Capitolo 10: VI. | PRIMA FACIE

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VI.

PRIMA FACIE

(a prima vista)


Era nervosa. Ed era persino un eufemismo. Infatti, da quando aveva aperto gli occhi, il suo stomaco era stato così sconvolto che non era riuscita a mandare giù nulla, se non la solita tazza di caffè nero. L'intera situazione le aveva letteralmente rovinato l'appetito.

Hermione inclinò la testa all'indietro e lanciò un'occhiata al grande orologio che indicava l'ora ai visitatori nell'atrio dell'Ospedale St. Mungo. Come al solito, era arrivata con qualche minuto di anticipo, ma ora era già in ritardo di qualche minuto. La cosa la infastidiva. Voleva solo farla finita.

Era metà mattina e Hermione aveva finito il suo rapporto sulla Modifica della Memoria del Detenuto 43.M.D. come previsto. L'aveva lasciata nella casella di posta del Wizengamot prima di indugiare ancora un po' nell'ufficio. Oltre al suo ultimo progetto, c'erano anche molti altri casi minori di cui Hermione doveva occuparsi più o meno intensamente. Di conseguenza, era riuscita a distrarsi per un bel po' prima di dirigersi finalmente verso l'ospedale.

Stava per alzarsi e chiedere alla giovane receptionist al bancone informazioni sul rilascio di Malfoy, quando le porte dell'ascensore magico si aprirono e Hermione capì che non era più necessario.

Era lì, proprio di fronte all'ascensore, con uno sguardo indagatore, mentre lasciava vagare lentamente gli occhi sulla folla di streghe e maghi che si trovavano nella sala d'attesa o che si affannavano nei corridoi.

Hermione aveva avuto ragione. I capelli di Malfoy erano stati tagliati e puliti di recente. Biondi, quasi bianchi e sbarazzini, gli ricadevano sulla fronte. Gli erano stati forniti anche semplici abiti di tutti i giorni, proprio come previsto dal protocollo. Oltre ai jeans neri, indossava una camicia bianca e una felpa aperta color antracite. Ai piedi aveva delle nuove scarpe da ginnastica nere.

Sebbene Hermione fosse certa che fossero stati scelti capi che avrebbero dovuto adattarsi alla sua taglia, Malfoy sembrava scomparire in essi. Non era solo magro, era proprio emaciato, si rese conto ancora una volta. La cosa la sconvolse. Dopo averlo guardato per un po' senza farsi notare, decise finalmente di distogliere lo sgaurdo e balzò in piedi.

"Malfoy", chiamò, alzando una mano in segno di saluto, mentre gli occhi di lui si posavano su di lei, facendola sentire improvvisamente molto stupida.

Lui le fece un leggero cenno di saluto. "Granger".

Lei gli andò incontro e i due si guardarono con attenzione.

"Dove hai lasciato il completo?", chiese lui, lasciando che lo sguardo vagasse lentamente lungo il corpo di lei. Hermione dovette trattenersi dallo schioccare la lingua in segno di fastidio. Malfoy le diede subito l'impressione di averla capita, visto che lei aveva scelto il completo a due pezzi a cui si riferiva per il loro primo incontro per un solo motivo: sentirsi più sicura e fiduciosa.

Diamine, le fece salire l'adrenalina in un attimo, anche se era stata determinata a lasciare che ogni singola parola che lui avrebbe detto questa mattina rimbalzasse su di lei senza significato.

"Oggi non era necessario", rispose semplicemente e girò i tacchi. Con un rapido gesto della mano, gli indicò di seguirla.

Con sorpresa di Hermione, lui sembrò muoversi immediatamente, perché quando lei uscì dal St. Mungo attraverso l'ingresso babbano e mise piede sul marciapiede affollato nel sole del mattino, passarono solo pochi secondi prima che lui fosse di nuovo al suo fianco.

Project 137.43.M.DWhere stories live. Discover now