Call my name [TRADUZIONE ITALIANA AUTORIZZATA]

Capitolo 4🔞

Capitolo 4 Segreto

Autore: Hazel_nut

Traduzione dallo spagnolo: IslaStaff

Traduzione italiana: _RedAlien_

Editor: white_alien22

***

[Colton pov]

"Ciao Colton."

"Ciao." Ricambio il saluto di Christian, dando una piccola pacca sulla spalla dell'altro, e vado a sedermi al tavolo della sala da pranzo, dove ci sono tre piatti di pancake... ovviamente uno di questi è senza dubbio il mio. "Volevi vedermi, che affari hai?"

Christian non risponde subito, mi guarda per un attimo prima di voltarsi a guardare il suo amante che entra con un grosso litro di latte.

Jayden solleva un sopracciglio quando mi vede e io mi limito a fare un cenno di saluto continuando a mangiare.

"Salve, signor Colton."

Ingoio i deliziosi pancake. Prendo un bicchiere d'acqua e ne bevo un sorso prima di parlare: "Bene, che cosa hai da fare con me?"

"Christian non te l'ha ancora detto?"

Il bellissimo giovane dagli occhi azzurri alza un sopracciglio, guarda la sua anima gemella e scuote la testa.

"Voi due parlate. Siccome in questo caso sono un estraneo, uscirò... è solo che ho dimenticato di comprare alcune cose."

"Ok."

I due si baciano davanti a me, prima che Jayden sparisca di nuovo, lasciandomi solo con la sua anima gemella... cioè il fratello della mia anima gemella.

Gli occhi di Christian mi dicono che vorrebbe dirmi qualcosa e sembra che sia qualcosa di molto importante.

"Ok, c'è qualcosa di cui vuoi parlarmi?"

"Ho sentito che eri con mio fratello ieri e anche il giorno prima."

"Sì?"

"L'altro giorno sai dov'è andato?"

"L'altro giorno?... Uhm. L'ho incontrato in una caffetteria, sono andato a prendere un caffè e lui era lì e sorprendentemente non aveva nemmeno la macchina con sé."

"Non è strano..."

"Eh?"

Beh... a quanto pare questa storia sta iniziando a diventare interessante.

Quel giorno sono andato a prendere un caffè e l'ho incontrato, sembrava davvero un po' tormentato dentro, mi sembrava davvero strano.

"Sai cosa stava facendo lì..."

"Hmm..." Christian annuisce, piega le braccia e si appoggia al bancone della cucina.

Gli occhi grigi e taglienti mi ricordano la persona con cui ho appena trascorso la notte... gli occhi della mia anima gemella sono testardi come quelli.

"È andato da uno psichiatra."

Il mio corpo si ferma di botto, lo guardo: "Cosa hai detto? Mi stai dicendo la verità?"

"Esatto..." Christian sospira di nuovo e aggiunge: "È da un po' che so che questo mio fratello bastardo è in visita da uno psichiatra, ma non ne conosco il motivo. Se non l'avessi visto per caso uscire dalla clinica sono sicuro che il bastardo non me lo avrebbe mai detto."

"Allora?" Cerco di ricordare e mi rendo conto che c'è davvero una clinica psichiatrica da quelle parti e dico subito: "Ora devo andare."

"Te ne vai?"