- Como si fuera verano en junio -

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No encuentro fallas en su lógica
Me das calor como si fuera verano en Junio
- P. J.

Alice si svegliò la mattina dopo per colpa del sole che entrava dalla finestra. Si concesse quei quindici secondi per tornare nel mondo reale ed abbandonare quello dei sogni, per poi provare a tirarsi su dal letto, ma un braccio glielo impediva.
E lei sapeva benissimo di chi fosse.

***

«Portami fortuna!»
Con queste parole era cominciata la gara di Charles.
Monza lo aveva aspettato.
Monza lo aveva incitato.
Monza lo aveva visto vincere.
Dopo la vittoria di SPA, era arrivata questa. Ed era stata ancora più forte.
Perchè Monza è Italia.
Perchè Monza è casa.
Il boato che lo aveva accompagnato nella parabolica verso il rettilineo della griglia di partenza era stata forse la cosa più potente che Alice avesse mai sentito in vita sua.
"Il predestinato vince il Gran Premio d'Italia!"
Le parole di Carlo Vanzini facevano da sfondo al momento mentre lei non riuscì a contenersi e saltò contenta in braccio alle sue amiche.
Erano tutte e tre felicissime.
Si avvicinarono alla transenna proprio nel momento in cui Charles stava uscendo dalla monoposto e gli diede qualche pacca come farebbe un padre fiero del proprio figlio.
E poi, si è tuffato.
Corse incontro a tutti per prendersi gli abbracci e le esultanze date dall'impresa eroica che aveva portato a termine quel giorno. Compresse tutti tra le sue braccia e, quando fu davanti ad Alice alzò la visiera del casco per farle un occhiolino.
«Guarda che la scommessa ora devi pagarla.» le disse lui contento ed emozionato come non mai.
Di tutta risposta, Alice gli riabbassò la visiera e, facendolo capitare per caso, gli lasciò un bacio sopra.
Eccolo lì sul podio Charles.
La griglia di partenza era diventata in poco tempo un lungo tappeto rosso dove sopra capeggiava una grande bandiera con lo stemma della Ferrari.
Alice, con Amanda e Daniela, si spostò da lì sotto perché tra il caldo e la gente accalcata stava diventando impossibile respirare ed anche perchè potevano evitarsi la doccia con lo spumante che da lì a poco sarebbe stato spruzzato.
«Stasera si festeggia!» esultò Amanda. Alice e Daniela si girarono verso di lei con un punto interrogativo nello sguardo.
«Mi ha detto Mattia di riferirvelo. Per SPA non c'erano ovviamente le circostanze, ma Monza e un'altra vittoria...Sono da fare festa!»
Alice annuì vedendo che infatti, sul gruppo Whatsapp della Scuderia, era arrivato l'invito per un party F1 in una discoteca nei dintorni della città. Ma in quel momento poco le interessava. Il suo sguardo era catturato da quella prima posizione sul podio.
Vedere Charles così le dava una carica ed una felicità immensa. La passione che provava e tutto l'amore che ci metteva riusciva a trasmetterlo e ad empatizzarlo agli altri. Partì l'inno e lui non smetteva di sorridere allargando ancora di più il sorriso mentre incrociava lo sguardo di Alice e quando la vide fargli un cuore con le dita.

***

Avevano cenato nel ristorante dell'hotel insieme a tutti i team ed ora le ragazze erano in camera a prepararsi per la serata che le attendeva.
«Stasera sai che dobbiamo lasciare tutti a bocca aperta si?» domandò Amanda ad Alice mentre stava già tirando fuori dalla valigia un vestito corto nero in raso con le spalline piene di strass e le sue amate decolletè.
«Cosa c'è che non va in quello che ho scelto?» le rispose Alice indicando la sua scelta: uno shorts nero e un body bianco semplice.
«Dani, come si vede che qui qualcuna è fuori dal giro rimorchio da un bel po'! Meno male che prima di venire qui sono passata da Isobel e ho fatto scorta anche per te. Tieni, prova questo!» le lanciò un tubino rosso con uno scollo a cuore che metteva in risalto il seno e attillato al punto giusto. Il tutto completato da un paio di sandali gioiello dorati con dei diamanti rossi.
«Meno male che sono andata dall'estetista a fare mani e piedi questi giorni!» disse Alice ridendo e provando tutto insieme. I capelli erano diventati dolci boccoli che cadevano poco sopra le spalle lasciate nude.
Poco dopo Alice uscì dal bagno e le sue amiche la squadrarono da capo a piedi.
«Cazzo, Ali...se Charles stasera non ti strappa questo vestito di dosso penso che mi faccio suora.» se la rise Daniela.
Alice si fissò dalla specchiera dell'armadio e, doveva ammettere che forse per una volta nella vita, ciò che vedeva le piaceva tanto. L'abbronzatura e il suo essere scura di capelli venivano messi ancora di più in risalto dal colore del vestito e dai gioielli che aveva scelto di indossare.
«La scelta del colore è stata casuale?» domandò girandosi verso Amanda.
«Ovvio, lo sai che il rosso ti sta d'incanto.»

***

Le ragazze arrivarono al locale grazie ad un van che Ferrari aveva messo loro a disposizione per l'intera serata e, una volta entrate, andarono alla ricerca di qualche faccia amica. Per fortuna, essendo un party riservato, non c'erano molte persone esterne, al massimo qualcuno che era riuscito ad imbucarsi oppure amici di amici. Arrivarono nella zona divanetti e la maggior parte dei piloti erano lì; Charles non si accorse subito di Alice e delle sue amiche perchè stava chiacchierando dando le spalle all'ingresso.
Le ragazze salutarono Pierre, Carlos e Lando, ed Alice decise di avvicinarsi al monegasco. Gli arrivò alle spalle e picchiettando con un dito su una di esse, aspettò.
Sentito il tocco, Charles si voltò e per poco non fece cadere il bicchiere che aveva nelle mani. Si avvicinò al viso di Alice virando verso il suo orecchio con la scusante della musica alta.
«Mamma mia, sei un incanto principessa. Devo tenerti stretta stasera.» gli disse con la voce carica di desiderio.
Alice sorrise leggermente mentre il monegasco tornava in posizione davanti a lei per puntare lo sguardo nel suo.
«Beh Leclerc, nessuno te lo vieta.» gli rispose facendogli un occhiolino.
La serata proseguì con brindisi, discorsi da parte del vincitore e chiacchiere in spensieratezza. Daniela e Amanda ormai erano state rapite dai loro piloti del cuore ed Alice stava chiacchierando con Lando e Daniel in piedi, vicino ad una colonna, quando due braccia le cinsero i fianchi.
«Ora ce ne andiamo a ballare, petite.»
Non riuscì a replicare che già si trovava in pista e le prime note di una canzone di Maluma iniziano a riecheggiare nella sala.
Vide Charles fare un cenno al dj per poi concentrarsi completamente verso di lei.
"Ti piace giocare sporco, Charles? Ancora non conosci le carte in mano che ho io!"
Il genere musicale latino era sempre stato uno dei preferiti di Alice tanto da essere l'unico che la convinceva a fare serata in discoteca. Decise quindi di divertirsi un po' con il monegasco e si girò dandogli le spalle, ma restando incollata a lui.
Cominciò ad ondeggiare il bacino e, nel mentre, una sua mano salì verso il collo e l'attaccatura dei capelli del pilota. Lo sentì gemere nel suo orecchio quando glieli strinse leggermente e lui rafforzò di più la presa sui suoi fianchi.
«Così non vale però, non giochi ad armi pari.» le sussurrò Charles lasciandole poi un bacio sulla spalla.
«E non sai quanto mi piace farlo.» le rispose Alice girando il viso verso di lui e ammiccando.
Continuarono a ballare per un altro po' finchè, entrambi assetati, tornarono ai divanetti per bere qualcosa. Alice notò quanto abbondassero le bottiglie di Gin Mare e di Lemon soda e Daniel si offrì di prepararle un Gin Lemon "speciale".
Stava bevendo un sorso quando una mano prese il mio bicchiere.
«Ehi! Daniel lo aveva fatto apposta per me!» disse lei facendo la finta offesa.
Charles bevve ancora un po' per poi ripassarglielo ed avvicinarsi pericolosamente.
«Che ne dici se andiamo via e paghi la scommessa?»
«Non vedi proprio l'ora, Leclerc?» gli disse in modo sensuale.
«Esattamente. Ci sarà da divertirsi.» rispose Charles nel suo orecchio pregustandosi già la situazione.
Salutarono tutti velocemente, alzandosi e Alice diede alle mie amiche appuntamento al giorno dopo.
Il viaggio in macchina sembrò passare in un lampo con la Ferrari che Charles aveva avuto in concessione per questo GP, tanto che nel giro di 5 minuti erano già in albergo. Arrivarono alla reception facendosi consegnare entrambe le chiavi ed Alice avvisò il ragazzo dietro il bancone che per la sua stanza ci sarebbe stato bisogno della doppia chiave.
Arrivarono in ascensore cercando di mantenere la più alta dignità possibile, ma il monegasco affianco a lei non aiutava nell'impresa dato il profumo che sprigionava.
"Come fa a profumare così tanto anche se dentro quel posto c'erano 40 gradi?!?"
«A cosa pensi?»
«A quanto mi divertirò tra poco.»
«Oh cherie, sarà uno spasso vedrai.»
Le porte si aprirono e, una volta raggiunta la stanza del pilota, entrarono e lui le indicò il bagno in modo da far dare una rinfrescata alla ragazza. Velocemente Alice si diede una sciacquata per poi affacciarsi di poco dalla porta. Charles aveva sbottonato la camicia e si voltò verso di lei con gli addominali in bella mostra. Alice deglutì rumorosamente cacciando via i mille pensieri che la stavano assalendo e si ricordò cosa doveva dire.
«Charles non dovevi darmi qualcosa?»
«Giusto.»
Il ragazzo frugò nella sua valigia e ne tirò fuori una t-shirt nera.
«Io non la metterò mai questa cosa!»
«Fa parte della scommessa, lo sai.»
Sbuffò e, dopo averla strappata dalle mani di Charles, si cambiò uscendo dal bagno mostrandosi con la meravigliosa faccia del pilota che capeggiava sulla schiena di Alice e la frase: "I'm a CHARLES LECLERC wag!" gigante sul davanti con un paio di pantaloncini annessi.
«Prima o poi me lo spiegherai il motivo per il quale tu possiedi una maglia del genere!»
disse lei buttandosi a peso morto sul letto.
Qual era la scommessa? Se fosse arrivato tra i primi tre, avrebbero visto almeno due episodi di Drive to survive insieme ma con Alice in mood fangirl.

Cuori in pista | C.L.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora