Il cuore di Vegas

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Pov Muriel

Ero stato chiamato nella sala dove tenevano le riunioni. Era stato Porsche a invitarmi, senza dirmi perché.

Una volta entrato, c'erano Kinn e Pete, che trovavo decisamente dimagrito.
Nessuno era a conoscenza di cosa combinasse in quella stanza con Vegas.

Erano passati tre gironi e da quello che sapevo da Thankun, Pete aveva vietato anche a lui di stare laggiù, d'ora in poi. Da quel momento, Khun era tornato a fare le sue stranezze. Per tutti era solo tornato se stesso. Per me, stava solo cercando di allontanarsi da qualcosa che lo feriva.

"Muriel, entra. Dobbiamo discutere di una cosa e spero che tu ci dia una mano"

"Certamente. Cosa vuole che faccia Khun Kinn?"

"Io e Porsche staremo via per le prossime settimane"
Quella notizia mi preoccupò parecchio.

"Non sono affari miei, ma crede sia saggio andare via adesso?"

Sia Pete che Porsche guardavano altrove. Porsche non guardava ne me, ne Kinn, mentre Pete fissava la porta, come se nella stanza ci fosse solo il suo corpo. Immaginavo dove fosse la sua mente.

"È necessario"
Kinn guardò verso Porsche, che continuava ad ignorarlo.
" E anche se qualcuno non lo crede, dobbiamo partire"
Continuò facendo finta di nulla.

"Qui rimarrete tu e Pete,insieme a Pol, per darvi una mano, e ovviamente tutti gli altri"

"Un momento, partirete da soli?"

"Verrà Arm con noi, ma comunque,la protezione maggiore serve a voi"

"Solo a loro,vuoi dire"

Porsche lo disse sottovoce, ma dal tono credo non fosse d'accordo con quel viaggio.

"Porsche, ne abbiamo già parlato. È necessario. Con Vegas così..."
Kinn si bloccò, quando sentii lo sguardo accigliato di Pete addosso.
"Dobbiamo cercare altrove"

"Si, ma Tae aveva detto che sarebbe tornato tra un mese da Londra. Sei tu, che non vuoi aspettare"

"NON POSSIAMO ASPETTARE DANNAZIONE"
Porsche si alzò, battendo il pugno sul tavolo e uscì dalla stanza

"Bhe a quanto pare, abbiamo finito. Scusatemi ,io vado"
Pete segui Porsche fuori. Lasciando Kinn a coprirsi la fronte con due dita, in modo esasperato.

"Khun Kinn scusi, non capisco perché mi ha fatto venire"

"Muriel, come vedi, qui tu sei l'unico ancora con i nervi saldi. Thankun, bhe non so mai quando fare affidamento su di lui, i ragazzi hanno bisogno di una guida e Pete non è in sé adesso. Ho bisogno di sapere che lascio la casa in mani sicure. Posso fare affidamento su di te?"

"..."

"So ... So che saresti dovuto tornare in America tra qualche giorno. Posso chiederti di rimandare al mio ritorno?"

"Non so se potrò aspettare tanto"

"So di chiederti molto. Non sei un nostro dipendente e ciò che fai , è per... Bhe non sono affari miei comunque. Se non accettassi capirei"

Apprezzo che Kinn non nominasse il fatto che essendo un mafioso, avrebbe anche potuto costringermi. Ma da che ero lì, dovevo ammettere che nessuno di loro mi sembrava di quel calibro.

"Farò il possibile"

"Grazie. Partiremo tra qualche ora. Pol sa dove chiamarci. Fallo solo in qualche caso estremo, spero non ci sia"
Detto questo, Kinn uscì dalla stanza, credo andasse a recuperare Porsche, che sentivo fare rumore al piano di sopra.

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