Siamo una famiglia

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Pov Macau

Quando Muriel uscì quel pomeriggio, rimasi a gironzolare per la villa tutto il tempo guardando l'orologio. Avevo pensato a lui e a ciò che era successo per l'intero pomeriggio.

Era ormai sera e Muriel non era ancora tornato.

"Si può sapere dov'è finito?"
Sospirai, facendo finta di essere concentrato sul gioco.

"Mm? Ce l'hai con me?"

Chay era finalmente uscito dalla sua camera. Ovviamente, questo mi era costata una chitarra nuova di zecca, del suo colore preferito.

"Mi chiedevo ... È tutto così silenzioso "
"È tutto silenzioso... Senza Muriel"
Non riuscivo nemmeno a guardarlo, per paura che notasse le mie orecchie rosse.
Perché dovevo essere così leggibile?

"È inutile che fai così, solo un idiota non se ne sarebbe accorto, di come lo guardi"

"I-io...non so davvero cosa fare. Non ho mai dovuto preoccuparmi di queste cose" odiavo essere dall'altra parte.

Di solito, ero io a dare consigli su cose così,  pur non sapendone molto.

"Solo perché non ci hai mai pensato, non significa che prima o poi non sarebbe successo"

"Non mi piace" ammisi candidamente, anche se con una punta di rabbia. Odiavo sentirmi così indifeso, quando succedeva, non ne veniva mai niente di buono.

"L'amore non è così terribile" scherzò Chay. Lo doveva trovare divertente, per una volta era lui a prendere in giro me.

"Ah no? Mio padre era innamorato di una donna che non lo ha mai ricambiato. Pete, si sta ammalando per cercare di fare rinsavire Vegas. Tu.."

Mi pentii subito di cio che stavo per dire, ma ormai era fatta.

"... Tu non puoi dirmi che l'amore non fa paura"

"Non dico questo. L'amore fa paura e solo un folle direbbe il contrario. Ma prova a chiedere a Pete o a Porsche, se cambierebbero mai la loro vita per una senza Vegas o Kinn" Chay si lasciò andare completamente sulla sedia e il suo sguardo era assente, come se li davanti a me, ci fosse solo il suo corpo ma la mente era già altrove.

"Perfino io. Rivivrei cento volte il mio dolore, se significasse riuscire ad avere Kim"

"È questo a spaventarmi. Questa totalità. La vita non è più tua. È come andare incontro ad un burrone con un sorriso. Perché concorrere a questa follia?"

"Perché prima che tu te ne renda conto, ci sei già dentro"
La voce di Thankun risuonò dietro la mia schiena.

" Tze. Ero più che convinto che tu mi incoraggiassi a lasciar perdere"

"Se è vero che sei mio cugino e il fratello di Vegas,non ho nessuna possibilità. E poi... Il fatto che tu ne stia parlando, significa che sono già in ritardo"
Khun si unì a noi vicino al tavolo, con la sua aria distratta.

"O santo tempio Khun. Tu non hai una cotta per il dottor Top?" Trillò Chay con mezzo sorriso. Tutti sapevano della cotta di Khun per il dottor Top. Anche quello di Khun era un amore "strano". Inventava finte malattie pur di andare in ospedale da lui. Una volta, il povero Arm dovette procurarsi una slogatura, per fare si che il dottore venisse in villa.

"Amo il dottor Top. Amo la sua eleganza o forse, è il suo camice bianco ad affascinarmi. Non ne ho idea" era così candido quando lo diceva, che ad un orecchio estraneo, sembrava davvero convincente.

Per sempre TuWhere stories live. Discover now