Venti di Guerra -Newt (TMR)

Sedici

Newt aveva sospirato entrando nel salotto, fingendo di non essere turbato nel trovarvi Alby, seduto disinvolto sul suo divano mentre girava tra le dita un bicchiere di Whisky che era certo nessuna delle cameriere gli avesse offerto.

Si era aggiustato casualmente i gemelli della camicia, rivolgendogli uno sguardo eloquente davanti al quale Alby non aveva neppure esitato, terminando di bere prima di seguire con lo sguardo la cameriera che si avvicina al biondo, posandogli una mano sul braccio con fare forse troppo informale per una donna che lavora per lui.

-vuole che chiami qualcuno? - gli aveva chiesto e Newt aveva schioccato le labbra, annoiato da quella domanda. -no, sei libera di ritirarti per stasera- le aveva risposto, scrollandosi bruscamente la sua mano di dosso e Alby aveva riso, ricordando il ragazzo e il bambino che una volta era, disturbato da qualsiasi tocco estraneo a quello di sua madre.

-come puoi fidarti di loro? - gli aveva domandato quando una ragazza si era chiusa la porta alle spalle, lacciando uno sguardo di rimprovero alla cameriera, di puro disappunto per confidenza che aveva mostrato nei confronti del Generale. Alby aveva presupposto che anche lei se ne sarebbe andata ma così non era stato, sorprendendolo.

-lavorano per me da anni, da quando sono arrivato qui e, diciamo, mi devono alcuni favori importanti. Parlare a mio discapito le metterebbe in posizioni complicate- aveva risposto, affondando le mani nelle tasche mentre si avvicinava a lui, verso il divano davanti al fuoco acceso.

Alby aveva annuito, tenendo però lo sguardo fisso verso la ragazza alle spalle di Newt che lo seguiva come avrebbe fatto un'ombra, silenziosa e tetra nel suo spostarsi. Era molto bella secondo il suo parere: il volto pallido ma ben costruito -se non per i segni scuri che le circondavano gli occhi di una particolare sfumatura di marrone, quasi tendente al verde se avesse dovuto dirlo- e i suoi lunghi capelli neri, stretti in un'acconciatura semplice sulla sua testa. Non era esageratamente bassa ma neppure alta -un'altezza nella media per una donna-, poteva notarlo da come la punta della sua testa raggiungesse poco più della spalla di Newt che era, comunque, alto.

Ma era il fatto che fosse particolarmente magra ad aver attirato la sua attenzione. All'inizio aveva creduto che fosse una cameriera proprio per quello motivo: perché solo chi vive in povertà può avere quel tipo di fisionomia. Certo, non era in pericolo a quanto poteva vedere e, a dirla tutta, sembrava luminosa in quella luce, segno che forse la sua condizione di vita aveva avuto un miglioramento, riflettendosi nel suo fisico e nella sua mente.

-riuscirai mai a tenerti stretto qualcuno senza che ti debba la vita? - aveva scherzato, in risposta alle parole del biondo senza neppure distogliere lo sguardo dalla ragazza, percorrendo il vestito verde che le fasciava deliziosamente il corpo prima di indugiare sugli orecchini che indossava, sugli smeraldi che vi pendevano ed un ricordo lo aveva fatto sorridere.

Li aveva visti molti anni prima, in una giornata assolata, cercandoli nel giardino della villa di Newt, al fianco del ragazzo stesso e della donna bionda, disperata nell'averne perso uno, lamentandosi di come sua madre l'avrebbe uccisa se non lo avesse trovato, essendo un regalo che veniva trasmesso di donna in donna in quella famiglia.

Quindi era lei, era Alice. La famosa puttana che aveva fatto perdere la testa a Newt, dimenticandosi per lei del suo onore, del suo titolo, e del fatto che donne così non vadano sposate perché saranno, inevitabilmente, delle cercatrici di dote. E pareva non sbagliarsi neppure questa volta perché, Alby ne era certo, neppure in due vite avrebbe potuto permettersi il costo che aveva tutto ciò che indossava solamente quella sera.

-oh, non saprei. Questo puoi dirmelo tu- aveva sorriso Newt, seguendo poi la linea dell'attenzione del suo amico, esitando quando lo aveva visto studiare la ragazza con occhio critico. Aveva allungato allora una mano verso di lei, posandogliela sulla parte bassa della schiena per catturare non solo l'attenzione di Alby ma anche quella di lei.