Work at night

𝟤𝟦. 𝘈 𝘧𝘢𝘪𝘳𝘺 𝘵𝘢𝘭𝘦

Josh's pov

L'attiro a me, dando un calcio alla porta chiudendola.
Faccio aderire i nostri corpi, mentre la guardo senza mai staccare i miei occhi dai suoi.
<< D-dovrei mettere i pasticcini in frigo.. >> sussurra con un filo di voce, guardandomi le labbra.
Istintivamente sorrido, facendole distogliere lo sguardo da quest'ultime.
<< Va bene. >> continuo. << Puoi metterli sulla tavola in cucina. Ci penserà la domestica.. >> la guardo.
Annuisce sbattendo svariate volte le palpebre.
Ma a infrangere le sue intenzioni sono le mie labbra, quando si scontrano con le sue in un bacio pieno di  desiderio.
Senza lasciarle il tempo di elaborare cosa sta succedendo, le prendo dalle mani la scatola posandola sul tavolo, a poca distanza da noi, circondandole la vita con le mani.
Porta le sue braccia dietro il mio collo, mettendosi in punta di piedi e stando al bacio.
Entrambi siamo famelici l'uno dell'altro.
Siamo come due vampiri assetati di sangue.
Abbiamo la necessità di toccarci, baciarci, raccontarci i nostri peggior segreti.
<< Josh.. >> sussurra sulle mie labbra.
<< Solo se lo vuoi anche tu Izzy.. >> le dico, sussurrando a mia volta sulle sue.
Mi guarda, alternando  lo sguardo tra i miei occhi e la parte del mio viso che poco prima stava assaporando con piacere.
<< Forse è meglio se non corriamo troppo.. >> sussurra ancora.
Annuisco osservandole le labbra.
<< Voglio che tu sappia una cosa Izzy.. >> continuo. << ..mi hai stregato, condannato. Quel giorno che ti ho incontrato con Grace, mi hai lanciato qualche maledizione che solo tu conosci. Proprio questa  mi ha colpito interamente, ma colui che ne ha risentito di più è stato il mio cuore. Sono tuo.. lo sarò sempre. E potrai anche darmi del pazzo, data la nostra poca conoscenza.. ,ma al cuore non si comanda Izzy, e io non credo di volerlo fare. >> sussurro a poca distanza dalle sue labbra.
La vedo sorridere. Sorridere. Il suo bellissimo sorriso è rivolto a me ora, alle mie parole.
Porta le braccia intorno al mio collo e io la tiro su, in modo da farle posizionare le gambe attorno al mio bacino.
La prendo in braccio facendola girare più volte per la stanza, mentre ad accompagnare questo momento ci sono le nostre risate.

Bryan's pov

Mi sarò svegliato da mezz'ora e per tutto il tempo non ho staccato gli occhi da Grace, che dorme di fianco a me.
Appena l'ho guardata ho potuto notare il suo viso impastato dalle lacrime, come se avesse pianto e poi si fosse riaddormentata.
Delicatamente la porto sul mio petto, ricevendo in risposta un curioso lamento che mi fa arricciare le labbra.
Vorrei rimanere per sempre così, io e lei nel letto con lei sul mio petto, ma senza problemi. Appena si sveglierà dovrò cercare di farle capire che tutto quello che ha detto quel pezzo di merda di Johnson non era nei miei piani, sin dall'inizio. Parlando sempre di Johnson alla fine ieri è finito con il naso sanguinante e un occhio nero. Avrei voluto fargli di più, ma c'era la bimba svenuta e la mia priorità era lei.
Vengo riportato alla realtà dai miei pensieri quando la sento mugolare di fianco a me. Lentamente le sposto una ciocca di capelli biondi dal viso guardandola.
Apre gli occhi, sbattendo più volte le palpebre per abituarsi alla luce naturale. Appena si accorge di me subito si stacca scosta, allontanandosi più che può.
La guardo.
Lei mi guarda.
Io penso solo a quanto vorrei abbracciarla e baciarla.

<< Non ne ho mai avuto intenzione. >> dico, di getto.
Lei mi guarda non capendo, quindi continuo.
<< Tutto quello che ti ha detto Johnson.. niente era vero. Sarebbe dovuto essere così all'inizio, l'intento era quello, ma poi quando ti ho vista e ti ho iniziato a parlare, avevo già capito che non potevo farlo, tu dovevi essere mia, se tu lo avessi voluto. >> mi guarda senza parlare.
Si porta le ginocchia al petto guardando un punto a caso della stanza.
<< Come pretendi che ti creda... >> dice con un filo di voce, da cui però posso sentire una nota di voce rauca.
<< Non ho mai preteso che tu lo facessi, ti sei sempre fidata di me inconsciamente. Il tuo subconscio ha deciso per te, senza che tu gli dessi permesso. >> dico serio.