ai tuoi occhi."
Nick guardò Charlie.
"Non sei debole, tu non ti rendi neanche conto di quanto tu sia forte... hai dovuto affrontare tutto ciò... da solo."
"Io vado in terapia per uscire da tutto questo, per poter sconfiggere la malattia che ancora oggi dopo diversi anni mi tiene le mani legate."
Charlie fece una pausa riprendendo aria e poi continuò.
"V-Volevo essere come tutti gli atri, non volevo più essere quello diverso."
Il cuore di Nick si spezzò in mille pezzi.
Camminò verso Charlie e lo prese tra le sue braccia.
"Per me non sei una persona normale, ma molto di più Charlie, ricordatelo sempre, ti prego."
***
"A che ora hai la partita?"
"Ah quindi vieni? mi ricordavo che avevi detto di no."
Charlie rise e diede uno spintone a Nick.
"Alle 15:30."
***
Charlie arrivò in tempo e si mise a sedere nel solito posto in cui si sedeva ogni volta che c'era una partita di Nick, in prima fila.
La partita iniziò e tempo 5 minuti Nick aveva già segnato, dedicando quel punto a Charlie.
I compagni di squadra di Nick lo avevano notato, visto che lo faceva ad ogni partita, ma a lui non importava ciò che pensavano.
La partita finì con la vittoria della squadra di Nick.
Nick si girò verso Charlie e corse da lui, portandosi una mano sul cuore per poi indicarlo.
"Nick almeno controllati davanti agli altri, hai tenuto lo sguardo più su quel nerd gay che sulla palla."
Charlie si congelò.
